D’ALAGNO o ALAGNA

 

( ALANEO o ALGNO,  d’ALANEO, d’ALAGNA o , d’ALAGNI o ALAGNI)

 

Stralci e appunti genealogici

 

 

 

 

. MAURO (…-… ) Vicario della Repubblica di Amalfi (1 settembre 839) nel  900

 

. PIETRO I (DE ALANEO) Vescovo di Amalfi (829-839 o 840)

 

. PIETRO  (…-…) Conte della Repubblica di  Amalfi  

 

. MARINO (…-…) Signore di Bucchianico, Conte di Bacchiano costruisce il castello di Bivona

 

. CESAREO o CESARIO (1225- Amalfi 31.8.1263) Arcidiacono di Amalfi, Auditore di Ruota e Arcivescovo di Salerno per volere di Papa Onorio III, nel Chiostro Paradiso, parte quel complesso architettonico della Cattedrale di Amalfi, c’è il sarcofago che rappresenta ad altorilievo le “nozze di Peleo e Teti” sulla superficie laterale e “Romolo e Remo allattati dalla lupa” ad uno dei capi, con l’iscrizione medioevale “Cesarius de Alaneo de Amalfia... MCCXL”, “CAESAREUS ALANEO IACET ARCHIADIACONUS ISTE IURIBUS ORNATUS CUI PRESTES COELIVA CRISTE ELECTUS FUERAT SALERNI MORTE QUIEVIT PROVIDVS ET LARGVS PER FAMAM SUAM CREVIT”;

 

. PIETRO intorno al 1268 fondatore della Cappella del Crocefisso ad Amalfi

 

. PALAMEDE (…-…) Nobile e Cavaliere sotto il Regno di Re Ladislao e di Giovanna I D’Angiò

 

. MATTEO o MAYNO (1220 -…) Signore di Sicignano, di San Giorgio e San Nicandro, sepolcro in marmo in abito d’armi nella Chiesa di Amalfi

=

1.        BALDOVINO (1250-…) Signore di Sicignano e San Gregorio, ottiene nel 1293 da Carlo I d’Angiò il castello di San Nicandro in Bari

= Margherita d’Alemagna (1265-1334/35) figlia di Guido Guidone d’Alemagna (1235-1297) cavaliere provenzale venuto con Carlo I d’Angiò, Signore di Buccino (dal 1292) e Castelnuovo Cilento (dal 1271); Viceammiraglio di Sicilia e Calabria (1280-1283); Giustiziere di Capitanata nel 1267 e nel 1278, di Terra di Lavoro e Contado di Molise nel 1272 e dal 1288 al 1291, di Terra di Bari nel 1274 e nel 1292, di Principato e Terra Beneventana nel 1279 e poi nel 1287-1288, di Calabria nel 1282 e del Principato Citra nel 1291, e di Egidia o Gilia de Gubicio o (de) Gubizzi (1230-…), figlia di Guglielmo, sposata nel 1268 ca. .

1.        GIOVANNI (1295-…)

2.        ANDREA (1296-…)

. BENEDETTO (…-…) XIII secolo

= d’Alemagna (…-…) figlia di Guidone Signore di Campomarino

 

. GIOVANNI D’ALAGNO (…-…) Signore di Sicignano

=Isabella Gesualdo (…-…)

                                1.JACOPO

2.MARIELLA

= Niccolò Battista Capece Piscicelli

 

. GIOVANNI D’ALAGNO (…-…) Signore di Vignale (nipote di Mariella)

                = Piscicella Piscicelli (…-…) riceve in dono da Re Ferdinando Di Napoli la Torre di Sant’Angelo Limosano e Civitella Vecchia

 

. GUIDO e BALDOINO Baroni di Carlo II sono da questo spediti alla conquista della Sicilia, BALDUINO nel 1308 con altri rappresentati della nobiltà napoletana assiste Re Carlo I nella città di Napoli in sua assenza; nel 1309 sotto Re Roberto è chiamato nell’armata contro i siciliani

 

 

. BALDOINO o BALDUINO (…-…) Signore di Sicignano e Sannicandro e San Gregorio e San Giorgio

= Margherita d’Altamura (…-…) figlia di Sparano III Di Bari  (…- 1291, sepolto nella chiesa di San Nicola di Bari), Giudice della Gran Corte nel 1275, Primo Giudice Maggiore delle Contee di Provenza e Forcalquier nel 1278, Logoteta e Gran Protonotario del Regno di Sicilia dal 1279, Maestro Razionale della Gran Corte dal 1283, armato Cavaliere dal Re di Sicilia a Nicotera nel 9-1284, Luogotenente del Conte d’Artois durante la reggenza iniziata nel 1284, Consigliere del Principe Carlo Martello d’Angiò durante l’ambasciata a Roma nel 1289; aveva delle pretese sul feudo di Valenzano a cui rinunciò dopo aver ottenuto l’investitura su Montirone, Migliano, Polignano e Vico di Sorrento, investito di Vico di Sorrento nel 1283 e di Altamura l’11-9-1289. I suoi discendenti furono detti “d’Altamura”, e di  (dote di 150 onze d’oro) 1268 ca. Flandina della Marra, figlia di Giozzolino Maestro Razionale della Gran Corte (vediivente 1299/1302)

