Linee antiche
Ramo cadetto di fam. normanna, passata in Sicilia nel XII° secolo, res. Palermo. Nel dicembre del 1120 Ugo ed Urso de Mohac si trovano sottoscritti in un diploma del Conte Goffredo di Ragusa. Si tratta dei primi esponenti della famiglia di cui si ha notizia in documenti ufficiali (Sortino Trono, Nobiliario di Ragusa; della famiglia parlano il Palizzolo Gravina, il Mango di Casalgerardo, il Villabianca, il De Spuches Sammartino, lo Spreti etc.). Capostipite accertato della famiglia è Gualtiero I de Mohac, probabilmente figlio di Ugo, del quale intorno al 1130 è registrata la presenza in Sicilia. Da Gualtiero nacquero Gualtiero II, Ansaldo, Aquino, Rainaldo e Goffredo. Aquino fu nel 1161 a capo di un esercito e venne inviato nel 1164 dal Re Guglielmo I° alla Terra di lavoro per combattere contro Andrea di Rupecanina. Rainaldo fu conte di Ariano. Goffredo fu alto magistrato del Regno normanno dal 1172 al 1183. Gualtiero II°, dopo essere stato nel 1171 comandante della guardia privata del Sovrano, nel 1177 divenne Ammiraglio della flotta reale e partecipò quale testimone sottoscritto nei capitoli matrimoniali, alle nozze del Re Guglielmo il buono con la Regina Giovanna d'Inghilterra nel 1177. La famiglia si è estinta nel ramo principale. La genealogia diretta porta agli attuali rappresentanti di ramo cadetto per il tramite di Ugo, Gualtiero I, Gualtiero II, Arnaldo barone di Sortino, Perrello (Pietro) barone di Sortino ed investito del titolo di barone di Bussello nel 1296, Giacomo, barone di Consorto, di Bugidiano e di Ganzaria, Raineri (che si investì nel 1415 dei feudi di Friddani e Consorto e fu capitano di giustizia a Caltagirone negli anni 1403-1404), Giacomo (che chiese ed ottenne dal Vicerè a 9 luglio 1453 conferma e nuova investitura, con successione "more francorum" e con obbligo del servizio militare, della baronia di Bugidiano), Raineri (che si investì il 14 febbraio 1466 del feudo di Bugidiano), Giacomo (che si investì del suddetto feudo il 27 maggio 1519), Francesco (che a Caltagirone è segnato quale patrizio nel 1560-61 e nel 1564-65). Il predetto Francesco è pure inscritto nella mastra nobile della città di Caltagirone insieme al figlio Antonio. Nel XVI secolo la famiglia, ormai priva di feudi, passò a Monreale e nel XIX sec. a Palermo. Dal predetto Antonio (n. 1543) di Francesco, che nel 1568 è priore della nobile Compagnia dei Bianchi di Monreale, nacque Francesco (n. 1578), da questi Geronimo (n. 1619), dal quale Vincenzo (n. 1656), onde Marco Nicolò (n. 1683), da cui Vincenzo Giuseppe (n. 1727), qd Nicolò (n. 1776), dal quale Marco (n. 1807), da cui Salvatore (n. 1863), qd. Marco (n. 1888), dal quale Ugo (n. 1928). Il "Magnificus Don Hyeronimus Modica", pronipote del predetto Antonio, è nel 1750 "Conestabile" della città. Il Dottor Don Giuseppe Modica è nel 1774 relatore mandatario della Mensa Arcivescovile di Monreale per la stima di beni ed è segnato tra i benestanti secolari della città. Don Nicolò Modica (n. 1776), figlio di don Giuseppe, qualificato "nobile" in atti pubblici fu giudice criminale, proconsole, notaio e giurato di Monreale; don Giuseppe Modica (n. 1802), medico, fu decurione così come don Pietro Modica (n. 1775) e don Ludovico Modica (n. 1794). La famiglia, con don Benedetto e con don Pietro, si ritrova, ancora ai primi dell'800, nella nobile Compagnia dei Bianchi di Monreale. Essa acquisisce anche la concessione sulle acque di Villagrazia e don Giuseppe Modica è collettore del dazio sulla neve. Don Marco (n. 1807) nel 1838 è Avvocato patrocinatore presso la Gran Corte civile di Palermo. La famiglia ebbe, tra gli altri, i titoli di barone anche sui feudi di Castelluzzo, Reddini, Rayalmandari, San Giacomo di Belmineo, Monaco e Buscialca. Per vendita o per successione femminile la totalità dei titoli baronali é passata ad altre famiglie tra le quali si ricordano i Capobianco, i Lanza, i Velasco, i Contarino, i San Martino, i Gravina e i Bonanno. Nel XIX secolo ha contratto parentele anche con le nobili famiglie Landolfi, de Monaco, Mirto Seggio, Di Bella, Termini. La famiglia è stata riconosciuta nobile dai due rami (francese e spagnolo) del S. M. Ordine Costantiniano di San Giorgio.
