VISCONTI, poi CHALLANT

 

Visconti di Aosta, primi Signori di Challant

 

 

N.B. Sull’origine della Casa di Challant si è spesso scritto: taluni li collegano per ragione onomastica alla dinastia Bosonide, altri per ragioni essenzialmente araldiche alla dinastia Aleramica del Monferrato, indicando Bosone come improbabile figlio di Guglielmo IV o di Ranieri. E' più probabile che la dinastia fosse di origine sì cavalleresca, ma non necessariamente legata per filiazione ad altra famiglia sovrana, quanto più si trattava di famiglia di origine borgognona o germanica. Sicuramente la famiglia era imparentata con la Casa di Borgogna, forse per via femminile.

 

 

Bosone I de VICECOMITIBUS (VISCONTI), Visconte di Aosta (titolo feudale che comportava l’amministrazione della Contea di Aosta per conto dei Savoia), Signore del castello di Bard (come tale è citato un Visconte Boso nel 1034, si trattava forse dell’avo paterno ?), fu teste dell’atto con cui Umberto II di Savoia il 17-III-1100 cedette la chiesa di Chambave al Monastero di Fruttuaria

= …………………

 

A1. Aimone I, Visconte di Aosta (qualificato come tale la prima volta in una carta della IV feria del novembre 1127, ossia del quarto venerdì del mese di novembre dell’anno 1127), fu testimone all’atto del 1134 con cui il Vescovo di Aosta Erberto cedette un corso d’acqua con tutti i diritti e privilegi ad esso collegati ai Canonici di Sant’Orso di Aosta e all’atto del 1147 con cui il Conte di Savoia Amedeo III (assieme al figlio Umberto ed al fratello Rinaldo, Prevosto di San Maurizio d’Agauno) rinunziava alla ragione dello spoglio del Vescovi defunti di Aosta (+1150)

= …………………

 

B1. Bosone II, Visconte di Aosta dal 1150, venne investito della Signoria di Challant il 12-IV-1200, Consigliere del Conte di Savoia, fece atti di donazione in favore della chiesa di Sant’Orso di Aosta negli anni 1164, 1171 e 1174, fece atto di donazione in favore del Prevosto del Gran San Bernardo per la fondazione di un ospedale a Châtillon nel 1165, fece atto di donazione alla chiesa Collegiale di Aosta nel 1168 e nel 1174, fu teste alla conferma di donazione fatta dal Conte Umberto III di Savoia al Monastero di N.D. d’Abondance nel 1170, fu teste all’atto d’investitura di Valperto, Prevosto di Saint Gilles (poi Vescovo di Aosta) della chiesa di Chambave e di San Martino d’Arnaz in data 31-V-1181 (+1210)

= …………………..

 

C1. Aimone II, Curato di San Lorenzo di Chambave dal 1181, citato nell’atto di donazione paterno ai Canonici di Sant’Orso del 1174 (pur essendo primogenito fu avviato alla tradizione ecclesiastica, poiché nella nobiltà valdostana era tradizione che il padre designasse eredi dei propri feudi i figli che preferiva, senza seguire un ordine preciso)

C2. Bosone III di CHALLANT, Visconte di Aosta dal 1210, Signore di Challant, Signore di Cly (con Chambave, Diémoz, Verrayes, Saint Denis, l' altopiano di Torgnon e tutta la Valle del Marmore) e di Châtillon, investito dei feudi nel 1212, ricevette in feudo terre presso Sant-Pierre-de-Clages dal Vescovo di Sion Landri nel 1218, fu teste al trattato tra il Conte di Savoia ed il Vescovo di Losanna per il possesso del castello di Moudon nel Paese di Vaud nel luglio 1219, passò ricognizione verso il Conte di Savoia per il Viscontado e le terre di cui era feudatario in data 20-VIII-1232 (+1240)

