PINTO Y MENDOZA
Fernando Pinto, era forse un portoghese. Sposa N.N.
Francisco Pinto, sposa N.N.
Manuel Pinto, sposa N.N.
Alfonso Pinto, sposa Maria de Naves
A1. Manuel
= Paula Carvalho
A2. Luis Freitas (* in Spagna 1592 + Napoli 19-9-1672, sepolto ivi nella Chiesa del Santo Spirito), ricco commerciante
castigliano, di probabile origine portoghese, che giunse a Napoli all’inizio del XVII secolo. Secondo alcune voci
dell’epoca, accolte anche in cronache coeve e da storici posteriori, i Pinto erano considerati di origine ebraica e lo stesso
Luis Freitas come un Cavaliere dell’Ordine d’Aviz. Tali pretese però sono quanto meno dubbie per via di alcune
considerazioni di carattere storico-araldico: 1) non esiste traccia negli elenchi dei cavalieri, tutti conservati, dell’Ordine di
Calatrava (dove anche lo si credeva affiliato, notizia riferita con alcuni particolari sospetti e poco credibili dal Montecco,
1693) o di quello di Aviz di un qualsiasi Luis Freitas Pinto; 2) tali ordini vietavano l’appartenenza a persone di famiglia
cristiana ma di origine ebraica (i cosidetti “marranos”); 3) è quasi certo che Luis Freitas Pinto fosse borghese, per cui è
difficile che venisse accolto in un ordine nobiliare; 4) l’origine ebraica è infondata anche perché è storicamente accertato
che il Pinto giunse a Napoli già molto ricco e in condizioni economico-sociali floride. Se fosse stato un neo-convertito
avrebbe avuto certamente confiscati i beni dall’Inquisizione dopo l’espulsione dei marranos e degli ebrei dal suolo
spagnolo, e difficilmente si sarebbe stabilito in una dipendenza del regno di Spagna quale era il Regno di Napoli. I
“marranos” sfuggiti alle confische, alla prigione e alle esecuzioni capitali emigrarono di preferenza nei Paesi Bassi o nel
Vicino Oriente. Questa condizione di difficoltà oggettiva mal si accorda con la figura del ricco mercante di granaglie
venuto dalla Castiglia in cerca di gloria sociale. La diceria dispregiativa che dipingeva i Pinto come ebrei convertiti
probabilmente nasceva da invidia di natura sociale delle gerarchie castigliane (ma forse anche della nobiltà locale che mal
tollerava i nuovi venuti) detentrici del potere a Napoli. E’ noto che i castigliani si trovarono in gravi difficoltà economiche
dopo l’annessione del Regno di Portogallo alla corona spagnola, a causa della competizione aggressiva che i dinamici
mercanti portoghesi facevano nelle colonie americane. Nacque così, proprio all’inizio del XVII secolo, il detto secondo
cui i portoghesi essendo abili trafficanti erano, di conseguenza, tutti “ebrei” o “marranos”. E’ interessante notare che non risulta
traccia di Pinto portoghesi (o castigliani) di origine ebraica riconducibili alla presente dinastia che subirono persecuzione dall’Inquisizione.
Luis Freitas lasciò un ricchissimo patrimonio, tra i più ingenti di Napoli. I discendenti portavano il cognome Pinto y Mendoza.
= Napoli 6-6-1636 Caterina, figlia ed erede di Gonsalvo de Mendoza e di Isabel de Rivera (+ 27-9-1645).
B1. Isabella Pinto y Mendoza (* 25-7-1638 + ?), monaca “suor Maria Gabriella” nel monastero di San Pietro dal 1654.
B2. Don Emanuele Pinto y Mendoza (* 28-12-1639 + 9-1-1690), Scrivano di Ratione della Regia Gran Corte e Consigliere di Stato
del Regno di Napoli; compra il feudo d’Ischitella con Peschici da Bernardino Turbolo il 17-10-1671 per la somma
di 87.747 ducati (prende possesso del feudo il 19-11-1674); 1° Principe d’Ischitella e Barone di Peschici dal 6-4-
1681.