Arma: partito: nel I° d'azzurro alla campagna mareggiata con onde d'argento sormontata da una stella d'oro; alias: di azzurro, al capo d'oro, caricato da un elmo di verde, con svolazzi dello stesso; alias: un campo diviso, di sotto ondiato con piume d'argento e con certe fiamme sopra l'elmo (Modica de Mohac). Nel II° d’azzurro di tre fasce d’oro, la prima caricata di sei stelle del medesimo, sormontata da un lambello di cinque pendenti sempre d’oro (Landolfi). Lo stemma è stato riconosciuto con certificazione dei Cronisti Re d'Arma del Regno di Spagna e di Castilla e Leon.
Ugo de Mohac vivente nel 1120
A1. Gualtiero I
vivente 1130
B1. Rainaldo 1194-5 conte di Ariano, Gran Giustiziere e Gran Conestabile del regno
C1. Aquino
C2. Ansaldo
C3. Goffredo 1172 secretarius, stratigoto di Siracusa, Giustiziere di Val di Noto, 1180 Magistrato di Palazzo
C4. Gualtiero II 1171 Conestabile, 1177 Ammiraglio del Regno, Governatore della Camera Reginale
D1. Arnaldo 1198 barone di Sortino
E1. Anselmo 1285 Governatore di Siracusa
E2. Guidone 1285 barone di Rohamildar e Reddini
E3. Pietro I =Rosanna de Sumana
F1. Pietro II 1295, milite, barone di Sortino, Bussello e Rilmadali
G1. Margherita
=Corrado Lancia
H1. Pietro V Lancia de Mohac
G2. Pietro III
H1. Rosanna
G3. Anselmo
H1. Pietro V
I1. Cesarea figlia naturale
=Luigi Contarini
F2. Federico barone di Riesi e Chipulla
F3. Francesco
F4. Rosana
=Andrea Rubeo
G1. Riccardello Rubeo
F5. Giacomo I barone di Consorto, Ganzaria e Bugidiano
G1. Raineri 1415 barone di Consorto e Friddani 1403-1404 Capitano di Giustizia a Caltagirone
H1. Pietro VI 1458 e 1464 barone di Friddani e Consorto
I1. Agata
=1° Lupo di San Martino
=2° Vassallo Gravina
H2. Giacomo II 1435 e 1453 Barone di Bugidiano 1440-41, 1457-58 Giurato di Caltagirone
I1. Raineri II 1466 barone di Bugidiano
J1. Giacomo III 1519 barone di Bugidiano
K1. Pietro VII
L1. Guidone 1549 Barone di Bugidiano
M1. Permuzia
=Silvio Bonanno
K2. Francesco 1560-61, 1564-65 Giurato di Caltagirone; 1569 Iscritto alle Mastre nobili di Caltagirone
=Violante Geraci
L1. Pietro VIII (* 10-11-1532)
M1. Virginia
L2. Antonio (* 20-1-1543)
=Violante Balsano 1576
M1. Pietro IX
M2. Giovanna
M3. Filippo
M4. Francesco (* 16-12-1578)
= 20-5-1601 Caterina La Prena. Hanno 10 figli; si riporta solo il ramo di coloro i quali
hanno conseguito riconoscimenti nobiliari in epoca recente
N1. Geronimo (* 1-3-1619)
=16-4-1646 Eleonora Corsino. Hanno 8 figli; si riporta solo il ramo di coloro i quali
hanno conseguito riconoscimenti nobiliari in epoca ecente
O1. Vincenzo vedi Parte II
INDICE DELLE FAMIGLIE NOBILI DEL MEDITERRANEO
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(Presidente: il XIII duca di San Donato, dott. don Marco, marchese Lupis Macedonio Palermo dei principi di Santa Margherita) | |