= Flandrina di Biandrate, figlia di Gotofredo (Gozio) II di Biandrate, Conte d’Ossola e Valsesia

 

D1. Gotofredo I, Visconte di Aosta dal 1255 ca. (alla morte del fratello Bosone IV), Signore di Challant, Signore di Fênis (citato come Castrum Fenitii) dal 1242 (prima volta in cui il feudo è citato tra i beni di famiglia), Signore di Graines con Saint- Martin (feudo composto da Ayas, Brusson, il castello di Graines e 2/3 di Gressoney) dal 23-VII-1263 per investitura da parte dell’Abate di San Maurizio d’Agauno, Consignore di Cly (per eredità paterna), prestò omaggio vassallatico al Conte di Savoia assieme ai fratelli Aimone e Bosone il 19-XII-1242 (14 alle Calende di gennaio 1242), giurò solennemente in data 24-V-1242 l’obbligo di prestare soccorsi al Conte di Savoia nella guerra contro Ugo di Bard né di far pace o tregua con questi senza il consenso esplicito del Savoia, fece atto di donazione all’Ospizio del Gran San Bernardo in data 23-XII-1254  con atto del 1263 si riconobbe vassallo dell’Abate di Agauno per alcuni beni allodiali (le terre presso il castello di Challant, la Montagna detta Palaisine, le terre di Voulon, la Montagna di Soremont, la Montagna detta Fontesin e di tutte le Decime delle suddette Montagne e terre) impegnandosi a pagare un servizio annuale di 20 soldi e un “Piatto” (= Canone) di 40 soldi ad ogni mutazione di vassallo (+1276/7)

= 1223 Beatrice di Ginevra, secondo la tradizione figlia di un Amedeo Conte di Ginevra, nella realtà probabilmente era figlia di Guglielmo II, Conte di Ginevra, e di Alice dei Signori di la Tour du Pin, e venne sposata praticamente ancora in fasce (*1220 o 1221, +….)

 

E1. Ebalo (Ibleto I), detto “il Magno” ed “il Gran Visconte”, Visconte di Aosta alla morte dello zio Aimone, ebbe la donazione della metà del feudo (e di tutti i diritti e pedaggi) di Montjovet con Chinal e Saint Vincent da parte del suocero con atto del 25-XI-1261 (su tale feudo venne confermato con sentenza arbitrale pronunziata il 3-XII-1292 a seguito della quale ottenne il castello vecchio di Montjovet, mentre il castello nuovo veniva confermato a Feydit de Montjovet), Signore di Ussel con metà di Pontey e con Chamois (presso lo sbocco della Valtournenche) e Signore di Saint-Marcel (presso Fênis) per investitura del 27-VII-1263, venne investito di Andorno (nelle Alpi di Biella) parimenti il 27-VII-1263, Signore di Challant, Graines con Saint Martin e Fênis e Consignore di Cly (feudi paterni), investito il 30-VI-1277, cedette la Viscontea di Aosta ai Savoia con atto del 25-IX-1295 ottenendo in cambio l’altra metà del feudo di Montjovet, venendone investito lo stesso giorno, ricevette un’investitura di tutti i suoi feudi il 21-I-1311, Ricevitore dei Redditi delle Castellanie di Susa, Avigliana e Rivoli dal 1305, ebbe in dono da Moroel, Sire di Arnaz, con atto del 18-X-1269 redditi di alpeggi situati nelle valli di Challant e Gressoney, concluse un trattato di pace coi Valsesiani in data 31-VIII-1270, intese una tregua alla guerra che lo opponeva a Giacomo Sire di Quart e al Balivo di Aosta Guglielmo Sarriod in data 9-IV-1271 (ma riprese le ostilità nel 1293), fece atto di promessa di pagare entro un mese dall’investitura al Conte di Savoia il Piatto (= Canone) per il castello di Fênis in data 20-VI-1277, ebbe in dono 43 pezze di terra e prati (con annesse delle case ) site nel luogo di Chessan da tale Jean, figlio di Perrin de Chessan, con atto del ?-IX-1290, giurò l’osservanza del compromesso tra il Conte di Savoia ed il Delfino di Vienne nell’ottobre 1292, fu teste della donazione effettuata da Beatrice, Dama del Faucigny, in favore del Conte di Savoia con atto del 29-IV-1294, rilasciò in data 27-IX-1295 una quietanza al Conte di Savoia per le pensioni che questi gli aveva assegnato, in suo favore tali Girod e Richard Barrancon (rispettivamente padre e figlio) fecero un’ipoteca in data 3-VI-1301 di tutti i loro diritti di successione a Perrin Barrancon (fratello di Girod) per la somma di 100 lire, accordò privilegi e franchigie agli abitanti di Sain Vincent con atto del ?-XII-1310 (test. 23-V-1323)

