RUFOLO

 

Patrizi di Ravello

 

 

 

Antichissima e celebre famiglia patrizia ravellese che secondo la tradizione  discenderebbe dai Rufo, una gens romana, attraverso Publio Rutilio Rufo, tribuno della plebe e poi console romano (105 a.C.) oppure tramite il decurione Quinto Fabrizio Rufo, di cui effettivamente esiste un sarcofago con epigrafe nel Duomo di Amalfi.

Edificarono la splendida Villa Rufolo.

La famiglia è attestata in Ravello fin dal X-XI sec, dove eresse un famoso e magnifico palazzo di famiglia (XI sec.) dove fu poi ospitato anche Papa Adriano IV (1156); fondarono inoltre, con altre famiglie ravellesi, la Chiesa di san Giovanni del Toro (1018); la casata si divise nei secoli in tre rami, i Rufolo dei Gigli, i Rufolo delle Stelle ed i Rufolo Vari o Vaj (da cui discesero i Grisone, (vedi); durante l'impresa di Carlo d’Angiò sostennero con forti somme l'ascesa degli angioini e furono poi gabellieri delle Puglie, dove si arricchirono enormemente per il vasto commercio che intrapresero; insieme ai Della Marra divennero arbitri delle dogane di Barletta e Trani, accumulando ingenti ricchezze, specialmente tramite il commercio, soprattutto il frumento, anche per contro della Corona.

Il 1° novembre 1419 ebbero dalla regina Giovanna II l'esonero parziale dalle tasse in Ravello in quanto patrizi, con altre famiglie locali; entrarono poi anche nel patriziato napoletano e vennero ascritti al seggiodi Nido; dopo lo scioglimento dei sedili nobili (1800) furono ascritti nel Libro d'Oro di Ravello.

Fra i personaggi celebri di questa famiglia si contano: Giovanni (XII-XIII sec.), Vescovo di Ravello (1157-1210); Nicolò (XIII sec.), marito di Sighelgaita della Marra, per devozione alla Madonna innalzò il pulpito del Duomo di Ravello (1262); Nicola e Orsone (XIII sec.), mutuarono ingenti somme di danaro a Carlo I d'Angiò; Matteo (XIII sec.), figlio del precedente Nicola, con altri nobili ravellesi diede in mutuo mille oncie d'oro a re Carlo I d'Angiò, ricevendo in cambio la corona (1275) come pegno; fu poi consigliere di CarloI, secreto e portulano in Puglia; Giacomo (XIII sec.), secreto di Puglia; Francesco (XIII sec.), Vescovo di Nola (1270); Giovanni (XIII-XIV sec.), Vescovo di Vico Equense (1298); Pellegrino (XIV-XV sec.), Vescovo di Ravello (1400); Nicola, insigne giureconsulto; Carlo (+ 4-8-1306), nativo di Napoli, illustre giureconsulto, sepolto in San Domenico Maggiore, dove esiste una lapide in sua memoria; Landolfo, personaggio avido, ricordato dal Boccaccio (Decamerone, t. V nov. 4).

ARMA: bandato di rosso e d'argento, al capo di rosso con tre gigli d'oro, allineati in fascia.

 

Nicolò I Rufolo detto Duca di Sora.

 

 

A1. Matteo Rufolo patrizio di Ravello

 

 

B1. Tommaso Rufolo patrizio di Ravello

 

C1. Jacopo Rufolo Segreto di Puglia dopo il cugino Matteo Rufolo

 

B2. Ursone I Rufolo patrizio di Ravello; collocazione incerta: mutuò ingenti somme di danaro a Carlo I d'Angiò

 

C2. Alessandro Rufolo

= Sigelgaita Papice testa nel 1240 + dopo il 1240.

 

B3. Nicolò II Rufolo patrizio di Ravello; Nel 1260 erige l'altare maggiore della cattedrale di Ravello; mutuò ingenti somme di danaro a Carlo I d'Angiò + 23 Maggio 1286; Nel 1238 vende un podere sito a Capodichino a Gualtiero Caracciolo

= Sigelgaita forse figlia di Giovanni della Marra di Ravello

 

C1. Mauro Rufolo patrizio di Ravello

C2. Giacomo Rufolo patrizio di Ravello; Testimone di Principato; Abruzzo e Terra di Puglia nel 1274-75 + between 1290 and 1296.

 

D1. Andrea Rufolo patrizio di Ravello

D2. Sigilgaita Rufolo patrizia di Ravello = Giovanni Saraceno Signore di Tortora 1281.