= 1662 Geronima, figlia di Fabrizio Capece Bozzuto, Patrizio Napoletano, e di Teresa Griffo (+ 16-3-1678).
C1. Donna Teresa (* 23-12-1663 + 5-9-1755)
= 14-6-1688 Don Carlo Giuseppe Caracciolo 1° Principe di Atena e 8° Marchese di Brienza (vedi/see)
C2. Caterina (* 27-3-1665 + ?)
C3. Emanuele (* 22-9-1666 + infante).
C4. Don Luigi Emanuele (* 24-10-1667 + Ischitella 22-5-1704, sepolto ivi nella chiesa del convento di San
Francesco), 2° Principe d’Ischitella e Barone di Peschici dal 1690.
= Napoli 19-7-1695 Anna Rosa Caracciolo, figlia di Vincenzo Barone di Sirignano, Patrizio Napoletano, e di
Donna Beatrice Castromediano di Limburg dei Duchi di Morciano (* Napoli 10-6-1680 + 19-3-1698) (vedi/see)
D1. Don Emanuele (* 22-8-1696 + poco dopo).
D2. Principe (sul cognome, dal 1728) Don Francesco Emanuele (* 24-8-1697 + Napoli 22-10-1767),
3° Principe d’Ischitella e Barone di Peschici dal 1704, comprò il feudo di Quadrelle dalla famiglia Braccio
(ivi fece abbellire e ingrandire la celebre villa); appassionato collezionista di preziosi presepi, raccolse una
ingente collezione divenuta famosa alla sua epoca, custodita nel palazzo dei Pinto a Chiaia (Napoli), meta
di visite di personaggi illustri. A causa di tale passione e del tenore di vita elevato che conduceva dilapidò
gravemente il patrimonio di famiglia lasciando forti debiti. Tanto che il figlio fu costretto ad alienare le
collezioni paterne e un feudo.
a) = 1718 Giulia Caracciolo, figlia di Don Carlo Giuseppe 1° Principe di Atene e di Donna Teresa Pinto y
Mendoza dei Principi d’Ischitella (* 14-6-1698 + 8-6-1732) (vedi/see)
b) = 5-1-1738 Donna Zenobia Miroballo dei Principi di Castellaneta
E1. (ex 1°) Don Luigi Emanuele (* 23-8-1719 + 3-3-1722).
E2. (ex 1°) Donna Giuseppa Rosa (* 11-11-1720 + ?), monaca nel monastero di Santa Maria Donna
Albina a Napoli.
E3. (ex 1°) Donna Teresa (* 2-3-1722 + ?), monaca nel monastero del Divino Amore a Napoli dal 1739.
E4. (ex 1°) Donna Geronima (* 8-2-1723 + 28-7-1762)
= 9-9-1754 Nicola Miroballo Marchese di Bruscigliano, Patrizio Napoletano
E5. (ex 1°) Don Giuseppe (* 30-12-1723 + 19-4-1745).
E6. (ex 1°) Donna Stefania (* 30-12-1723 + 30-4-1784), monaca nel monastero di Regina Coeli di
Napoli dal 1740.
E7. (ex 1°) Donna Isabella Maria Antonia (* 14-6-1727 + 17-7-1736).
