VENTIMIGLIA 

 

Marchesi di Geraci (siculo) e Principi di Castelbuono

 

 

Giovanni I Ventimiglia (* 1382 + Castelbuono 1473), 8° Conte di Geraci (investito nel 1408), investito con mero e misto impero nel 1430, fu 1° Marchese di Geraci nel 1448 con l’appellativo di “Primo Marchese del Regno”, Signore di Castelbuono, Tusa, Gangi, San Mauro, Pollina, Caronia nel 1412, Pretore di Palermo nel 1416 e 1417, Grande Ammiraglio del Regno, Viceré di Sicilia 1430/1432 e Viceré di Napoli; combatté al fianco del Re Alfonso in Spagna, in Francia, in Tunisia e per mare contro i Turchi, armando 40 galee a sue spese; Papa Pio II lo convocò a Mantova nel 1459 per discutere la pace con gli infedeli; fu Ambasciatore Regio presso i Pontefici Martino V e Callisto III che lo nominò Generale di Santa Romana Chiesa. Sposò in prime nozze Agata d’Aragona, figlia di Giacomo Barone di Caccamo, Calatafimi, Scalfani e Sortino e di Giovanna di Montcada dei Conti di Adernò; in seconde nozze Isabella Ventimiglia Signora di Ciminna, figlia ed erede di Guglielmo Signore di Ciminna e di Giovanna Moncada dei Conti di Augusta (vedi/see)

 

A1. [ex 1°] Antonio (+ 1480), 2° Marchese di Geraci (investito il 22-3-1473), Conte di Catanzaro, Signore di

       Castelbuono, Tusa, Gangi, S. Mauro e Pollina, Grande Almirante di Sicilia, Vicario del Regno di Sicilia, Capitano

       Generale delle Armi.

       = 1444 Margherita Chiaramonte e Orsini, figlia di Tristano Conte di Copertino e di Caterina Orsini del Balzo dei

          Principi di Taranto

 

  B1. Enrico II (+ Ferrara post 1485/ante 1490), 3° Marchese di Geraci (investito nel 1481 senza misto e mero

         impero in quanto il padre non aveva fatto testamento), Signore di Castelbuono, Tusa, Gangi, San Mauro e

         Pollina; per un duello con Pietro de Cardona Conte di Collesano fu dichiarato ribelle e il 14-6-1481, privato

         dei beni, fu esiliato a Ferrara. Probabilmente ordinò anche l’assassinio del cugino Giovanni di Tocco. Fu uno

         dei vassalli più riottosi al dominio regio. Aveva venduto Castel di Lucio per la somma di 10.000 fiorini a

         Giovanni Guglielmo Ventimiglia Barone di Ciminna come saldo di un debito.

        a)   = Eugenia Montiliana (l’esistenza sua e dei due figli è dubbia)

b)      = (dote di 1.500 once) 1480 Eleonora de Luna, figlia di Antonio dei Conti di Caltabellotta e di Beatrice

         di Cardona (+ post 1497) – in esilio ebbe una rendita di 150 dal Re Ferdinando II d’Aragona. Aveva

         venduto lo jus luendi sul feudo di Pettineo a Giovanni Anzalone per la somma di 100 onze, e nel 1497

         era stata dichiarata erede della contea di Caltabellotta ma il figlio Simone perse la causa di successione

         in favore dei di Luna.

 

    C1. [ex 1°] Francesco (+ premorto al padre infante).

    C2. [ex 1°] Gerolama

           = Andrea Perollo Barone della Salina di Perollo

    C3. [ex 2°] Filippo (+ 1497), 4° Marchese e Conte di Geraci (ottenne la restituzione  l’11-10-1490, esec.

           Palermo 18-7-1491), pagando la somma di 15.000 fiorini per la composizione di tutte le pendenze

           finanziarie; diede in pegno a Leonardo Maccagnone la castellania di San Giorgio a Tusa nel 1491,

           vendette il feudo di Pollina nel 1492 a Giovanni Cangelosi per poi riscattarlo e rivenderlo a Francesco

           Balsamo.