= a) Alasia de Montjovet, erede delle Signorie di Montjovet, Chinal e Saint Vincent, figlia di Filippo di Montjovet, Signore di Montjovet, Chinal e Saint Vincent

= b) Caterina di Clermont, figlia di Goffredo I di Clermont, Signore di Clermont-Savoie e di La Chapelle, e di Beatrice di Savoia-Vaud (*1300 ca., +13…)

 

F1. [ex 1°] Gotofredo II, da lui discese la Linea de Signori di Fênis e di Ussel

F2. [ex 1°] Aimonetto, infeudò terre a Pietro di Tarantasia il 13-VII-1292, fu teste all’atto paterno di rinunzia al Viscontado, stipulò un contratto di transazione con Guidona di Châtillon, vedova di Giacomo di Anniviers, in data 3-V-1299 (+tra il 10-XII-1300 ed il 19-VI-1301)

= Isabella della Bastia, figlia unica di Giacomo Alby des Granges

 

G1. Caterina, nominata in una transazione del 3-V-1299 (quella paterna) e in una carta del 2-V-1303

 

 

F3. [ex 1°] Dionisia

= Ottone I di Valperga dei Conti di Valperga e Masino (+1299)

F4. [ex 2°] Pietro, Signore di Montjovet con Chinal e Saint Vincent e di Ussel con Pontey e Chamois, per testamento del padre (unitamente al fratello Giovanni), Canonico della Cattedrale di Lione (come tale portava il titolo onorifico di Conte di Lione, sicché come gli altri prelati del Capitolo della Cattedrale Lionese di San Giovanni era detto “Canonico-Conte”), intervenne alle Udienze Generali dei Vassalli Aostani tenutesi dal 20-III-1336 al 26-III-1337, Consigliere del Conte di Savoia dal 1343, Castellano di Tourbillon dal 1360, donò assieme ai fratelli Giacometto, Bonifacio e Giovanni alcune terre (con prati e pascoli) a Ussel e a Saint Vincent (nella zona chiamata Saxea) a tale Jean Calvo in data 3-XII-1327 (istituendo il tutto in feudo con il canone di 5 soldi annui), investì assieme ai fratelli Giovanni e Giacometto tale Hugonin de Chevrot di una pezza di terra dietro il canone annuo di 6 denari (con 12 denari di Piatto, ossia Canone, dovuti ad ogni passaggio successorio) con atto del 4-VII-1329 (il feudo comprendeva pascoli, prati e terre siti a Pont de Cilian, Eschelier-sus-Chinal e Chevraria e tali beni furono rimessi a titolo di ipoteca dallo stesso Hugonin con atto del 4-I-1341 in cambio della cifra di 3.000 fiorini di Firenze e a patto che gli Challant ne accordassero l’investitura ai figli Peronet e Antoine), proferì una sentenza arbitrale in data 21-VIII-1332 sulle controversie tra gli Challant di Fênis e quelli di Cly, si obbligò verso il Conte di Savoia di 1.000 fiorini di Firenze in via di composizione delle guerre private coi Signori di Quart e Cly con atto del 26-IX-1351 (+post 3-X-1360)

