CHALLANT

 

Prima Linea dei Conti di Challant

 

 

Giovanni, Signore di Challant (unitamente ai fratelli Bonifacio e Giacometto, riscattò la Castellania di Villa Challant, venduta in precedenza al Conte di Savoia, in data 22-VIII-1370), Signore di Montjovet con Chinal e Saint Vincent (passò ricognizione al Conte di Savoia per il feudo in data 1-XII-1368) e di Ussel con Pontey e Chamois (unitamente al fratello Pietro), investito di tutti i suoi feudi aostani dal Conte di Savoia il 4-IV-1330 (in tale occasione erano anche citato il feudo di Châteanneuf de Chinal, che passò da parrocchia a feudo), Signore di Graines con Saint Martin (unitamente ai fratelli Bonifacio e Giacometto), passò ricognizione all’Abate di Agauno del feudo di Graines in data 26-XII-1338 e ne fu reinvestito il 4-X-1360, consegnò a nome dei fratelli le ragioni feudali che quelli detenevano su Andorno in data 15-IV-1337, fu comandante delle truppe sabaude all’assedio di Sessens nel 1326, Vicario del Conte di Savoia a Chieri nel 1354, Castellano di Aiguebelle dal 1356 al 1358, Balivo del Vallese dal 1362, fece numerosissime infeudazioni di terre (una decina, i documenti che le provano sono tutti nell’Archivio di Stato di Torino) a borghesi di Saint Vincent (+tra il 1370 ed il 1376)

= …………………..

 

A1. Ibleto od Ebalo, Signore di Challant, Signore di Montjovet con Chinal, Châteanneuf de Chinal e Saint Vincent, investito il 1-VIII-1376 ed il 30-VII-1408, Signore di 1/2 di Ussel con Pontey e Chamois, Signore di Graines con Saint Martin, Signore di Vérres (il feudo gli fu ceduto dai Savoia intorno al 1360 e ne venne investito ufficialmente il 1-V-1372), Signore di Pont-Saint-Martin e di Gressoney e della sua Valle dal 1361, Signore di Châtillon dal 15-VI-1366 (prima investitura per le ragioni dotali della moglie, reinvestito il 3-XII-1368), Signore di Issogne (infeudato la prima volta dal Vescovo di Aosta nel 1379, venne investito poi dal Conte di Savoia il 21-VI-1399), Signore di Châtel-Saint-Denis dal 1385 (presso Friburgo, per successione a Pietro di Challant-Cly), Signore di Andorno (per successione agli zii Pietro e Giacometto, investito il 27-V-1386), Signore di Surpierre (presso Friburgo, per donazione del Conte di Savoia, investito il 7-XI-1399), Signore di Gaglianico dal 1383 (per donazione del Conte di Savoia), venne investito in data imprecisata della Grande Decima di Châtel Argent, nel 1405 ebbe in dono dal Conte di Savoia una porzione della Signoria di Saint-Pierre (presso Aymavilles, ad occidente di Aosta), ottenne facoltà dalla Contessa di Savoia Bona di Borbone di ricevere il giramento da parte dei suoi vassalli con atto del 28-I-1392, nominato Cavaliere dell’Ordine del Collare di Savoia nel 1380 (fu il 19° nobile ed il 2° membro di Casa Challant ad entrare nell’Ordine, il futuro Ordine Supremo della Santissima Annunziata), Podestà e Ricevitore dei Redditi di Ivrea dal 1363 al 1375, Balivo della Bassa Valle di Susa dal 1369, Castellano di Avigliana dal 1370 (mantenne la carica sino alla morte), Oratore del Conte di Savoia al Signore di Milano nel 1375, Consigliere del Conte di Savoia dal 1378, Rettore di Chieri, Biella, Torino, Pinerolo e Nizza dal 1378, Governatore e Capitano Generale del Piemonte dal 1379 al 1404, Oratore del Conte di Savoia al Conte di Vertus nel giugno 1382, Ministro del Conte di Savoia alla Dieta Imperiale di Sion nell’agosto 1390, Oratore del Conte di Savoia al Duca di Borgogna nel 1391, Consigliere della Contessa di Savoia dal 3-II-1392, Inviato della Contessa di Savoia al Conte di Vertus (nominato tale il 3-II-1392), Inviato della Contessa di Savoia all’Antipapa Clemente VII nel 1392, Castellano di Prangins dal 10-V-1396, Inviato del Conte di Savoia al Duca di Borgogna (con il preciso scopo di chiederne la figlia in moglie per il suo Sovrano) nel 140…, edificò il celebre castello di Vérres a partire dal 1360 (terminò nel 1390), occupò il castello di Castruzzone nel contado di Ivrea in favore del Conte di Savoia nel 1362, seguì Amedeo VI nell’Impresa d’Oriente (la cosiddetta Crociata del Mar Nero) nel 1366, nel 1376 ricevette ufficialmente sussidi dal Comune di Torino per la sua guerra privata con Enrico di Quart, passò atto di sottomissione al Conte di Savoia di seguire i suoi ordini in merito alla guerra coi Quart in data 28-VII-1376, fu scomunicato dal Papa con Bolla Pontificia del 25-IV-1378 (ed assolto poco dopo) per aver tenuto prigioniero nel castello di Montjovet il Vescovo di Vercelli Giovanni Fieschi allo scopo di fargli cedere la Signoria di Biella in favore del Conte di Savoia, in pervenne alla sepoltura di Amedeo VI ad Altacomba l’8-V-1383, teste del trattato di pace tra il Conte di Savoia ed il Signore di Beaujeau (firmato il 31-V-1383), Comandante delle truppe sabaude all’assedio di Sion nel 1384, Arbitro di un compromesso fra il Conte di Savoia ed il Marchese di Monferrato il 29-XI-1385, teste del trattato d’alleanza tra il Conte di Savoia ed il Conte di Vertus firmato a Piacenza il 25-XII-1385, fu Procuratore del Conte di Savoia a ricevere la dedizione degli uomini di San Paolo Stura in Ripaglia il 1-IV-1385, fu Procuratore del Conte di Savoia a ricevere la dedizione di diversi Comuni del Canavese nella Cattedrale di Ivrea il 9-VII-1387, fu a Capo della Commissione che portò al Consiglio di Chieri l’ordine di restituire il paese di Cordova al Marchese di Monferrato nell’aprile 1389, negoziò una Lega tra il suo Sovrano e il Signore di Milano il 17-II-1390, nominato Procuratore della Contessa di Savoia nel concludere un accordo coi Comuni del Vallese il 24-XI-1392 (*1330 ca., test. 15-II-1405, +castello di Vérres 21-IX-1409)