    C4. [ex 2°] Simone I (* 1485 + di febbre, Aiello 1544, sepolto ivi in San Francesco; testamento: 13-8-1544),

           5° Marchese di Geraci (investito il 23-10-1500), Barone di Pettineo (per eredità materna col feudo di

           Cipolla), Signore di Castelbuono, Tusa, Gangi, S. Mauro e Pollina (quest’ultimo feudo fu riscattato nel

           1525 per la somma di 18.000 fiorini e donato al figlio maggiore nel 1527), acquistò il mero e misto

           impero dalla Regia Camera (con patto di ricompra) sul marchesato di Geraci nel 1522 per la somma di

           200 onze, acquisì i feudi di Tiri e Veschera nel 1534 con patto di ricompera da Guglielmo Ventimiglia

           per la somma di 2250 onze, acquisì i diritti di estrazione su tutte le esportazioni di grano, orzo, legumi,

           vettovaglie e formaggio del caricatore di Tusa per la somma di 866.20 onze nel 1535, di Recattivo nel

           1537, di Ciura nel 1540, i mercati di Carcinella, Sciara, Pinola nel 1543, Presidente del Regno nel 1516,

           1535 e 1541. Signore illuminato e benvoluto di Castelbuono, abbellì la città con molti monumenti ed

           opere d’arte, la elevò ad Università e vi insediò la Corte di Giustizia. In tarda età si fece sacerdote e

           rinunciò alle prerogative in favore del figlio.

 = (capitoli matrimoniali per notaio Simone Cavallaro, 20-7-1502, dote di 20.000 fiorini) Elisabetta/

    Isabella Moncada e Moncada, figlia di Guglielmo Conti di Adernò e Sclafani e di Contessa Moncada

    dei Conti di Caltanissetta (* 1481 + Pollina 1553; testamento per notaio Matteo de Castro 11-9-1549,

    sepolta nella Chiesa di San Francesco ad Aiello) (vedi/see)

 

     D1. Giovanni II (+ incidente, Taormina 10-10-1553), 6° Marchese di Geraci (investito nel 1545), Barone

            di Pettineo (investito nel 1529), Signore di Castelbuono, Tusa, Gangi, dei feudi di Tiro, Ciura e dei

            mercati di Carcinella, Sciara e Pinola; Stratigoto di Messina negli anni 1532,1533, 1539, 1540.

            Appassionato cultore delle scienze matematiche divenne mecenate dello scienziato Francesco

            Maurolico, che nel 1548 si trasferì a Castelbuono per i suoi studi e le sue osservazioni astronomiche;

            nello stesso anno abdicò in favore del figlio.

            = (capitoli matrimoniali per notaio Giovan Paolo de Monte 27-4-1527) Palermo 1527 dona Isabella

               de Montcada e La Grua, figlia di Giovanni 1° Conte di Aitona e di Giovanna La Grua dei Baroni

               di Carini (+ 1542, testamento: 19-9-1542) (vedi/see)

 

       E1. Simone II (* 1528 + di febbri, Castelbuono 14-9-1560), 7° Marchese di Geraci (investito nel

             1548), Barone di Pettineo, Signore di Castelbuono, Tusa, Gangi, Signore di Castelluzzo (dallo

             zio Cesare nel 1552), Stratigoto di Messina nel 1550 e 1551; Generale di cavalleria spagnola alla

             battaglia di San Quintino nel 1557; vende il feudo di Macellaro con patto di riscatto per la

             somma di 3.000 onze, vende con pato di riscatto il feudo di San Mauro (con Mallia, Colombo,

             Gallina e Sademi) per la somma di 1640.27.10 onze nel I-1555, vende ancora tra il tra 1556 e il

             1559 i feudi di Bonanotte, Cirrito, Ciambra, Palminteri e Cirritello con patto di riscatto per la

             somma complessiva di 1660 onze. Alla sua morte lasciò una situazione finanziaria critica.

 = Maria Ventimiglia ed Alliata, figlia di Guglielmo 8° Barone di Ciminna e Sperlinga e di

Brigida Alliata (* 1539 + Palermo I-1585; testamento Palermo 6-1-1584 per notaio Antonio

Occhipinti) (vedi/see), Baronessa di Sperlinga e di Ciminna (investita nel 1553).

