de GEMMIS

 

Le pergamene dell’Abazia di Cava de’ Tirreni portano a pensare che la casata de Gemmis abbia origine da una famiglia patrizia romana impiantata nella costiera amalfitana al tempo delle invasioni barbariche. Tra i primi documenti sulle origini della casata compare una pergamena del 1070 che cita un Giovanni quale beneficiario della donazione di una notevole estensione di terre in agro di Nocera da una congiunta di nome Gemma. Suo discendente è Mauro “qui dicitur de Gemma”. Nelle pergamene del 1145 si legge di Giovanni de Gemma, possessore di terre in Paternò al confine dei beni dell’Abazia di Cava. Della stessa Abazia fu notaio Bartolomeo de Gemma, cittadino napoletano nel 1290. Benedetto de Gemmis nell’anno 1307 fu precettore dei Casali della Capitale di Napoli e suo figlio Tommaso fu feudatario di Castel Foce (Castrum Oris) in Abruzzi Ultra nei Marsi nell’anno 1327.

Giovanni Costantino de Gemmis gli succedette in tale feudo, egli “ebbe lite” nel Sacro Real Consiglio con Grazia Milano. Scipione de Gemmis a sua volta ebbe lite con Alessandro Sennerchia e Giovanni Giacomo de Gemmis con Pietro Scorno. A Mariano de Gemmis succedette Marco Antonio. Francesco fu il padre di Diomede de Gemmis, dal quale si conosce la genealogia ininterrotta.

 

A1 Diomede de Gemmis Napoli * 1450 ca + 1506 Fu governatore della città e del Castello di Gaeta nel 1501.

= Giuliana Caiano sorella di Andrea Caiano, Governatore di Milano durante l’Impero di Carlo V.

A2 Geronimo de Gemmis fu tutore del nipote Leonardo.

B1 Leonardo de Gemmis * Napoli 1490 ca + 1558 Fu prestigioso avvocato fiscale dell’Udienza di Capitanata a Lucera nel 1543 e a Sansevero e fu Cavaliere dell’ordine di Calatrava.

= Beatrice Poderico, patrizia Napoletana.

C1 Ortensia de Gemmis

= Nobile Leonardo di Palma

C2 Antonella de Gemmis

= Ferrante Lombardo, conte di Gambatesa e marchese di Loseto.

C3 Marco de Gemmis * Napoli 1530 + Napoli 9/9/1596 Giudice della milizia a Navarra, fu decorato della familiarità Regia. Godè come suo padre Leonardo della nobiltà di Lucera.

= Lucera Camilla Mozzagrugno, patrizia Lucerina.

D1 Tommaso de Gemmis, sacerdote.

D2 Laura de Gemmis.

D3 Anna de Gemmis.

D4 Giovanni de Gemmis + Canosa 1629 Fu nobile napoletano e governatore di Canosa, sotto il dominio del principe Grimaldi di Monaco. L’8 marzo 1613 con diploma di Re Filippo III spedito da Madrid ebbe conferma della nobiltà generosa e dello stemma di famiglia. Si trasferì a Terlizzi dove la moglie portò generosa dote.

= Nobile Angela della Mura di Terlizzi.

E1 Giuseppe de Gemmis * Terlizzi 13/10/1607, morto in minore età.

E2 Francesco de Gemmis * Terlizzi 23/12/1608 + Terlizzi  10/9/1657 Fu uomo molto ricco, venne in contesa col duca di Giovinazzo per le usurpazioni delle proprietà, ricoprì la carica di cassiere dell’Università di Terlizzi nel 1642.

= Teodora Gironda dei marchesi di Canneto, figlia di Rinaldo e Cassandra Lampugnani.

F1 Giovanni Andrea de Gemmis * Terlizzi 1633 +

F2 Nicola de Gemmis * Terlizzi 3/11/1631 + Terlizzi 30/9/1690

= Nobildonna Rosata Tavano.

G1 Giovanni Antonio de Gemmis * Terlizzi 14/8/1658, morto in età minore.

G2 Angela Marta de Gemmis * Terlizzi 7/9/1660, morta in età minore

G3 Girolima Grazia de Gemmis * Terlizzi 26/8/1662

= Gaetano Pagano della Cava di Trani.