= a) Giacometta di Challant, figlia di Pietro I di Challant, Signore di Châtillon, e di Margherita dei Conti di Gruyère (vedi/see)

= b) Giovanna (detta Giannetta) di Nus, figlia di Giacomo di Nus, Signore di Nus, e di Giovanna de Sarre (vedi/see)

 

B1. Giovanni, per testamento paterno divenne Signore di Châtillon, Graines con Saint Martin, Gressoney e della sua Valle, Pont-Saint-Martin, Andorno (che cedette al fratello intorno al 1418), Gaglianico (ebbe la totalità del feudo quando Francesco gli cedette le proprie ragioni con atto del 6-VII-1426), Pontey e Chamois (scorporati dal feudo di Ussel), nonché Consignore di Saint-Pierre e  Signore della Grande Decima di Châtel Argent, ebbe in feudo dal Conte di Savoia la Comunità di Pietre Gemelle (oggidì Alagna, in Alta Valsesia) (+143…)

= 22-III-1387 (contratto dotale, la sposa doveva essere ancora in fasce) Luisa di Cossonay, figlia di Luigi II di Cossonnay, Sire di Cossonnay e Membro del Consiglio di Reggenza di Amedeo VII di Savoia

 

C1. Giacoma, rimasta vedova e senza prole ereditò i beni allodiali del marito e li destinò in sua successione a Amedeo di Challant-Varey con contratto del 12-II-1443 (secondo l’Histoire de la Bresse e du Bugey di Samuel Guichenon, 1650, avrebbe avuto un figlio di nome Georges ed il marito sarebbe stato ancora vivo il 5-II-1459 ma tale fonte risulta poco attendibile, giacché attribuisce la paternità di Giacoma al 2° Conte di Challant, forse il Guichenon confonde Aimone con un omonimo o più probabilmente Georges era figlio naturale o di un matrimonio precedente)

= Aimone de Coucy de Châteauvieux, Signore di Châteauvieux e Verjon (nella Bressa), Capitano e  Ricevitore Generale del Piemonte dal 1423 al 1427 e Balivo di Aosta dal 1430