1.COSTANZA (…-…) (XIV sec.), figlia di Balovino detto Baldetto

Niccolò Della Marra (…-…)  2° Signore di Stigliano nel 1327, figlio di Guglielmo (…- ante 1338); 1° Signore di Stigliano, Capitano di Barletta (con una paga di 100 once annue) e di Costanza di Sangineto, figlia di Ruggero, Signore di Sangineto, ecc. e di Jacopa della Marra Capostipite del ramo di Stigliano

 

 

. ANDREA (…-1330) Consigliere di Re Carlo I d’Angiò, Arcivescovo di Amalfi dal 1292-5 al 1330

 

. ANDREA (…-Minori 1342) Vescovo di Minori dal 1305 fino alla morte, nel 1337 Consigliere di Re Roberto col titolo di Venerabile, muore a Minori e qui fu sepolto fino al XV sec. quando fu trasportato ad Amalfi con epigrafe “DOMINUS ANDREAS DE ALANEO DE AMALFIA EPISC. MINORENSIS AN.1397”; Vescovo di Ravello dal 1294 al 1329.

 

. MATTEO (…-…) Vescovo di Castellammare e Stabia                 

                               

. PIETRO (…-…)

= 1321 Costanza Del Giudice

                1.  ANDREA vive intorno al 1354     

 

. ANDREA (…-…) Ciambellano di Re Carlo d’Angiò nel 1326 è inviato come milite a Genova                               

. ANDREA (…-…) Vescovo di Mileto intorno dal 1392 al 1402

. MARIANO (…-…) governatore di Bivona su ordine del re Carlo II nel 1304, dopo la guerra angioino–aragonese fa erigere il Castello di Bivona.

. TOMMASO (…-…) Signore di Frattamaggiore (1330) al tempo di Re Roberto D’Angiò

 

. LIGONIO (…-…) nel 1358 Castellano e Governatore di Monteleone, Cavaliere e Razionale della Gran Corte

                       =      Letizia Di Offiero (…-…)

                    1. ORVILLO o VUIILLO (…-…) nel 1381 Cavaliere Castellano e Governatore di Monteleone

 

. TUELO (…-…) vivente nel 1372

 

. LEONE (…-1335)

 

. BETRAIMO o BETRANDO o BERNALDO o BERTERAIMO (…- Amalfi 1408) Illustre giureconsulto, Auditore della Sacra Ruota, Vescovo di Famagosta e poi ad Agubio (Gubbio), nel 1401 Papa Bonifacio IX lo promuove ad Arcivescovo di Amalfi fino alla sua morte, con Epigrafe “SISTE QVI VIDES MUNDI POMPAM MODO VIATOR, CIVILIS, DOCTOR IVRIS, SACRIQUE PATATII, AVDITOR CONTRADICTARVM, CENSOR ET ALTI PONTIFICIUS, VERVS REFERENDARIVS FAMAGVSTAE PRAE SUITO, EVGVBII SIBI PRAE SVE AMALFIA TANDEM QVIEVIT HIC RECVBAT, BERTRANDVS ALANEVS AMPIO ANGVINE ET ANTIQVO GENITVS CORPVS TERRIS, IVNNIO IN MEDIO FVERAT INDICTONE I. SEPVLTUS MILLESIMO ADRIGENTESIMO, QVIBUS BIS IVNGANTVR OCTO”; Vescovo di Ravello dal 1401 al1408.

 

. ROBERTO (…-…) Signore di Grisolia dal 1345.

 

. RAIMONDO (1350-…) Camerlengo

 

. TEODOSIO (…-…) Signore di Baragliano (post 1391)

=

1. RAINALDO (…-…) Signore di Baragliano

=

1. GUALTIERO (…-…) Signore di Baragliano (fino al 1438)

 

 

. ANTONIO (…-…) teneva lance in servizio della Corte nel 1437

 

 

. NICOLA (…-1461) Patrizio di Amalfi e Napoli dove fu Cavaliere del Seggio di Nido, Maestro Ostiario e Maggiordomo Maggiore di Re Ladislao nel 1404-5 diplomatico e ambasciatore del Re Ladislao di Durazzo (ramo d’Angiò) al quale succede nel 1414 la sorella Regina Giovanna II d’Angiò Durazzo che nel 1415 lo nomina Signore di Torre Annunziata e il 4 agosto 1419 ne diventa primo feudatario ricevendo in burgensatico anche ampie terre di Casale e Silva Mala; a Torre Annunziata costruisce un maniero e la Chiesa dedicata a Santa Maria dell’Annunciata con attiguo Convento; per conto di Giovanna II regge Anagni e Cori nel 1414; nel 1428 Senatore di Roma; ambasciatori a Tunisi nel 1430; nel 1435 Nobile e Balì componente della Balia Popolare dell’interregno, è TRA I RAPPRESENTATI DEI Seggi di Napoli per l’omaggio alla Regina Isabella; nel 1442 Re Alfonso ordina la costruzione della castello di Torre Annunziata (castello Alagni), Conte di Sarno;  Regio Consigliere, Signore di Roccarainola; epigrafe sul muro della scala del Museo Lateranense sotto l’arma “ARMA MAGNIFICI MILITIS DNI- NICOLAI DE ALANEO DE NEAPOLI - SENATORIS - AN. DNI MCCCCVIII”, ivi posta dopo essere stata tolta dal Palazzo del Quirinale.