 

        F1. Giulia (+ XII-1560).

        F2. Don Giovanni III (* 23-7-1559 + di febbri, Castelbuono 12-6-1619), 1° Principe di

              Castelbuono (con Privilegio 3-2-1595), 8° Marchese di Geraci (investito nel 1561), Barone di

              Pettineo (che vende a Paolo Ferreri in cambio delle terre e castelli Pollina e San Mauro nel

              1600), Signore di Castelluzzo, di Tusa, di Gangi, di Sperlinga e di Ciminna (investito nel

              1568), Stratigoto di Messina 1588/1592, Vicario Generale in Val di Noto ed in Val di

              Mazzara, Presidente del Regno di Sicilia nel 1595; mecenate di Torquato Tasso, fondatore

              dell’Ordine dei cavalieri della Stella; vende lo jus luendi di Macellaro per la somma di 2.400

              onze a Niccolò Ferreri nel 1566, vende i feudi di Bonanotte, Cirritelli, Palminteri, Colombo,

              Cirrito, Mallia, Sademi, e Tiberi con la baronia di Castelluzzo a Giovan Battista Covello nel

              1568; vende per 3323.18.16 onze a Paolo Ferreri il feudo di Pollina con le dipendenze di

              Guglieminotta, Vicaretto, Ogliastro, Pamminello, Zurrica e San Giorgio, e il feudo di San

              Mauro per la somma di 2.100 onze a Paolo Ferreri il 23-6-1572; vende i feudi di Cannata e

              Valle Cuba a Ingastone Spinola nel 1574, e i feudi di San Giacomo e Lo Pozzo ad Antonio

              Nicosta nel 1578; eredita le baronie di Sperlinga e Ciminna nel 1585.

a)      =  14-2-1574 Donna Anna Tagliavia d’Aragona e Ventimiglia, figlia di Don Carlo 1°

          Principe di Castelvetrano e 1° Duca di Terranova e di Margherita Ventimiglia dei

          Marchesi di Geraci (+ IX-1581, testamento per notaio Pietro Paolo Abruzzo 

          28-8-1581);

b)      =  Donna Dorotea Branciforte e Barrese, figlia di Don Fabrizio 2° Principe di Butera e di

          Caterina Barrese Marchesa di Militello (+ post 12-6-1619) (vedi/see)

 

        G1. [naturale] Simone (+ infante).

        G2. [naturale] Anna (* 1588 + ?), monaca “suor Anna Maria” nel monastero di San

                     Francesco delle Stimmate dal 1604.

        G3. [naturale e legittimata] Donna Beatrice (* Messina 1598 ? + 1656), erede di Ciminna

               fonda la terra di Ventimiglia sul feudo di Calamigna, ottenendo il titolo di 1°

               Principessa di Ventimiglia con Privilegio del 7-5-1627.

               = (capitoli matrimoniali: 15-1-1610 con dote di 70.000 scudi) Monreale 29-6-1610

                  Girolamo II del Carretto 3° Conte di Racalmuto, Barone di Siculiana e Barone di

                  Calatabiano (vedi/see)

             

      E2. Carlo (* Palermo 1539 + Messina 1582), 8° Barone di Regiovanni e di Bordonaro Soprano,

 (investito maritali nomine il 15-6-1561), vende il feudo di Raulica e permuta quelli di Artesina,

 Mancipa e Passarello (tutti membri della Baronia di Regiovanni) con il castello di Capo

 d’Orlando e la terra di Naso sulla quale ottiene il titolo di Conte di Naso (inv. 20-5-1571). Vende

 poi la Baronia di Regiovanni a Giovan Francesco Starrabba e Ventimiglia. Fu Pretore di Palermo

 nel 1568/1569, Deputato del Regno nel 1579 e 1582, Stratigoto di Messina nel 1582, Gentiluomo

 di Camera del Re Filippo II di Spagna, Cavaliere dell’Ordine di San Giacomo della Spada.