F5. [ex 2°] Giovanni, da lui discese la Prima Linea dei Conti di Challant

F6. [ex 2°] Bonifacio, Signore di Challant, di Graines con Saint Martin e di Andorno e Consignore di Cly, per testamento del padre (unitamente al fratello Giacometto), passò ricognizione all’Abate di Agauno per il feudo di Graines il 26-XII-1338 ed il 3-X-1360, si riconobbe vassallo del Conte di Savoia per il proprio feudo di Challant in data 1-XII-1368, Sacerdote, Curato di Naters, Canonico della Collegiata di Sant’Orso di Aosta, Priore e Proposto della Collegiata di Sant’Orso di Aosta, eletto Vescovo di Aosta nel 1375, diede in appalto le rendite della parrocchia di Naters a tale Jean du Mont con atto del 22-X-1333, intervenne alle Udienze Generali dei Vassalli Aostani tenutesi dal 20-III-1336 al 26-III-1337 (+Aosta 12-VIII-1376)

F7. [ex 2°] Bosone (+giovane)

F8. [ex 2°] Giacometto, Signore di Challant, di Graines con Saint Martin e di Andorno e Consignore di Cly, per testamento del padre (unitamente al fratello Bonifacio), fece consegnamento del feudo di Challant nelle date 15-IV-1337 e 7-IX-1351, passò ricognizione all’Abate di Agauno per il feudo di Graines il 26-XII-1338 ed il 3-X-1360, si riconobbe vassallo del Conte di Savoia per il proprio feudo di Challant in data 1-XII-1368, intervenne alle Udienze Generali dei Vassalli Aostani tenutesi dal 20-III-1336 al 26-III-1337 (+tra il 1351 ed il 1364)

= Giovanna di Miolans (la quale in data 12-VI-1364, rimasta vedova ed improle, fece atto di transizione per le sue ragioni dotali coi cognati Bonifacio e Giovanni), figlia di Giovanni di Miolans, Signore di Miolans e Bonvillard (*1335 ca., +….)

F9. [ex 2°] Francesco, non citato nel testamento paterno come erede feudale, concedette assieme ai fratelli l’infeudazione di una pezza di terra a tale Cleriac de Salcire in data 25-X-1338

F10. [ex 2°] Caterina

= il Cavaliere Pietro Sarriod, Signore di Introd, di Châtel-Argent e di La Tour de Saint-Pierre (+13…, senza discendenza) (vedi/see)

 

 

E2. Pietro, Canonico e Prevosto della Cattedrale di Aosta dal 1253, Canonico ed Arcidiacono della Cattedrale di Lione dal 127… (come tale portava il titolo onorifico di Conte di Lione, sicché come gli altri prelati del Capitolo della Cattedrale Lionese di San Giovanni era detto “Canonico-Conte”), eletto Arcivescovo di Lione e Primate delle Gallie (come tale portava il titolo feudale di Conte di Lione) con il nome di Pietro III d’Aosta nel 1287, morì prima di essere consacrato e prendere possesso solennemente dell’Arcidiocesi, essendo così ricordato come “Arcivescovo Eletto”, pronunziò una sentenza arbitrale in data 13-XII-1282 circa l’attribuzione dei beni paterni, oggetto di contesa tra i fratelli Ebalo e Bonifacio (*124…, +Lione 18-XI-1287)

