PIPINO

 

 

 

Giovanni Pipino (+ 30-8-1316, sepolto nel monastero di San Pietro a Maiella), notaio in Barletta; armato cavaliere nel 1289, Consigliere Regio e Maestro Razionale della Gran Corte nel 1291, ambasciatore in Francia nel 1292, Capitano Generale del Regno di Sicilia contro i saraceni nel 1293, ebbe concessione di 100 onze d'entrata nel 1300, Conte di Lucera, Potenza, Troia e Vico, Signore di Cerignola, Rodi, Vignola, Castelgrande, Accetturo, Ragio, Viggiano, Roccagloriosa, Suplezzano, Senarica, Pretruro, Castromaldo, Maldo, 1/3 di Solito, Balbano, 1/2 di San Lorenzo in Strada, Trivento, Albito, Campoli e San Donato d'Abruzzo; Patrizio Napoletano aggregato al Seggio di Porto. Sposa Sibilla, forse figlia di Guglielmo di Bisceglie (+ post 1310).

 

A1. Niccolò o Nicola (+ 1332), 1° Conte d’Altamura e Vico dal 1296, 1° Conte di Minervino investito nel 1319, Patrizio

       Napoletano; Regio Ciambellano nel 1318 e Cavallerizzo del Re Roberto I di Sicilia.

       = 28-11-1296 Giovanna di Bari, figlia di Giovanni Signore d’Altamura e di Vico di Sorrento e di Mattaleona dell’Aquila

          dei Conti di Fondi (vedi/see), che divenne erede dei feudi paterni alla morte della sorella maggiore.

 

       B1. Giovanni II (+ giustiziato in Altamura 1357), Conte Palatino d'Altamura, Conte di Minervino e Patrizio Napoletano;

              Regio Ciambellano e Consigliere del Re di Napoli nel 1333 e 1334, ribelle 1338/1340 e imprigionato 1341/1344;

              subì la confisca dei beni per la prima ribellione ma poi venne graziato nel 1345, di nuovo ribelle fu impiccato; portava

              il titolo Patrizio e Liberatore di Roma e dei Principi Romani dal 1347 dopo aver fatto una campagna militare nel

              Lazio, si faceva chiamare “Principe di Bari” per aver occupato tale città nella guerra tra napoletani e ungheresi

              (1350).

       B2. Pietro (+ assassinato poco dopo il fratello Giovanni 1357), Conte di Vico e Lucera, Signore di Sansevero, Andria

              e Torre Maggiore, Patrizio Napoletano; Capitano Generale e Giustiziere  della Calabria nel 1337, Capitano

              Generale e Giustiziere di Terra d'Otranto nel 1352; confiscato di Lucera nel 1352; ribelle con i fratelli 1338/1340,

              imprigionato 1341/1344.

              = Margherita da Ceccano, figlia di Riccardo Signore di Coprano e di Francesca Gaetani (+ testamento: 17-6-

                 1384) (vedi/see), ebbe una rendita di 100 once dalla Regina Giovanna I di Sicilia, ma nel 1381 subì la confisca dei beni

                 per ribellione.

 

              C1. Giacomo (+ giovane), Patrizio Napoletano.

 

       B3. Luigi (+ 1361), Conte di Potenza e di Troia, Patrizio Napoletano; ribelle 1338/1340, imprigionato 1341/1344 e

              successivamente confiscato dei beni.

       B4. Matteo (+ post 1334/ante 1345), Signore di Rapone, Casalgrande, Gualdo e Pascarola, Patrizio Napoletano.

       B5. Agnese

              = Nicola d'Evoli Conte di Trivento

       B6. Vannella

              = ……. Conte di Asperch, un ungherese capitano di milizia

       B7. Sibilla (+ testamento: 6-1336, morta 1336/1337)

             = 1326/1327 Tommaso Sanseverino 5° Conte di Marsico (vedi/see)             

 

A2. Angiola, ebbe in dote Accetturo e Radia con 300 onze d'oro.

       = 1294 Niccolò della Marra (vedi/see)

A3. Margherita

       = 1294 Gasso de Galard de Denisy (Dionisiaco, Denissiaco) Conte di Terlizzi (+ 1343).

A4. Maria (+ 1319)

     = ante 10-6-1311 Adinolfo V d’Aquino Signore d’Albeto (vedi/see)

 

 

 

 

 

INDICE DELLE FAMIGLIE NOBILI DEL MEDITERRANEO