= Giovanni Saraceno Signore di Tortora figlio di Matteo Saraceno Signore di Tortora 

 

C3. Matteo Rufolo patrizio di Ravello; possiede beni a Giovinazzo: Carlo I lo fa Segreto di Puglia poi di Sicilia dove succede a cognato Risone della Marra + 1291; Con altri nobili ravellesi diede in mutuo mille oncie d'oro a re Carlo I d'Angiò, ricevendo in cambio la corona (1275) come pegno; fu poi consigliere di CarloI, secreto e portulano in Puglia

= Anna della Marra sorella di Gozzolino e di Risone della Marra figlia di Angelo I detto “il Vecchio” della Marra (XIII sec.) (Vicerè del regno per Federico II di Svevia) , * ca. 1250.

 

D1. Chura Rufolo patrizia di Ravello

= Ruggero della Marra (vedi/see)

D2. Simone Rufolo patrizio di Ravello

D3. Bartolomeo Rufolo patrizio di Ravello = Siffridina del Tufo 1278.

= Siffridina del Tufo figlia di Berardo del Tufo Giustiziere di Principato, Inquisitore in Principato, Terra di Lavoro e Molise dal 1283, Vicerè dell’Abruzzo nel 1306 ( - aft 1307) e di Isabella d’Abenavolo ( - 1305)

 

E1. Simone Rufolo patrizio di Ravello

 

F1. Sergio Rufolo patrizio di Ravello

F2. Matteo Rufolo patrizio di Ravello

F3. Angelo Rufolo patrizio di Ravello

 

D4. Francesco Rufolo patrizio di Ravello + prima del 1279.

 

E1. Tomasella Rufolo patrizia di Ravello

 

D5. Lorenzo Rufolo patrizio di Ravello; succede come Segreto di Sicilia al padre e lo è anche di Puglia; poi cade in disgrazia di Re carlo che lo fa morire in Castel dell'Ovo insieme al padre Matteo * prima del 1269; + 1283; Governatore del Castello di Sarno nel 1269

= Maria N

 

E1. Ursone Rufolo patrizio di Ravello

 

F1. Nicola Rufolo (patrizio di Ravello), testimone ad un atto il 18 novembre 1297 + dopo il 18 Ottobre 1297.

 

G1. Tommaso Rufolo patrizio di Ravello; citato in un atto il primo marzo 1339

= Mendina d'Afflitto figlia di Pietro d'Afflitto 

 

E2. Giovanni Rufolo patrizio di Ravello; Arcifiacono della Cattedrale di Ravello il 2 marzo 1286 + dopo il 2 Marzo 1286.

E3. Matteo "sequestra" Rufolo (patrizio di Ravello; il 5 maggio 1287 la Cattedrale di Ravello per suoi crediti verso la stessa) + dopo il 5 Maggio 1287.

E4. Nicolò III detto Nicoletta Rufolo patrizio di Ravello + prima del 28 Maggio 1298.

 

F1. Lorenzo II Rufolo patrizio di Ravello; vive a Barletta; associato con Nicola Frezza di Amalfi

F2. Sigelgaita Rufolo patrizia di Ravello + prima del 1332;

= Pietro detto Petrillo Brancaccio, (vedi/see) Patrizio Napoletano; Regio Giustiziere tra il 1319 e il 1332, figlio di Filippo e di Berardina Vulcano (+ post 1332)

 

B4. Ursone II Rufolo patrizio di Ravello; Segreto di Terra di Lavoro + prima del 1298.

 

 

 

 

Fonti:


- Widemann, François,Les Rufolo. Les voies de l'anoblissement d'une famille de Marzoands en Italie méridionale, in La noblesse dans les territoires angevins à la fin du Moyen Âge : actes du Colloque international organisé par l'Université d'Angers : Angers-Saumur, 3-6 juin 1998.

- Ferrante della Marra, Discorsi delle famiglie estinte, forestiere, o non comprese ne' Seggi di Napoli, imparentate con la Casa della Marra, Napoli, 1641

 

 


 

 

 

 

 

 

INDICE DELLE FAMIGLIE NOBILI DEL MEDITERRANEO

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Comitato Scientifico Scientifico Editoriale del
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Libro d'Oro della Nobiltà Mediterranea
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(Presidente: il XIII duca di San Donato, dott. don Marco, Marzoese Lupis Macedonio Palermo dei principi di Santa Margherita)

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