C2. Maria

= a) 1436 (con il feudo di Gaglianico in dote, di cui furono investiti i figli in data 25-VI-1439, i quali lo vendettero a Stefano Scaglia il 31-I-1459) il Nobile Bartolomeo (detto Bono) Spina, Signore di Bellentre e Podestà di Cavaglià nel 1433, da Biella (+1439)

= b) il Nobile Aimone Glassard, Signore della Torre di Issogne (e quindi Consignore di Issogne)

 

 

B2. Amedeo, Capitano delle Armate del Duca di Savoia, ricevette dal Conte di Savoia il 21-VI-1380 una provvigione di 200 fiorini per meriti bellici, seguì Amedeo VI nell’impresa di Napoli e si ammalò di peste a Montesarchio, seguendo poi il suo Sovrano nella ritirata verso il Settentrione e morendo un giorno prima di lui (+di peste a Santo Stefano, presso Castropignano, presso Benevento, il 28-II-1383)

B3. Francesco, Protonotario Apostolico e Sacerdote, venne dispensato dai Sacri Ordini nel 1383 (dopo la morte del fratello), per testamento paterno divenne Signore di Challant (creato Conte di Challant e Pari del Ducato di Aosta dal Duca di Savoia il 15-VIII-1424, reinvestito il 6-IX-1430), Châtel-Saint-Denis (feudo che vendette nel 1393 al cugino Amedeo di Challant-Aymavilles), di 1/2 di Ussel (investito il 6-IX-1430), di Montjovet con Chinal, Châteanneuf de Chinal e Saint Vincent, Vérres (reinvestito del feudo il 12-VIII-1435), Surpierre (investito di questo feudo il 4-VI-1414) ed Issogne, Signore di Andorno per cessione del fratello (investito il 2-X-1419, con Patenti del 28-X-1419 ebbe la donazione del castello e obbligo di restituirlo dietro richiesta sovrana), alla morte del fratello ereditò i feudi di Châtillon, Graines con Saint Martin, Gressoney e della sua Valle, Pont-Saint-Martin, Pontey e Chamois, Signore di parte di Bossonens per eredità dalla prima moglie, nonché parte del feudo di Saint-Pierre e la Grande Decima di Châtel Argent, fu investito dei feudi fraterni il 12-VIII-1435, fece atto di transizione con l’Abate di Agauno per il diritto di investitura di Graines in data 19-VII-1429, cedette le proprie ragioni su Gaglianico al fratello il 6-VII-1426, prestò ricognizione al Duca di Savoia per i feudi aostani il 16-IX-1430 ed all’Abate di Agauno per il feudo di Graines il 5-IX-1437, cedette Montjovet e Saint-Vincent al Duca di Savoia il 10-II-1438, nominato Cavaliere dell’Ordine del Collare di Savoia nel 1440 (fu il 54° nobile ed il 4° membro di Casa Challant ad entrare nell’Ordine, il futuro Ordine Supremo della Santissima Annunziata), Castellano di Cly dal 1399 al 1424 (sollevato dall’incarico per mala amministrazione, e posto sotto processo, compose la lite con il versamento alla comunità di Cly di 600 ducati di buon peso il 20-IX-1430), Castellano di Avigliana dal 1415 al 1424, Balivo della Bassa Valle di Susa e del Canavese dal 1412, Inviato Straordinario del Duca di Savoia “a trattar ardui negozi oltre i monti” nel 1406, Consigliere del Duca di Savoia dal 142…, stipulò un compromesso con il Conte Rodolfo di Gruyère il 4-IV-1394, presenziò a Bourg-en-Bresse assieme al Conte di Savoia al duello giudiziale tra Giraud d’Estavayer ed Ottone di Grandson il 7-VIII-1397, ospitò nel suo castello di Issogne l’Imperatore Sigimsondo nel 1414, accordò franchigie ai sudditi di Graines il 27-IX-1418 e a quelli di Brusson (parte del feudo di Graines) il 13-VIII-1433 ed il 25-VII-1435, fu teste della convenzione sottoscritta ad Aosta il 13-III-1421 tra il Vescovo di Aosta e l’orefice Jean de Malinges per la costruzione della teca gemmata destinata a custodire le Reliquie di San Grato, teste dell’atto tra il Principe di Orange ed il Duca di Savoia per il possesso di Ginevra nel 1424, fece donazioni in favore del Capitolo della Cattedrale di Aosta con atti del 27-XI-1428, 21-XII-1428 e 31-I-1437 (test. 22-VI-1437, +28-IV-1442, sepolto nella Cattedrale di Aosta)