G4 Francesco Domenico de Gemmis * Terlizzi 6/7/1664 + Ruvo 14/11/1712 Fu dottore fisico

= Sofia Calderoni di nobile famiglia di Gravina in Puglia, figlia di Giuseppe Antonio, Governatore di Ruvo.

H1 Nicola de Gemmis * Terlizzi 1/11/1694 + Terlizzi 1713, chierico

H2 Giuseppe Sabino de Gemmis * Terlizzi 26/3/1696 morto in tenera età

H3 Tommaso de Gemmis * Terlizzi 23/2/1700 + Terlizzi 9/4/1761 Visse con grande prestigio, fu per molti anni amministratore di Terlizzi. A lui si devono l’erezione in Cattedrale della chiesa di Terlizzi nel 1749, la concessione all’uso della Cappa Magna al Capitolo e il nobile Pontificale. Difese la città contro le angherie dei contadini di Ruvo, cessate con la definizione dei confini dei due territori. Fece costruire la sede del Governatore, attuale Municipio della città. Costruì nel 1748 il Palazzo monumentale della famiglia de Gemmis e la cappella gentilizia dedicata a San Pasquale con il sepolcreto nella Chiesa di Santa Maria la Nova dei Minori Osservanti.

= Francesca Bruni dei baroni di Cannavalle, figlia di Gian Tommaso e di Laura Maddalena, antica famiglia patrizia romana.

I1 Ferrante de Gemmis * Terlizzi 14/6/1732 + Terlizzi 21/4/1803 Dottore in legge, fu celebre filosofo e letterato ed illustre esponente dell’illuminismo pugliese. Nel 1752 fu isituito erede universale dal prozio Ministro Ferrante Maddalena, con l’obbligo dell’aggiunta del cognome mai rispettato dai discendenti. Fu governatore della città di Terlizzi ove istituì una Accademia con l’aiuto dell’amico illuminista Antonio Genovesi. Ne scrisse la biografia Vitangelo Bisceglia, pubblicata nel “Dizionario degli uomini illustri del Regno”.

= Nobile Caterina Lioy figlia di Francesco e Donna Camilla Berarducci.

L1 Tommaso de Gemmis * Terlizzi 4/6/1759 + Terlizzi 13/11/1839 Studiò a Napoli con la guida dello zio Presidente Giuseppe ed esercitò per qualche tempo l’avvocatura. Da Re Gioacchno Murat fu nominato governatore militare di Terlizzi e nel 1809 fu Ispettore dei Dazi Indiretti presso Mola di Bari. Fu per molti anni Direttore delle Regia Saline di Barletta. Vestì l’abito di Cavaliere di Giustizia del Regio Ordine Costantiniano di San Giorgio il 18/2/1786. Fu anche Commendatore ed Inquisitore dell’Ordine.

= Cecilia Ciccopieri Cardenas figli di Don Nicolò patrizio genovese e di Donna Teresa Cardenas dei Duchi di Machedo.

M1 Caterina de Gemmis * Terlizzi 7/5/1790

= Nobile Capone

M2 Teresa de Gemmis * Terlizzi 27/9/1794

= Marchese de Viti

M3 Ferrante de Gemmis Barone di Castelfoce * Terlizzi 1/8/1796 + Terlizzi 17/11/1860 Studiò giurisprudenza a Napoli sotto la guida del prozio consigliere Giovanni. Terminati gli studi di matematica e fisica, raggiunse il grado di Referendario del S. Consiglio di Cancelleria. Nel 1824  fu nominato sotto Intendente del distretto di Matera. Fu Cavaliere di Giustizia dell’Ordine Costantiniano. Ottenne il 27/7/1856 per sé e per tutti i collaterali e discendenti primogeniti il titolo di Barone di Castelfoce, feudo posseduto dagli antenati nel 1327.

= Donna Maria Giuseppa Fieschi Ravaschieri figlia del Duca di Roccapiemonte Don Vincenzo e di Donna Lucrezia Venato Dentice dei duchi di Accadia.

N1 Tommaso de Gemmis dei baroni di Castelfoce * Terlizzi 17/11/1860 + Altamura 27/8/1846, celibe.