       = Giovanna Ventimiglia e Requesenz, 7° Baronessa di Regiovanni (investita il 15-6-1561 e poi il

 1-2-1589 per aver ricomprato la Baronia da G. F. Starrabba, cedendo in permuta la Contea di

 Naso), Baronessa di Bordonaro Soprano (1561) e di Bordonaro Sottano (1586), figlia di

 Federico 6° Barone di Regiovanni e Bordonaro e di Giulia Requesenz e Requesenz dei Conti

 di Buscemi, Signori di Pantelleria (vedi/see)

 

      F1. Don Giuseppe (+ 1620), 2° Principe di Castelbuono, 9° Marchese di Geraci (morto prima di

 prendere investitura), Barone di Regiovanni e di Bordonaro Sottano (investito il 31-8-1618),

 Signore delle terre e castelli di Raulica, Tusa, di Gangi, di Pollina e San Mauro; Gentiluomo

 di Camera del Re Filippo II di Spagna.

       = Donna Bianca (o Anna) Antonia d’Aragona e de la Cerda, figlia di Don Antonio II

          d’Aragona Duca di Montalto e di doña Maria de la Cerda dei Duchi di Medinaceli (vedi/see)

 

       G1. Don Francesco III, 3° Principe di Castelbuono, 10° Marchese di Geraci (investito nel

              1620), Barone di Regiovanni (investito nel 1622) che vende a Don Francesco Grifeo dei

              Principi di Ganci nel 1632, Barone di Raulica e di Bordonaro Sottano, Tusa, e di Gangi,

              Pollina e San Mauro, Grande di Spagna di prima classe; Capitano Generale della

              Cavalleria del Regno, Vicario Generale in Val Demone, Vicario Generale del Regno nel

              1645.

  a)  = Donna Maria Balsamo e Tagliavia d’Aragona dei Principi di Roccafiorita

  b)  = Donna Maria Spadafora, figlia di Don Michele 1° Principe di Maletto e di Maria

          Crisafi (vedi/see)

      c) = Donna Giovanna Branciforte, figlia di Don Giuseppe Conte di Raccuia (vedi/see), già

              vedova di Don Giovanni Branciforte dei Principi di Butera;

  d)  = Dorotea del Carretto e Ventimiglia, figlia di Girolamo II 3° Conte di Racalmuto e

          di Donna Beatrice Ventimiglia 1° Principessa di Ventimiglia (vedi/see)

 

        H1. [ex 2°] Don Giovanni IV (+ 1675), 4° Principe di Castelbuono, 11° Marchese di 

               Geraci (investito nel 1648), Barone di Castellammare del Golfo (investito nel 1664),

               e di Tusa, s’investe “maritali nomine” nel 1648 Principe della Scaletta e Barone di

               Granieri, San Marco lo Celso, Nissoria, Bonalbergo, Rappisi, Gantieri, Baruni e della

               foresta di Troina, Pollina e San Mauro; Grande di Spagna di prima classe; Capitano

               Generale della Cavalleria del Regno.

   = Donna Felice Marchese e Valdina figlia unica ed erede di Blasco II Principe

       della Scaletta e di Donna Laura Valdina dei Principi di Valdina.  

 

          I1. Donna Beatrice (* 11-3-1640 + 12-7-1705)

                = Palermo 14-5-1667 Don Leonardo VI di Tocco dei Principi di Montemiletto,

                   Patrizio Napoletano (vedi/see)

          I2. Don Francesco IV Rodrigo (+ 1688), 5° Principe di Castelbuono, 12° Marchese

               di Geraci (investito il 10-5-1676), Barone di Castellammare del Golfo, di Pollina

               e San Mauro (investito il 10-5-1676), di Nissoria, Bonalbergo, Rappisi, Gantieri,

               Baruni e della foresta di Troina (investito nel 1687), e Grande di Spagna di prima

               classe; Capitano Generale del Regno a Messina.

