FILANGIERI

 

Linea antica

 

 

 

 

 

 

Angerio (+ post IV-1104/anteXI-1104, sepolto nella chiesa benedettina della SS. Trinità di Cava de’ Tirreni), cavaliere normanno figlio di un Ruggero, appartenente alla famiglia dei signori di Arnes (probabilmente linea della stirpe di Rollone primo Duca di Normandia); venne in Italia verso il 1045 al seguito di Roberto d’Altavilla come mercenario; Signore di San Adiutore, viene indicato come già defunto e con la qualifica di zio (cioè fratello del padre) dalla nipote Deletta in una donazione dell’aprile del 1104 fatta a favore del monastero di Cava de’ Tirreni. Sposa Urania (+ ante IV-1104, sepolta con il marito).

 

 

A1. Roberto (+ post IX-1111), nel XI-1104 fece una donazione al monastero benedettino di Cava insieme ai fratelli e

allo zio materno Lamberto, nel II-1111 il Duca di Puglia fece dono del castello di San Adiutore e degli altri beni di Roberto al monastero di Cava, nel IX-1111 donò un terreno presso Nocera allo stesso monastero.

A2. Guglielmo di Angerio, intervenne come testimone (insieme al cugino Ruggero Sanseverino) nell’atto di

donazione dei feudi e beni di famiglia da parte del Duca di Puglia al monastero benedettino di Cava e forse in questa occasione ebbe in cambio il feudo di Corteinpiano; donò la metà di un terreno al monastero di San Michele Arcangelo presso Nocera il X-1105, donò la metà di due terreni al convento di Santa Maria presso Nocera il VI-1117, fu testimone di una donazione di Giordano II Principe di Capua al monastero di Sant’Angelo a Forma (presso Capua) nel XI-1120.

       = ……………

 

       B1. Giordano di Angerio, Signore di Corteinpiano, in procinto di morire donò 6 terreni al monastero della SS.

  Trinità di Cava de’ Tirreni nel IX-1143.

              = …………..

 

              C1. Guglielmo Filii Angeri (dopo questo personaggio i discendenti furono detti Filangieri) (menzionato

6-6-1168, 24-4-1185, VIII-1185, IX-1186 - + poco prima X-1187), Signore di Corteinpiano, Cavaliere, Camerario di Ruggero II Re di Sicilia, dava in affitto un terreno detto “Planella” presso Nocera XI-1173, offrì 4 cavalieri (al posto dei 2 previsti per obblighi feudali) per la spedizione in Oriente progettata da Re Guglielmo II di Sicilia.

         = …………..

 

         D1. Giordano (+ post X-1187/post IX-1221), Signore di Corteinpiano, nel 9-1186 confermava una

 donazione paterna di alcuni terreni al monastero di Santangelo in Grotte.

                = Olimpiase

 

                E1. Guglielmo (+ premorto al padre, ante IX-1221).

                E2. Matteo (+ premorto al padre, ante IX-1221).

                E3. Guidone (+ post 8-11-1256/ante IV-1257, sepolto nella chiesa del monastero di San Francesco

d’Assisi a Nocera), Signore di Corteinpiano, Signore di San Marzano con diritto di terratico, accordava il permesso al monastero di Sant’Angelo in Grotte di dare in affitto un terreno a Pietro Jannarino nel VI-1237, fondò il monastero di San Francesco d’Assisi a Nocera l’8-11-1256.

                      = Marotta (+ premorta al marito ante 5-1234).          

 

                      F1. Ruggero (vivente 1-4-1240 + ante 1256, sepolto nel monastero di Cava de’ Tirreni), Signore

 di Nocera per rinuncia del padre.

                      F2. Pietro (+ testamento: IV-1291), menzionato come Cappellano del Papa Martino IV il

7-1-1284.

                      F3. Riccardo (+ poco prima della battaglia di Benevento [26-2-]1266 – anche se alcune fonti

riportano erroneamente il contrario), Signore di Corteinpiano, Nocera, Giffoni e San Marzano dal 1256 ca., Falconiere dell’Imperatore Federico II ante 11-2-1240, eletto Podestà di Napoli dal popolo ribelle nel 1250 ma alla caduta della città in mano di Corrado IV di Hohenstaufen fu costretto all’esilio nel 1253; graziato da Manfredi I Re di Sicilia tornò in patria nel 1258 divenendo suo uomo di fiducia; 1° Conte di Marsico, Signore di Nocera, Giffoni, Satriano, San Marzano e Rocchetta dall’11-8-1258, Vicario del Regno di Sicilia dal 1260, spedito in Campagna a sostegno dei Prefetti di Vico nel 1265.

    = …………

 

    G1. Ilaria (+ ca. 1300, sepolta nella cappella di Santa Caterina nella chiesa di San Mauro di

Nocera), 2° Contessa di Marsico, Signora di Nocera, Giffoni, Satriano, San Marzano e Rocchetta.