E8. (ex 1°) Principe Don Pasquale (* 1-7-1728 + 8-2-1824), 4° Principe d’Ischitella e Barone di
Peschici (questo titolo scompare con l’eversione dei feudi, 1806) dal 1767, vende il feudo di Quadrelle
nel 1773 alla famiglia Pagano, Patrizio Napoletano aggregato al Seggio di Porto l’8-5-1793; Scrivano
di Ratione della Regia Gran Corte nel 1798.
a) = Roma 21-2-1754 Principessa Donna Maria Vittoria Rospigliosi, figlia del Principe Don Clemente
2° Duca di Zagarolo e di Donna Giustina Borromeo dei Conti di Arona (* 1729 + Napoli 18-9-
1757) (vedi/see)
b) = 5-2-1777 Donna Antonia Maria Loffredo, figlia di Don Carlo 2° Principe di Migliano, 10°
Marchese di Trevico, e di Donna Marianna Albani dei Principi di Soriano (* Napoli 9-10-1753
+ 25-1-1838) (vedi/see)
F1. (ex 1°) Donna Maria Giulia (* 19-2-1755 + ?).
F2. (ex 1°) Don Francesco Emanuele (* 26-2-1756 + 13-9-1776).
F3. (ex 1°) Donna Maria Giustina (* Napoli 6-3-1757 + Neuilly-sur-Seine 23-9-1842)
= 3-5-1780 Don Fabrizio Ruffo 2° Principe di Castelcicala (vedi/see)
F4. (ex 2°) Donna Anna Francesca (* 12-10-1780 + 28-12-1824).
F5. (ex 2°) Donna Maria Giulia (* 14-12-1785 + 21-10-1837)
= 25-9-1805 Barone Don Carlo Ungaro di Montejase Duca di Vallero
F6. (ex 2°) Donna Maria Giuseppa (* 17-3-1787 + 28-6-1840)
= 22-4-1823 Giuseppe de Martino Barone di Montegiordano
F7. (ex 2°) Principe Don Francesco Emanuele (* Napoli 8-7-1788 + Capodimonte 1-4-1875), 5°
Principe d’Ischitella dal 1824, 7° Principe di Migliano, 15° Marchese di Trevico e Marchese di
Sant’Agata con Privilegio dato a Ischia il 14-7-1855 (per successione dei Caracciolo), Patrizio
Napoletano; Ciambellano dei Re Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat, Tenente dei Veliti della
Real Guardia nel 1808, Capitano dei medesimi dal 1809, Capitano degli ussari della Regia Guardia
nel 1810, Aiutante di campo di Murat durante la campagna di Russia nel 1812, colonnello
comandante in seconda del reggimento dei cavalleggeri della Regia Guardia nel 1812, Croce di
Ufficiale della Legion d’Onore dal 1813, Gran Cordone dell’Ordine delle Due Sicilie nel 1813,
Maresciallo di campo del Murat nel 1815, Maresciallo di campo onorario dal 1840, Ministro della
guerra e della marina delle Due Sicilie 16-5-1848/9-1855, Gran Croce dell’Ordine di San Giorgio
della Riunione dal 1843, Pari del Regno delle Due Sicilie e Commendatore dell’Ordine di San
Gennaro dal 1848, Gran Croce dell’Ordine di Leopoldo dal 1849, Gran Croce dell’Ordine di
San Ludovico, Gran Croce dell’Ordine dei Carlos III, Gran Cordone dell’Ordine di Pio IX, Gran
Cordone della Legion d’Onore dal 1850, Tenente Generale dal 1855, Gran Cordone dell’Ordine
di San Alessandro Nevsky, Medaglia di Sant’Elena dal 1858, Comandante della Guardia
Nazionale dal 12-6-1860. Alla caduta del Regno delle Due Sicilie andò in esilio a Parigi.
a) = 30-9-1805 Donna Teresa Serra, figlia di Don Giovanni Battista, Patrizio Genovese, e di
Donna Maria Antonia Oliva Grimaldi 7° Principessa di Gerace (+ 28-1-1849) (vedi/see)
b) = 28-6-1849 Margherita, figlia di Guglielmo Dotto Dauli e di Rosalia Gulà (+ 6-2-1858), già
vedova di Don Nicola Brancaccio 2° Principe di Ruffano.