N2 Maria Cecilia de Gemmis dei baroni di Castelfoce

= Don Biagio Gamboa

N3 Candida de Gemmis dei baroni di Castelfoce, nubile

N4 Lucrezia de Gemmis dei baroni di Castelfoce

= Nobile Nicola Gabriele Tanzi di Blevio

N5 Teresa de Gemmis dei baroni di Castelfoce

= Marchese Vincenzo Cedronio di Roccadevandro

N6 Vincenzo de Gemmis Barone di Castelfoce * Napoli 10/10/1828  DA CUI IL RAMO DI TERLIZZI, NAPOLI E ROMA (VEDI parte 2)

M4 Michele de Gemmis dei baroni di Castelfoce * Terlizzi 16/3/1799 Da CUI IL RAMO DI SALERNO E TREVISO (VEDI)

M5 Giuseppe de Gemmis * Terlizzi 10/8/1805, sacerdote.

L2 Francesca Camilla de Gemmis * Terlizzi 25/4/1762

= Marchese de Turris di Castellamare di Stabia.

L3 Camilla de Gemmis * Terlizzi 29/1/1765, morta in tenera età.

L4 Elisabetta de Gemmis * Terlizzi 13/3/1767

= Nobile Giuseppe de Samuele Cagnazzi di Altamura.

L5 Maria de Gemmis * Terlizzi 24/3/1768

= 1788 Nobile Don Francesco Morelli di Rogliano Calabro, figlio di Vincenzo e di Anna Funaro.

L6 Cecilia de Gemmis * Terlizzi 6/2/1771

= Don Pietro Lupis, patrizio di Molfetta e nobile di Giovinazzo, Cavaliere di Malta, figlio di don Francesco Paolo Lupis, patrizio di Giovinazzo e nobile di Molfetta ("residente in Padova" nel Catasto Onciario di Molfetta del 1753) e di donna Marianna Saraceno, patrizia di Giovinazzo (figlia di don Nicolantonio Saraceno patrizio di Giovinazzo; decurione di Giovinazzo per parte dei nobili nel 1755 e nel 1756 e di donna Antonia Lupis). (vedi)

L7 Giuseppe de Gemmis * Terlizzi 1/2/1776 + Bari 15/5/1843 Fu ufficiale di Cavalleria dei R. R. Eserciti, Cavaliere di Giustizia dell’Ordine Costantiniano nel 1797. Fu nominato dal Re controllore dei Dazi indiretti e Ispettore delle R. R. Dogane a Bari. Fu Ispettore del Governo per lo sterminio dei bruchi.

Trasferì la sua residenza a Palazzo de Introna a Bari in Piazza Garibaldi.

= Nobildonna Maria de Introna, ultima di sua famiglia.

M1 Marianna de Gemmis * Bari 23/5/1815

= Vito Pappaleone Nicolai, Marchese di Canneto

M2 Nicola de Gemmis * Bari 17/8/1818 DA CUI IL RAMO DI BARI E ROMA.

M3 Giovanna de Gemmis * Bari 14/10/1822

= Cavaliere Antonio Gioia.

M4 Ferrante de Gemmis * Bari 13/11/1825, sacerdote.

M5 Gioacchino de Gemmis * Bari 13/1/1833 DA CUI IL RAMO DI BARI

I2 Giuseppe de Gemmis * Terlizzi 19/9/1734 + Napoli 11/1/1812 Si laureò in diritto ed esercitò l’avvocatura sotto la guida dell’Abate Antonio Genovesi. Il Ministro Marchese de Marco nel 1766 lo fece nominare Ufficiale Maggiore nella Segreteria dell’Ecclesiastico, carica che tenne per molti anni durante i quali scrisse numerose riflessioni. Divenne poi Presidente della Regia Camera della Sommaria con gli onori della toga.

Vi è un busto marmoreo nella chiesa di Santa Maria degli Angeli alle croci a Napoli. Ebbe due figlie morte in età minore. Ne scrisse la biografia Vitangelo Bisceglia, pubblicata nel “Dizionario degli uomini illustri del Regno”.

= Donna Candida Giordano dei duchi di Oratino.

I3 Arcangela de Gemmis * Terlizzi 19/9/1737, monaca del monastero di S. Anna.

I4 Maria Nicola de Gemmis * Terlizzi 10/8/1739, morta in minore età.

I5 Marianna de Gemmis * Terlizzi 15/9/1740, morta in minore età.

I6 Maria Giuseppa de Gemmis * Terlizzi 29/10/1745

= Don Saverio Scazzeri Berarducci di Francavilla di Lecce

I7 Gioacchino de Gemmis * Terlizzi 4/10/1746 + Terlizzi 12/12/1822.