   = Donna Giovanna Pignatelli Tagliavia d’Aragona, figlia di Don Ettore 6° Duca

      di Monteleone e di Donna Giovanna d’Aragona Tagliavia Duchessa di

      Terranova (vedi/see)

 

        J1. Donna Felice (+ 5-1-1709), Signora di Nissoria, Bonalbergo, Rappisi,

              Gantieri, Baruni e della foresta di Troina (investita nel 1693) per eredità del

              fratello Don Giovanni 6° Principe di Castelbuono e 13° Marchese di Geraci,

              da entrambi i matrimoni non ha figli.

a)      = lo zio Don Blasco Ventimiglia e Marchese 7° Principe di Castelbuono e

         14° Marchese di Geraci (vedi oltre)

b)      = 1693 Don Urbano Barberini 3° Principe di Palestrina (vedi/see)

       J2. Donna Stefania (* 1675 + Palermo 31-8-1749)

             = Don Niccolò Placido Branciforte e del Carretto 4° Principe di Butera (vedi/see)

       J3. Donna Giovanna (+ 16-3-1734), Signora di Nissoria, Bonalbergo, Rappisi,

             Gantieri, Baruni e della foresta di Troina (investita nel 1713) per eredità della

             sorella Donna Felice.

 = 1692 Don Luigi Guglielmo Moncada e Branciforte 7° Principe di Paternò

     (vedi/see)

       J4. Don Giovanni V (* 1680 + incidente, cade dal balcone di Villa Ventimiglia ai

             Colli nei dintorni di Palermo 1689), 6° Principe di Castelbuono, 13° Marchese

             di Geraci (investito il 3-8-1688), Barone di Castellammare del Golfo, di

             Pollina e San Mauro, di Nissoria, Bonalbergo, Rappisi, Gantieri, Baruni e della

             foresta di Troina e Grande di Spagna di prima classe.

        J5. Don Ettore (* 1684 + incidente, morto con il fratello Giovanni, Palermo

             1689).

 

         I3. Don Blasco, 7° Principe di Castelbuono e 14° Marchese di Geraci (investito il

              7-7-1689), Barone di Castellammare del Golfo, di Pollina e San Mauro, muore

              senza discendenti.

  = sua nipote Donna Felice Ventimiglia e Pignatelli d’Aragona, Signora di

     Nissoria, Bonalbergo, Rappisi, Gantieri, Baruni e della foresta di Troina

     (vedi sopra)

         I4. Don Ruggero (+ 1698), 8° Principe di Castelbuono e 15° Marchese di Geraci

              (investito nel 1698), Barone di Castellammare del Golfo, di Pollina e San Mauro.

 

        H2. [ex 2°] Don Girolamo, portava dapprima il titolo di Duca Ventimiglia poi 9°

               Principe di Castelbuono e 16° Marchese di Geraci (investito il 17-10-1698), Barone

               di Castellammare del Golfo, di Pollina e di San Mauro.

a)      = Donna Giovanna Corvino e Groppo, figlia di Don Melchiorre Marchese di

         Mezzojuso e di Donna Ninfa Groppo Principessa di Belmontino

b)      = Donna Anna Arduino, investita di Placabaiana nel 1715, vedova di Mario Di

         Giovanni Barone di Gallidoro   

 

         I1. [ex 1°] Don Francesco V, 10° Principe di Castelbuono, 17° Marchese di Geraci

              (investito il 14-3-1707), Barone di Pollina e di San Mauro, Principe di Belmontino

              (1681) per eredità dello zio Mariano Corvino.

        = Girolama Di Giovanni e Arduino dei Baroni di Gallidoro, investita nel 1675 dei

           feudi di Graziano, Gallidoro, Gebbiarossa, Grasta, Miano, Rovitello e

           Tavernolo.