G1. (ex 1°) Principessa Donna Maria Antonia (* 29-7-1806 + 29-12-1894), 6° Principessa
d’Ischitella, 8° Principessa di Migliano, 16° Marchesa di Trevico e Marchesa di Sant’Agata
dal 1875.
= 9-9-1829 Don Giovanni Cesare del Tufo 4° Duca di San Demetrio (vedi/see)
F8. (ex 2°) Donna Maria Teresa (* 9-8-1789 + 14-3-1821)
= 10-3-1818 Don Giuseppe de Mari dei Principi d’Acquaviva, Patrizio Napoletano (vedi/see)
F9. (ex 2°) Donna Maria Rosa (* 29-10 e + 22-12-1793).
E9. (ex 1°) Donna Giovanna (* 24-8-1729 + ?), monaca “suor Maria Tommasa” nel monastero del
Divino Amore a Napoli dal 1746.
E10. (ex 1°) Don Giulio Filippo (* 26-5-1732 + 15-10-1821), Patrizio Napoletano dal 1793, Cavaliere
dell’Ordine di Malta dal 1758.
C5. Alonso (* 27-1-1670 + 174…).
C6. Donna Isabella (* 17-10-1671 + ?), monaca “suor Maria Tommasa” nel monastero di San Sebastiano dal
1689.
C7. Don Nicola (* 8-4-1674 + 29-7-1704).
C8. Caterina (* 29-4-1676 + ?).
C9. Domenico (* 9-6-1677 + ?).
C10. Don Fabrizio Fortunato (* 1678 + 9-1-1718).
B3. Emanuele Gonsalvo Pinto y Mendoza(* 19-8-1641 +?).
B4. Alonso Pinto y Mendoza(* 29-4-1644 + 30-9-1663).
B5. Gaspare Pinto y Mendoza(* 26-9-1645 + ?), Tesoriere Generale del Regno di Napoli.
= 3-7-1667 Anna Maria Lagni dei Marchesi di Romagnano, erede di Romagnano e del feudo di Montacuto
C1. Antonio, Marchese di Romagnano per successione materna.
C2. Don Luigi (* 28-4-1671 + 2-7-1714), Marchese di Romagnano, poi 1° Principe di Montacuto dal 1-12-
1703.
C3. Donna Caterina (* 24-7-1672 + ?)
a) = 1692 Don Antonio Montalto 4° Duca di Fragnito e Patrizio Napoletano (vedi/see)
b) = 28-7-1696 Don Mario Camillo Loffredo 3° Principe di Cardito e Patrizio Napoletano (vedi/see)
C4. Don Gregorio (* 17-12-1673 + 24-3-1746), 2° Principe di Montacuto e Marchese di Romagnano dal 1714.
= Marchesa Cristina Malaspina di Fosdinovo, figlia di Carlo Agostino Marchese di Fosdinovo e Gragnola e di
Anna Caterina Santinelli dei Marchesi di San Sebastiano (* Fosdinovo 5-5-1696 + 26-11-1770) (vedi/see)
D1. Don Luigi (* 171…. + 172…..)
D2. Donna Maria Anna (* 29-9-1716 + ?), monaca nel monastero di Santa Maria Donna Romita a Napoli
dal 1738.
D3. Donna Barbara Caterina (* 26-11-1717 + 26-8-1749), 3° Principessa di Montacuto e Marchesa di
Romagnano dal 1746.
= Napoli 17-2-1738 Don Troiano Spinelli 9° Duca di Laurino (vedi/see)
D4. Don Gaspare (* 4-6-1719 + 11-1-1723)
D5. Donna Maria Teresa (* 8-4-1720 + 22-1-1723).
A3. Diego
A4. Gaspar
A5. Eduardo/Duarte
A6. Francisco
A7. Juan
A8. (matrimonio menzionato dal Serra, non abbiamo trovato riscontri) Una figlia
= don Martin Mascarenhas Marchese di Santa Cruz