E3. Bonifacio, Sacerdote, Curato di Châtillon, Canonico della Cattedrale di Lione dal 1283 (come tale portava il titolo onorifico di Conte di Lione, sicché come gli altri prelati del Capitolo della Cattedrale Lionese di San Giovanni era detto “Canonico-Conte”), Cappellano Pontificio dal 1289, eletto Vescovo di Sion (come tale portava i titoli feudali di Principe del Sacro Romano Impero, Signore e Principe di Sion, Prefetto e Conte del Vallese) nel 1289, fece innalzare il castello di Tourbillon (con una Cappella all’interno) presso Sion nel 1294, fu più signore feudale che pastore di anime e intraprese varie guerre contro i signori limitrofi, combattendo dal 1294 al 1299 i ribelli capitanati da Pierre IV de la Tour, sconfiggendoli, imprigionandoli ed infine graziandoli e movendo guerra contro il Conte di Savoia nel 1300 e conquistando a quest’ultimo la Casa-Forte di Riddes, radendola al suolo, tuttavia non dimenticò i suoi doveri di ecclesiastico fondando e dotando l’Ospedale di La Brigue con atto del 23-III-1304, pubblicando Statuti della Diocesi durante i Sinodi che tenne nel 1300, 1303 e 1305 e si interessò anche dell’economia del proprio Stato Feudale, stipulando un accordo commerciale con Milano nel 1291 e regolando il trasporto delle merci attraverso il Sempione nel 1307 (*124…, +Sion 13-VI-1308)

E4. Aimone, Canonico della Cattedrale di Aosta, eletto Vescovo di Aosta nel 1272 , fu trasferito nel 1274, eletto Vescovo di Vercelli (come tale portava i titoli feudali di Conte di Vercelli e Signore di Santhià) nel 1274, tenne un Sinodo a Vercelli nel 1288 e pubblicò Statuti della Diocesi in quella occasione, fu spesso in lotta con la città di Biella tanto da scomunicare tutti i Biellesi nel 1291pronunziò una sentenza arbitrale in data 13-XII-1282 circa l’attribuzione dei beni paterni, oggetto di contesa tra i fratelli Ebalo e Bonifacio (*124…, +Vercelli 27-V-1303)

 

 

D2. Bosone IV, da lui discese la Linea dei Signori di Cly e la Prima Linea dei Signori di Châtillon

D3. Aimone III, Visconte di Aosta alla morte di Gotofredo I, investito nel 1277, non in persona ma attraverso il nipote Ebalo cui aveva dato procura con atto del 19-II-1277, nel 1271 fece un atto di transizione con il Conte Filippo di Savoia circa certe differenze giuridiche (+tra il 1277 ed il 1298)

= la Nobile Fina Lescours (famiglia detta altresì des Cours e Les Cours), forse figlia del Nobile Bermondo Lescours, dalla Valdigne (viv. 1298, qualificata come vedova)

 

E1. Beatrice

= Guglielmo (di Giacomo) de Grossis du Châtelar, Signore di La Salle e di Châtelar-de-la-Salle (viv. 1317)

 

 

D4. Umberto, fu teste al contratto matrimoniale tra Margherita di Savoia e Bonifacio II di Monferrato nel 1235

D5. Pietro, presenziò alla ricognizione fatta del padre del feudo di Châtillon il 20-VIII-1232

 

 

C3. Guilla, presenziò alla vendita di tutti i beni allodiali ricevuti dal Visconte Bosone II in Valpellina fatta da tale Isabella alla Casa dei Poveri del Gran San Bernardo nell’agosto 1177

C4. Peretta, presenziò alla vendita di tutti i beni allodiali ricevuti dal Visconte Bosone II in Valpellina fatta da tale Isabella alla Casa dei Poveri del Gran San Bernardo nell’agosto 1177

 

 

A2. Anselmo, fu teste all’atto di Amedeo III di Savoia nel 1147

 

 

INDICE DELLE FAMIGLIE NOBILI DEL MEDITERRANEO

  • Comitato Scientifico Scientifico Editoriale del
  • Libro d'Oro della Nobiltà Mediterranea
  • (Presidente: il XIII duca di San Donato, dott. don Marco, marchese Lupis Macedonio Palermo dei principi di Santa Margherita)

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