= a) Caterina d’Oron, erede di parte del feudo di Bossonnens, vedova di Giovanni V di Blonay, signore di Vivey, figlia di Aimone d’Oron, Signore di Bossonens e di Attalens, e di Filippina di Chevron-Villette (+140…)

= b) 11-VI-1410 (contratto dotale stipulato nella Casa-Forte di Le Crest, presso Montméllian) Francesca de Maréschal, figlia di Giovanni de Maréschal, Signore di Meximieux, Le Crest e Combefort, e di Filippina Allemand dei Signori di Saint-Georges (+28-I-1445, sepolta nella Cattedrale di Aosta)

 

C1. [ex 1°] Bona, nominata nel testamento del nonno Ibleto del 14-II-1405 (+prima del padre e senza prole)

= Giovanni di Montbel, Consignore di Frossasco (+14…)

C2. [ex 1°] Antonia, nominata nel testamento del nonno Ibleto del 14-II-1405, era sicuramente morta nel 1437 e molti genealogisti la dicono deceduta nubile

= (nozze incerte) Giacomo di Valesa dei Signori di Valesa (di difficile collocazione, manca in tutte le genealogie dei Valesa che ho consultato)

C3. [ex 2°] Caterina, assieme alla sorella ebbe per testamento del padre i feudi di Challant, Issogne, Graines con Saint Martin e Vérres (mentre gli altri avrebbero dovuto passare ai parenti maschi), fu in conflitto con la sorella per l’eredità paterna, essendo i beni feudali vincolati alla Legge Salica, detenne contro la volontà testamentaria paterna il castello di Challant, maggiori preoccupazioni ebbe dai parenti maschi e dal Duca di Savoia che la privò dei feudi nell’agosto 1450 (dopo lunghissime liti legali giunte a privarla della tutela delle figlie natele dal primo matrimonio), seppe tuttavia rientrare nelle grazie del Sovrano e venne reintegrata nei feudi il 19-IX-1452 per essere nuovamente e definitivamente privata dei feudi che passarono a Giacomo di Challant con Sentenza Ducale del 30-VI-1456 (vi fu poi una farsesca donazione che Caterina fu obbligata a sottoscrivere il 17-XII-1456 con cui elle “donava” tutti i feudi a suo cugino Giacomo di Challant), nel 1457 fu arrestata come strega sotto l’imputazione d’aver attentato alla vita del Duca e della Duchessa con sortilegi ma venne dopo poco prosciolta, reclamò 5.000 fiorini di eredità alla morte del padre del primo marito

= a) 11-XII-1430 (contratto dotale, dote di 10.000 fiorini d’oro) Giovanni di Challant dei Signori di Fênis, Signore di Montbreton, epilettico e dominato dal padre (+144…) (vedi/see)

= b) prima del 6-XII-1449 Pietro Sarriod, Consignore di Introd e Balivo di Aosta (+in una scaramuccia presso Châtillon mentre portava soccorso alla moglie assediata da Guglilemo di Challant-Fênis nel 1456) (vedi/see)

= c) 14-I-1462 (contratto dotale, dote costituita dai diritti sui feudi e castelli di Challant, Châtillon e Fênis) Pietro di Chissé, Signore di Pollinge e Balivo di Aosta

C4. [ex 2°] Margherita, cedette la sua parte di eredità paterna con atto del 31-III-1445, rinunziò alle sue ragioni sulla Contea di Challant con atto del 14-I-1457

= 6-VIII-1424 (contratto dotale) il Cavaliere Antonio di Montbel, Signore di Entremont e Montbel

 

 

B4. Pietro, ebbe in data 22-VII-1376 un mandato di comparizione davanti al Conte per rispondere di certe accuse che lo indicavano come reo di crimini commessi nel mandamento di Cly, presenziò con il fratello Amedeo e con il padre ad un atto redatto nel castello di Vérres il 18-V-1382, forse morì poco tempo dopo perché altro di lui non si sa

B5. Antonia, detta Antonietta

= Luigi Sarriod, Signore di Introd, di Châtel-Argent e di La Tour de Saint-Pierre (test. 12-II-1395) (vedi/see)

B6. Margherita

= Renato dei Conti di San Martino, Consignore di Strambino (+post 1400)