 

        J1. Don Giovanni VI (+ 1748), 11° Principe di Castelbuono, 18° Marchese di

              Geraci (investito il 3-11-1712), Principe di Belmontino, Barone di Pollina e di

              San Mauro e (nel 1745 per eredità materna) Signore di Graziano, Gallidoro,

              Gebbiarossa, Grasta, Miano, Rovitello e Tavernolo, Principe del S.R.I. con

              trattamento di Altezza (Privilegio del 27-9-1723) dall’Imperatore Carlo VI,

              dal quale ottenne anche il rinnovo dell’antica prerogativa dei Ventimiglia di

              battere moneta propria e di titolarsi “Dei Gratia”, Grande di Spagna di prima

              classe; Cavaliere dell’Ordine di San Giacomo, Gentiluomo di Camera prima

              del Re Vittorio Amedeo di Savoia poi del Re Carlo III di Napoli, dai quali fu

              insignito rispettivamente Cavaliere dell’Ordine della SS. Annunziata e

              Cavaliere dell’Ordine di San Gennaro, fu Presidente della Real Giunta del

              Consiglio Supremo di Sicilia a Napoli dal 1737 al 1748.

         = 1704 Donna Livia Sanseverino, figlia di Don Carlo Maria 9° Principe di

             Bisignano e di Donna Maria Fardella e Gaetani Principessa di Pacheco

             (* Altomonte 17-1-1672 + Napoli 8-1-1749) (vedi/see), già vedova di Don Carlo

             di Tocco 3° Principe di Montemiletto.

 

        K1. Don Luigi Ruggero (* battezzato 25-12-1705 + 9-12-1771), 12°

               Principe di Castelbuono, 19° Marchese di Geraci (investito il 13-3-1749),

               Principe di Belmontino, Principe del S.R.I., Barone di Pollina e di San

               Mauro, Signore di Bonanotte, Rupa e Calabrò e di ½ di Graziano, di

               Gallidoro e Gebbiarossa, di Grasta, di Miano, di Rovitello e Tavernolo; il

               27-12-1705 ebbe padrino di battesimo Luigi XIV Re di Francia il quale

               delegò allo scopo il Viceré Don Isidoro de la Cueva, fu Gentiluomo di

               Camera del Re Carlo III di Napoli e Cavaliere dell’Ordine di San

               Gennaro.

a)      = 29-4-1724 Donna Maria Teresa Moncada e Ventimiglia, figlia di

         Don Luigi Guglielmo 7° Principe di Paternò e di Donna Giovanna

            Ventimiglia e Pignatelli dei Principi di Castelbuono (* 20-3-1708 +

            2-4-1739) (vedi/see)

b)      = Donna Rosalia Colonna Romano e Branciforte, figlia di Don

          Giovanni Antonio Colonna Romano dei Duchi di Cesarò e di

          Donna Eleonora Branciforte dei Principi di Butera (vedi/see)

 

       J2. Don Domenico Antonio (+ 20-1-1746), usufruttuario del titolo di Principe di   

             Belmontino per donazione del fratello Giovanni (1723).

             = 2-2-1717 Donna Francesca Spinola e Montaperto, figlia di Don Ludovico 1°

                Principe di Grammonte e di Donna Melchiorra Montaperto e Bonanno dei

                Principi di Raffadali

 

      K1. Don Giovanni Luigi (+ 19-1-1795), 13° Principe di Castelbuono e 20°

             Marchese di Geraci (investito il 7-12-1772), Principe del S.R.I., Barone di

             Pollina e di San Mauro, Signore di Belmontino, di Bonanotte, di Rupa e

             Calabrò e di ½ di Graziano, di Gallidoro, di Gebbiarossa, di Grasta, di

             Miano, di Rovitello e Tavernolo, Grande di Spagna di prima classe.

 = Donna Maria Rosa Perpignano e La Lumia, investita del principato di

    Buonriposo nel 1777.

 

        L1. Don Luigi Ruggero II (* 1757 + 1823), 14° Principe di Castelbuono,

              21° Marchese di Geraci (investito nel 1795), Principe di Buonriposo,

              Principe del S.R.I., Barone di Pollina e di San Mauro, Signore di

              Belmontino, di Bonanotte, di Rupa e Calabrò e di ½ di Graziano, di

              Gallidoro, di Gebbiarossa, di Grasta, di Miano, di Rovitello e

              Tavernolo e Grande di Spagna di prima classe; morì senza discendenti,

               nominò erede delle sue sostanze il fratello Don Francesco Luigi.