Laureatosi in entrambi i diritti abbracciò la carriera ecclesiastica nel 1770. Nominato arcidiacono nel 1776 divenne presto Vicario Capitolare e nel 1783 fu promosso all’arcipretura “nullius diocesis” di Altamura, quindi Papa Pio VI lo nominò vescovo di Lystria. Divenne Rettore dell’Università degli Studi di Altamura, dando nuovo impulso con innovative riforme culturali.

Nell’anno terribile dell’assedio di Altamura nel 1799 rischiò la vita mischiandosi egli stesso ai combattenti per portare la sua parola di pace e si recò dal Cardinale Ruffo chiedendo il generale indulto per tutti gli emigrati e per questo passò alla storia.

Il Papa lo sospese dalla sua carica perché sospetto di idee repubblicane ma fu ristabilito da Re Gioacchino Murat. Nel 1818 fu anche Vescovo di Melfi e Rapolla. Fu decorato della croce di Cavaliere del Regno delle Due Sicilie. E’ sepolto nella cappella di famiglia a Terlizzi. 

I8 Giovanni Andrea de Gemmis * Terlizzi 26/5/1748 + Terlizzi 2/5/1834.

Laureatosi in diritto nel 1770 fu nominato giudice della portolania di Matera. Fu poi promosso Uditore a Matera e Caporuota a Lucera nel 1783. Nel 1803 fu avvocato fiscale della Gran Corte della Vicaria in Napoli. Infine fu nominato Consigliere della Suprema Corte di Giustizia.

H4 Camilla Rosa de Gemmis * Terlizzi 20/8/1702, monaca professa del monastero di S. Anna a Terlizzi.

H5 Caterina Apollonia de Gemmis * Terlizzi 9/2/1705, morta nubile.

H6 Giuseppe Antonio de Gemmis * Terlizzi 3/5/1707, morto in età minore.

G5 Caterina de Gemmis * Terlizzi 12/10/1667 morta in tenera età.

G6 Francesco Paolo de Gemmis * Terlizzi 20/5/1671 + Terlizzi 7/9/1733, sacerdote.

Fu dottore in legge, canonico del capitolo di Terlizzi, Vicario Generale di Regia nomina in Castellana, quindi a Bitonto, ed infine a Terlizzi, dove fu ampiamente stimato. E’ menzionato dall’Abate Sacco nel “Dizionario Geografico”, citando Terlizzi per aver dato i Natali a Francesco Paolo de Gemmis.

E3 Nicola de Gemmis * Terlizzi 18/3/1610, sacerdote.

E4 Giovanni Andrea de Gemmis, frate.

E5 Lucrezia de Gemmis, monaca.

E6 Grandizia de Gemmis

= Tommaso Villari di San Severino

E7 Carlo de Gemmis

C4 Mario de Gemmis. Partecipò alla battaglia di Lepanto con la compagnia di Don Fabrizio Gesualdo. Fu possessore di vaste terre a Vallecupa, in Mileto

D1 Nicola Antonio de Gemmis + Pietra di Fusi. Fu feudatario di S. Nicola de Calcidiis in Abruzzi Ultra dal 1626.

D2 Francesco de Gemmis + Pietra di Fusi 1648

E1 Pellegrino de Gemmis, dottore in legge, fu feudatario di S. Nicola de Calcidiis in Abruzzi Ultra.

F1 Maria Teresa de Gemmis

= Marchese Francesco Acquaviva d’Aragona

F2 Girolima de Gemmis

= Duca Vincenzo Coscia, fu la madre del Cardinale Coscia.

C5 Fabio de Gemmis.

B2 Nicola de Gemmis. Fu primo console della città di Lubecca una delle reggenze anseatiche dell’Impero. E’ citato nella Storia della Svezia del Puffendorf poiché nel 1520 diede la sua protezione a Gustavo Ericson, Re di Svezia, perseguitato da Enrico Banner, mantenendolo a Lubecca fin tanto che non poté tornare in Svezia.

 

 

 

 

 

INDICE DELLE FAMIGLIE NOBILI DEL MEDITERRANEO

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Comitato Scientifico Scientifico Editoriale del
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Libro d'Oro della Nobiltà Mediterranea
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(Presidente: il XIII duca di San Donato, dott. don Marco, marchese Lupis Macedonio Palermo dei principi di Santa Margherita)

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