B7. Caterina

= Antonio Fieschi, Conte di Lavagna e Principe del S.R.I. sulla Contea di Lavagna, Conte Sovrano di Crevacuore e Signore di Masserano, Signore di Montaggio, Torriglia, Roccatagliata, Borgotaro, Varese Ligure, Calestano e Vigolone, Patrizio Genovese (+1412)

B8. [naturale da …………….] Giovanni, col testamento paterno del 15-II-1405 ricevette tutti beni i allodiali (case, prati, terre, censi e foreste) che quegli possedeva nel mandamento di Cirié a patto che prestasse omaggio al fratellastro Giovanni, Capitano delle Armate Ducali di Savoia, le condusse nel Vercellese combattendo contro il Duca di Milano tra il 1426 ed il 1427, infeudò tale Humbert Glassard della Signoria della Torre di Issogne con atto del 12-XI-1453

B9. [naturale da …………….] Pietro, col testamento paterno del 15-II-1405 ricevette tutti beni i allodiali (case, prati, terre, censi e foreste) che quegli possedeva nel mandamento di Cirié a patto che prestasse omaggio al fratellastro Francesco

B10. [naturale da …………….] Robella, col testamento paterno del 15-II-1405 ebbe 400 fiorini come dote da pagarsi da parte del fratello Giovanni al futuro sposo

B11. [naturale da …………….] Antonia, col testamento paterno del 15-II-1405 ebbe 400 fiorini come dote da pagarsi da parte del fratello Giovanni al futuro sposo

 

 

A2. [naturale da ………………] Pietro, detto Albus od Albo (“il Bianco”), fu testimone coi fratelli alla relazione del Commissario al Governo di Ivrea Umberto di Savoia in data 8-X-1336, coi fratelli prese parte alle guerricciole contro Giacomo di Savoia-Acaia ed alla espugnazione di Balangero in data 25-I-1357, fu teste all’atto di infeudazione di beni siti a Montjovet fatto da Dominic de Chevrari in favore dei fratelli Marc e Aymon Allemand in data 5-VIII-1357  

 

B1. [ignoro se spurio o legittimo] Ludovico, concesse in enfiteusi una pezza di terra a monte di Savour a tale Guglielmo, figlio naturale del fu Aymone Testore, in cambio di un canone annuo di una certa quantità di segale con atto del 13-VIII-1382, infeudò un certo Perroquino di una quantità di beni di varia natura situati a Caleto in cambio di una certa quantità di vino come canone annuo con atto dell’11-VIII-1382, in data ignota infeudò un certo Antonio de Pleod qm. Raimondo di varie pezze di terra poste nel paese di Pleod in cambio di un anno canone da pagrsi in natura con vino e segale

 

 

A3. [naturale da ………………] Pietro, detto Niger o Nigro (“il Nero”), ebbe in feudo dal fratello la Decima Grande del feudo di Châtel-Argent il 17-IV-1382 (tuttavia il 3-V-1382 un certo Martin Corna passava riconoscenza per tale Decima con l’impegno di pagare un canone annuo di 20 misure di segale, il che significa che Pietro aveva dopo brevissimo tempo concesso la Decima in suffeudo), alla morte di questi ebbe in feudo Issogne (e nella ricognizione del 18-VII-1396 per certi beni siti a Châtillon passata ad Ibleto di Challant si qualificava “Signore di Issogne”), accompagnò il fratello Ibleto a Chieri dove portarono truppe per soccorrere i Savoia nel 1351, prese parte alla guerra del Re di Francia a Mâcon e St.Omer nel 1355 e a quella contro il Principe di Acaia nel 1356

 

B1. [naturale da ………………, forse, ma meno probabilmente, era figlio di Pietro il Bianco, in quanto in un atto del 1436 è detto figlio di Pietro, Bastardo di Challant] Andrea, combatté al servizio dei Savoia contro i Friburghesi nel gennaio 1448, Castellano di Graines e di Châtillon dal 1451 al 1452, nella contesa fra le cugine Caterina e Margherita parteggiò per Margherita, aveva beni e residenza a Saint Vincent

B2. [naturale da ………………, forse, ma meno probabilmente, era figlio di Pietro il Bianco, in quanto nelle Lettere Patenti di legittimazione é detto figlio spurio di Pietro, Bastardo di Challant] Giovanni, Legittimato con Lettere Patenti del Conte di Savoia date il 10-V-1407

 

 

INDICE DELLE FAMIGLIE NOBILI DEL MEDITERRANEO

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