        L2. Don Domenico Gaspare (* 1759 + 1833), 15° Principe di

              Castelbuono, 22° Marchese di Geraci, Principe di Buonriposo,

              Principe del S.R.I., Barone di Pollina e di San Mauro, Signore di

              Belmontino, di Bonanotte, di Rupa e Calabrò e di ½ di Graziano, di

              Gallidoro, di Gebbiarossa, di Grasta, di Miano, di Rovitello e

              Tavernolo e Grande di Spagna di prima classe dal 1823; morì senza

              discendenti, nominò erede delle sue sostanze il fratello Don Corrado.

        L3. Don Francesco Luigi (* 1761 + 18…), 16° Principe di Castelbuono,

               23° Marchese di Geraci, Principe di Buonriposo, Principe del S.R.I.,

               Barone di Pollina e di San Mauro, Signore di Belmontino, di

               Bonanotte, di Rupa e Calabrò e di ½ di Graziano, di Gallidoro, di

               Gebbiarossa, di Grasta, di Miano, di Rovitello e Tavernolo e Grande

               di Spagna di prima classe dal 1833.

         = (con matrimonio segreto) Vincenza Camarrone

 

         M1. Donna Corrada (+ 1886), con Decreto Regio del 23-10-1862 le

                 vengono riconosciuti i titoli del fratello ma morì senza

                 discendenti.

    = Pietro Mancuso

         M2. Donna Giovanna (* 1810 + 1905), Principessa di Buonriposo,

                poi anche di Castelbuono (1902), Marchesa e Contessa di Geraci,

                Baronessa di Pollina e San Mauro; morta senza discendenti.

   = Cavaliere Goffredo Scimonelli

         M3. Don Giovanni Luigi (* 1811 + 1860), 17° Principe di

                 Castelbuono, 24° Marchese di Geraci, Principe di Buonriposo,

                 Principe del S.R.I., Barone di Pollina e di San Mauro, Signore di

                 Belmontino, Bonanotte, Rupa, Calabrò, ½ di Graziano,

                 Gallidoro, Gebbiarossa, Grasta, Miano, Rovitello, Tavernolo e

                 Grande di Spagna di prima classe alla morte del padre.

   = 3-7-1848 Donna Francesca Moncada, figlia di Don Giovanni

      Antonio 8° Principe di Monteforte e di Donna Rosa Galletti di

      San Cataldo dei Principi di Soria (* 22-9-1829 + 26-3-1867)

      (vedi/see)

        M4. Donna Maria Rosa (+ infante).

 

       L4. Don Giuseppe (+ adolescente).

       L5. Don Corrado (+ 7-1-1840), portava il titolo di Duca Ventimiglia, fu

              noto cultore e collezionista di opere d’arte, nominò eredi universali le

              cugine Beatrice Ventimiglia e Moncada dei Principi di Grammonte,

              Principessa Lanza e Giulietta Lo Faso e Ventimiglia, dei Duchi di

              Serradifalco e Marchesa di Torrearsa.

       L6. Donna Anna Maria (+ 1796)

             = 7-5-1791 Don Giovan Pietro Galletti e Colonna Romano Principe di

                Soria

 

       K2. Donna Maria Letteria

              = Don Giacomo o Giovanni Bonanno e Spadafora Duca di Floridia

 

       I2. Don Giuseppe, portava il titolo di Marchese di Mezzojuso.

 

      H3. [ex 2°] Don Giuseppe, prende parte ad una congiura contro Re Filippo IV di Spagna.

