Lupis (de) di Canòlo

 

Signori di Canòlo (Reggio Emilia)

 

 

 

 

1.1. Manfredino de' Lupis Capitano in Ungheria; capostipite dei Lupis di Canolo (Reggio Emilia)

Il luogo di Canolo o Canoli (terra de Canulis) è nominato fino dal 935 in una carta del Monastero di S.Prospero di Reggio, ed anche in un’altra del 963 (Cod. Dip. I,104 e 127).Era ivi la potente famiglia dei Lupi, che, secondo la cronaca di fra Salimbene, discendeva dai figli di Manfredo. Infatti all’anno 1266 narrando l’occupazione di Colorno fatta dai Guelfi dice che in quel­ la occasione restarono uccisi molti Ghibellini, fra i quali Manfredino de Canula de Regio . che il Pallavicino aveva creato Capitano, e soggiunse Hic erat ex filiis Manfredi de Mutina, et erat tanto pulcritudinis, quod Absalom filiius David vix prevalebat ei . Questa fa­miglia prese il nome dal Castello di Canolo di cui si fece padrona. In un documento del Monastero di S.Tommaso di Reggio del 1255 è nominata la Curia de Canulis, e fra i possidenti di essa filii D. Gerardi Lupi . Nel 1265 il Castello di Canolo fu occupato dai Sessi che erano Ghibellini, ma poco appresso i Guelfi lo ripresero. Il Comune di Reggio molte volte ebbe a combattere i Lupi di Canolo, e nel 1308 fu costretto ad assediare il Castello che dopo tre giorni fu costretto ad arrendersi, e tutti quelli che lo difendevano vi rimasero o morti o prigionieri ed uno dei Lupi vi fu appiccato. Nel 1311 Ni­ colò, Manfredino, Antonio e Iacopo de’ Lupi di Canolo furono imprigionati dal Comune di Reggio, e nel 1315 allorché si pubblicarono i fulminanti decreti contro i Nobili della Palude, si ordinò che tali decreti si estendessero anche ai Lupi da Canolo. Nonostante ciò essi continuarono nel possesso del Castello, poiché un documento del 1334 ci mostra che allora ne era padrone Antonio figlio del fu Iacopo Lupi. In seguito il Castello andò distrutto ed ora se ne veggono appena le tracce (Dir. Topogr. I, 129).Dopo le vicende fortunose dell’età di mezzo, Canolo divenne una semplice Villa del Distretto di Reggio, soggetta nella massima parte alla stessa Comunità di Reggio, meno una piccola frazione che era dipendente dal Comune di Correggio. In seguito fece e fa ancora parte del suddetto Comune di Correggio. Durante il primo regno d’Italia. Canolo era Comune di 3° classe.La Chiesa di Canolo la troviamo nominata la prima volta in una Pergamena del Monastero di S.Prospero dell’anno 1144, nella quale è nominato un Iohannes Clericus de Canole , e se la Bolla apocrifa di Innocenzo II a favore della Collegiata di Correggio meritasse fe­ de, almeno per questo riguardo, ne avremmo cenno fino dal 1140, perché da essa sapremmo che la Chiesa di Canolo insieme a quella di Budrio sarebbe stata fondata dai Lupi, Feudatarii del Castello di Canolo che ne divennero padroni. Il castello di Budrio viene definito come una motta "que vocatur castrum illorum de Lupis"

 

2.1. Gerardo de' Lupis al servizio di Matilde di Canossa nel 1096. Gerardo Lupi da Canolo, testimone nell'anno 1096 con Obizzo da Campagnola, in un atto contenente una vertenza tra Matilde di Canossa ed il Monastero di San Benedetto di Polirone

"La storia di Canolo poi, fino alla metà dei Trecento si identifica con quella della famiglia Lupi che fu signora di quella villa, partecipando come protagonista alle vicende dei Comune reggiano."

"Gerardo Lupi da Canolo, testimone nell'anno 1096 con Obizzo da Campagnola, in un atto contenente una vertenza tra Matilde di Canossa ed il Monastero di San Benedetto di Polirone."

"Il castello di Budrio viene definito come una motta que vocatur castrum illorum de Lupis (cioè: la motta detta il castello dei Lupi) con evidente riferimento alla proprietà che anche sul castello di Budrio, in epoca a noi sconosciuta, avrebbe avuto la famiglia dei Lupi di Canolo"

Per quanto concerne poi il castello di Canolo occorre tenere presente che la famiglia Lupi, che di esso è signora, risiede stabilmente a Canolo fin dalla prima metà dei secolo XI. Nella ricostruzione genealogica della famiglia la più antica attestazione documentaria di un sicuro appartenente ad essa risale all'anno 1096 ed è stato individuato in quel Gerardo Lupo che è al seguito di Matilde di Canossa: se tale era la posizione sociale della famiglia Lupi è agevolmente ipotizzabile che fin da allora essa avesse provveduto ad erigere un simbolo dei proprio potere."