           = poco prima 27-1-1269 Giacomo di Brussone Vice Ammiraglio del Regno di Sicilia

 (investito dei feudi della moglie: Foggia 27-1-1269) (+ ca. 1303)

    G2. Isabella (+ post 15-6-1307), fece rinuncia alle sue pretese sui feudi paterni verso il 1300

ottenendo in cambio dal cognato Giacomo di Brussone i casali di Quaglietta e Biano (Regio Assenso 21-5-1303); ebbe dal Re di Sicilia, in occasione delle nozze, il 10-3-1284 i feudi di San Valentino, Miglianico e Picerno (alias San Giorgio) per un valore di 80 once d’oro (da dividersi 20 personali e 60 al marito), ebbe diritto di riscuotere 16 once e 20 tarì sul “servizio feudale” dovuto al figlio Odolino (Goffredo ?) Ianvilla; donava 200 once di dote alla figlia Isabella Ianvilla sul castello di Civitavecchia il 15-6-1307.

a)      = (Regio Assenso: 22-2-1284) Giovanni Ianvilla Signore di Venafro e Rivello (vedi/see)

b)      = miles Guglielmo Recuperanza, patrizio pisano, Consigliere del Re Carlo II di Sicilia

         (vivente 1302 e 16-3-1306).

                                  

         D2. Guidone (+ post 12-4-1217), Signore del castello di Pozzuoli, egli e i suoi figli seguivano la legge

 longobarda.

    = Maria, figlia di Giovanni Capecelatro, Patrizio Napoletano

 

    E1. Guglielmo, Signore di Pozzuoli.

    E2. Agaluzio, Signore di Pozzuoli.

    E3. Giordano, Signore di Pozzuoli

    E4. Enrico (vivente X-1230, 1244), Signore di Pozzuoli, possedeva dei terrini ad Arnone, Casoli e

 San Biase nel 1244, visse a Capua.

          = Imilla de Cicala Signora di Cancia, figlia ed erede di Gualtiero e di Ricca de Compalacio,

 entrambi nobili capuani (+ post 1244).       

    E5. Riccardo (+ post 2-6-1243), Signore di Pozzuoli, Maresciallo di corte dell’Imperatore Federico

II e suo uomo di fiducia, partecipò alla V Crociata del 1228 al comando di 500 cavalieri, nominato governatore di Gerusalemme il 1-5-1229 ma abbandonò l’incarico pochi giorni dopo, inviato di nuovo in Terra Santa nel 1231 con la carica di Legato Imperiale, Balì del Regno di Gerusalemme dal 1235.        

           = Caramanna, figlia di Roberto Caramanno (+ post 7-1231).

 

            F1. Guglielmo (+ post VII-1231, premorto al padre).

            F2. Roberto (+ post VII-1231, premorto al padre).

            F3. Migliore (+ post VII-1231, premorto al padre).

            F4. Giordano (+ post 1268/ante 13-3-1273), comandante militare della Calabria e della Sicilia

1239/24-1-1240, possedeva un feudo in Calabria dal nome ignoto nel 1239, fu fedele agli Hohenstaufen e nel 1268 fu confiscato di tutti i beni.

a)      = Giacoma di Eutone, figlia di Pietro dei Conti di Lettere (vivente nel 1269 circa);

b)      = (dote di 300 once d’oro) Sebasta d’Alemagna (vivente 13-3-1273/10-11-1274), che

         chiese e ottenne, il 10-11-1274, la restituzione di beni e dote confiscati perché si

         dichiarò estranea alla ribellione del marito.

 

G1. (ex 1°) Riccardo (+ post 1275/ante 25-4-1278), Signore di Pietrastornina con i casali di

Quadrapane e Ponticchio, Signore di Santa Maria della Fossa, Arpaia, Arienzo, Pomigliano d’Arco, Sant’Antimo e Friano; fedele agli Hohenstaufen andò in esilio nel 1266 e partecipò all’impresa del 1268 con Corradino di Svevia. Subì la confisca completa dei beni (che furono donati alla famiglia Stendardo) e si trasferì in Catalogna.

        = Ricca, figlia di Gervasio Ruffo e di Aldibella dei Conti di Gravina (vedi/see)

 

        H1. Abbo, capostipite dei Filingeri di Sicilia.

 

            F5. Lottiero detto Loterio o Loeno (+ post 26-9-1290), Signore di Senerchia ante 5-5-1271, fu

famiglio di Carlo II Re di Sicilia, comandante dei porti della Puglia il 10-2-1284, Giustiziere di Terra di Bari in sostituzione del fratello Aldoino dal 14-11 al 16-12-1284, Capitano a guerra in Basilicata con diploma datato: Eboli 26-9-1290.

            F6. Aldoino, per la sua discendenza v. parte II.

 

      E6. Lottiero, partecipò all’impresa in Siria insieme al fratello Riccardo nel 1232.

 

A3. Ruggero, nel 1106 fu uno dei cavalieri che giurarono ad Alberto Vescovo di Gaeta di difendere i suoi beni e di

 esentarli dai dazi feudali.

A4. Tancredi, menzionato tra i cavalieri che parteciparono all’incoronazione di Ruggero II Re di Sicilia a Palermo nel

 1129.

 

 

 

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FONTE: Carlo Padiglione, Tavole storico-genealogiche della casa Candida già Filangieri, Napoli, 1877.

Gennaro Orlando, Storia di Nocera de’Pagani, vol. II (“I Filangieri”), Napoli 1886

 

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