      H4. [ex 2°] Donna Antonia, da vedova fu investita Marchesa di Miraelrio (1666).

a)      = Antonio Mendoza Marchese di Miraelrio (+ 1666).

b)      = Don Ignazio Grifeo

      H5. [ex 4°] Donna Beatrice (+ 16-2-1705)

             a) = (dote: Palermo 6-9-1661) 1661 Don Vincenzo La Grua Talamanca e Crisafi

                    Principe ereditario di Carini (vedi/see)

b) = Napoli 3-2-1674 Giacomo Milano Franco d’Aragona 5° Marchese di San Giorgio

       (vedi/see)

 

      G2. Donna Maria

             = Don Mario Grifeo e Bologna 1° Duca di Ciminna (vedi/see)

      G3. Don Carlo

                                              = Elisabetta Bardi e Mastrantonio-Spadafora erede dei titoli di Marchese della Sambuca,

                                                 Barone della Gabella del Biscotto, Barone dei diritti di mezzograno sopra le tonnare di

                                                 Solanto, Arenella e San Niccolò di Bendorni e di 56 onze annuali sulla Regia Legnaia e

                                                 sulla Dogana di Messina.

 

                                             H1. Don Giuseppe (* 1631 + 1666).

      H2. Donna Antonina, Marchesa della Sambuca, Baronessa della Gabella del Biscotto,

             Baronessa dei diritti di mezzograno sopra le tonnare di Solanto, dell’Arenella e San

             Niccolò di Bendorni e di 56 onze annuali sulla Regia Legnaia e sulla Dogana di

             Messina investita il 16-9-1666.

 = (dote: 12-12-1650 Don Pietro Beccadelli di Bologna e Grimaldi 1° Principe di

    Camporeale (vedi/see)

 

        F2. Simone

              = 1599 Violante Ferreri, investita dei feudi di Cicera e Vescara

 

         G1. Giovanna, investita dei feudi di Cicera e Veschera nel 1618 e di Cambrino nel 1628.

                = Luigi Gomez de Silveira

 

       E3. Giovanna Ippolita (* battezzata Palermo 12-9-1542 + infante).

 

      D2. Cesare (+ II-1583), sacerdote, investito dei feudi di Tiro e Ciura nel 1545, aveva una rendita di

             126 onze sul marchesato di Geraci per eredità della madre.

      D3. Eleonora (probabilmente premorta la padre)

a)      = Giovanni Caro Barone di Montechiaro

b)      = Antonio Santacolomba e del Campo Barone d’Isnello

      D4. Emilia (+ post 2-12-1574)

             = (capitoli matrimoniali per notaio Giovanni de Marchisio: 17-11-1541, dote appoggiata sul feudo di

                Recattivo) Don Ettore II Pignatelli 2° Duca di Monteleone (vedi/see)

      D5. Margherita

             = (dote di 25.000 scudi) Castelbuono 1547 Don Carlo Tagliavia d’Aragona 1° Duca di Terranova e

                1° Principe di Castelvetrano (1565), Gran Connestabile, Almirante del Regno e Presidente del

                Regno di Sicilia, Vicerè del Ducato di Milano, Grande di Spagna di prima classe, Cavaliere

                dell’Ordine del Toson d’Oro (+ 1606).

 

             C5. [ex 2°] Caterina, investita dei feudi di Monti Climiti e ½ di Diddino nel 1505, del feudo di Cipolla nel

                    1508 e del castello di Cassibile e di Castelluccio nel 1523

                    = Antonio Barresi e Ventimiglia Barone di Militello

 

B2. Ramondetta

             a) = Giovan Tommaso Moncada e Sanseverino Conte di Adernò e Sclafani (vedi/see)

             b) = Antonio Santacolomba e de Vilaragut Barone d’Isnello  

B3. Ferdinando

B4. Giovanni

       = Fiordiligi Ventimiglia dei Baroni di Regiovanni erede del feudo di Verbumcaudo

 

   C1. Eleonora, investita di Verbumcaudo nel 1453.

          = Corrado Lancia 8° Barone di Longi (vedi/see)

 

A2. [ex 1°] Raimonda o Raimondina (+ post 1449)

       = Carlo II di Tocco Conte di Zante e Duca di Leucade (vedi/see)

A3. [ex 2°] Giovanna, investita di Ciminna e di Sperlinga nel 1453 ma rinuncia nel 1479 a favore dei parenti

       Ventimiglia.

       = 1453 Guglielmo Raimondo IV Moncada 1° Conte di Caltanissetta (vedi/see)

 

 

 

 

INDICE DELLE FAMIGLIE NOBILI DEL MEDITERRANEO