"Nel 1265 il Comune popolare di Reggio, cacciati i ghibellini, cinge d'assedio il castello di Canolo, occupato della famiglia Lupi e dalle altre forze ghibelline, costringendo i Lupi a firmare una pace che, pur riconoscendo a questa famiglia il controllo sul castello e su Canolo, li obbliga a non promuovere azioni ostili contro la città ed il Comune di Reggio." Cfr.: Corrado Corradini, La campagna correggese nel suo sviluppo storico, in rete

 

3.1. Alberto de' Lupis (+ dopo il 1120).

 

4.1. Manfredo de' Lupis signore di Canolo; nobile di Reggio nel 1202 e 1211; nel 1197 compare come testimone per i di Canossa e il comune di Reggio (+ prima del 1216).

= Maria

 

5.1. Manfredino de' Lupis Signore di Canolo il 1216 (+ dopo il 1218). Nel 1216 vende le terre di sua proprietà e comprese tra il Rodano e Tresinaro ai Canonici della Cattedrale di Reggio Emilia

5.2. Gerardo de' Lupis citato in un documento del 18 ott. 1233 e 1238; Podestà di Siena nel 1247 (+ prima del 1255).

 

6.1. Bernilina de' Lupis di Canolo

6.2. Manfredi de' Lupis di Canolo: Podestà di Piacenza e di Firenze nel 1260 e seguenti (+ 1266).

 

7.1. Gugliemino de' Lupis di Canolo; liberato nel 1265 dalle carceri del Comune di Reggio (+ prima del 1307).

 

8.1. Manfredino de' Lupis Il primo agosto 1311 riceve da Re Carlo il feudo di Canolo (+ dopo il 1 ago 1311). Nel 1334 rinuncia ai suoi diritti su Canolo ad Antonio del fu Jacopo Lupis

 

9.1. Mingardo de' Lupis citato in un documento del 1321 (+ dopo il 1321).

 

8.2. Nicolò de' Lupis Nel 1311 prende il castello di Gesso (+ dopo il 1311).

 

6.3. Iacopino de' Lupis di Canolo; citato in un documento del 1273 (+ dopo il 1273).

 

7.2. Antonio de' Lupis signore di Canolo; nel 1311 prende il Castello di Gesso (+ prima del 1321).

 

8.3. Jacopo de' Lupis Signore di Canolo nel 1311; fa parte del collegio dei difensori del Popolo nel 1329 (+ dopo il 1329).

 

9.2. Antonio de' Lupis Il primo agosto 1311 riceve Canolo come feudo nobile e onorifico da Re Carlo di Boemia  (+ dopo il 2 giu 1332). Il 2 giugno 1332 concede una terra in feudo a un vassallo

 

8.4. Antonio de' Lupis di Canolo  (+ dopo il 1311). Compare con l'altro Antonio e Manfredino nella richiesta a Carlo, figlio del Re di Boemia, di essere reinvestiti di Canolo

8.5. Francesco de' Lupis di Canolo  (+ dopo il 1323).

8.6. Giovanni de' Lupis di Canolo  (+ dopo il 1323).

8.7. Tommasino de' Lupis di Canolo  (+ dopo il 1323).

 

6.4. Gerardino de' Lupis di Canolo; citato in documenti del 1255, 1273 e 1276 (+ dopo il 1276).

6.5. Antonio de' Lupis di Canolo; nel 1265 firma la pace con Reggio Emilia (+ 1296).

 

7.3. Gerardino de' Lupis di Canolo; chierico nel 1296(+ dopo il 1296).

7.4. Bebora o Begora de' Lupis di Canolo; ecclesiastico nel 1306 (+ dopo il 1308).

 

6.6. Giovanna de Lupis di Canolo; insieme alla sorella Elena vende la 4a parte del Territorio e Castello di Canolo a Jacopo di Antonio Lupis (+ dopo il 8 set 1323).

6.7. Elena de Lupis di Canolo; insieme alla sorella Giovanna vende la 4ª parte del Territorio e Castello di Canolo a Jacopo di Antonio Lupis (+ dopo il 8 set 1323. Insieme alla sorella Giovanna vende la 4ª parte del Territorio e Castello di Canolo a Jacopo di Antonio Lupis con Giurisdizione, Vassalli etc., l'8 settembre 1323

 


 

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