= Covella Toraldo (…- post 1458) figlia di Angelo (…- post 5.11.1400), Chierico e Canonico della cattedrale di Sessa, Abate beneficiato delle chiese di San Silvestro e Santa Maddalena a Sessa e di San Nicola in arbusto, rinuncia per tornare laico il 25.10.1389; Luogotenente del Gran Camerario del Regno di Sicilia dalla fine del 1389; Signore di Toraldo e di Stefania Assante patrizia napoletana del Seggio di Nido.

1.  GIOVANNI (…-..12.1452) Alfonso d’Aragona il 10 febbraio 1449 lo nomina feudatario di Gioja Tauro, Borrello e Rosarno; nel 1471 feudatario di (Santangelo) Limosano e Civitavecchia (Duronia)

= Piscicella Piscicelli (…-…)

 

2.  UGO o UGONE (…-1498) succede alla morte del padre nella Signoria di Torre Annunziata nel 1461 dove completa il maniero con la costruzione della Torre di Siena; nominato da Alfonso d’Aragona il 5 maggio 1455 Gran Cancelliere del Regno; alla morte del fratello Giovanni gli succede nel titolo di Conte di Borrello nel 1453, Gioja e Rosarno; dal 1457 al 1481 feudatario di Raccarainola; “famigliare del Re”; dal 1455 Signore di Trocchia e Pollena;

= Francesca (…-…) nipote di Floramonte di Pietramala dal quale riceve come dote il Feudo di Roccarainola

1. NICOLA II (…-1512) patrizio napoletano, succede alla morte del padre nella Signoria di Torre Annunziata nel 1498, completa il castello iniziato dal nonno Nicola e dona il 29 novembre 1498 la Chiesa ed il Convento ai Padri Celestini; feudatario di Roccarainola; Ambasciatore presso la Repubblica di Venezia nel 1489;

= Caterina De Cardenas dei M.si di Laino sorella di Ferrante I e figlia di Alfonso (…-Napoli 1476, sepolto ivi nella chiesa della SS.Annunziata), Consigliere Collaterale del Re Alfonso V d’Aragona, Maggiordomo Maggiore dell’Infante Pietro d’Aragona, Tutore di Alfonso Duca di Calabria, Governatore di Gaeta e di Terra di Lavoro; ebbe, per qualche tempo, anche i feudi di Traetto e Castelforte. Sposa Eufemia de Villaragut

1. LAUDOMIA (…-20.4.1525) riposa nel Santuario di Belvedere di Carovigno.

= Giovanni Luigi Loffredo (…-1508) Patrizio Napoletano, 1° Barone di Carovigno con Locorotondo e Martina acquistati dal Re di Napoli nel 1479 (Martina fu poi concessa ai Caracciolo il 3-1-1507),

1.Caterina Loffredo

= Rinaldo Carafa della Stadera detto “Carafello” (…-8.7.1561),Patrizio Napoletano, Signore di Cusano (comprato ante 1501), comprò Pietracupa, Castelpagano, Morea, Aliano, Montefalcone, Orta, Jelzi, Porte, Molise e Monterone; Paggio e Ciambellano del Re Ferdinando II di Napoli, figlio di Malizia (…- post 1495), Patrizio Napoletano, ebbe una rendita di 150 ducati sui sali di Puglia (confermata il 4-3-1458), comprò il castello di Regino e di Mariella Piscicelli che sposò nel 1470 in seconde nozze.  

 

2. LUISA (…-…) succede alla morte del fratello Nicola II nella Signoria di Torre Annunziata nel 1512, ottenne once 300 in dote.

= Bernardino Galluccio

1. Goffredo

2. Adriana              

3. MARINO (…-…) Conte di Borrello fino al 1472; Governatore di Vibo Marina nel 1442 costruisce il Castello a difesa del porto, cavaliere che tenne lance in servizio di Re Alfonso d’Aragona.

 

 

3.  LUCREZIA (1430 - Roma 23.9.1479) amante del Re Alfonso V d’Aragona che le conferisce il titolo di Contessa, le dona il Castello di Lettere; acquista nel 1452 le terre di San Marzano, nel 1461 per 15.000 ducati con l'intercessione di Alfonso d'Aragona il feudo ed il castello di Caiazzo; nel 1461 costruisce il castello di Somma Vesuviana; riceve in dono il castello d’Ischia e ne affida il governo militare al cognato spagnolo Giovanni Torella;  

 

4.  MARIANO (1425-1482) patrizio napoletano, dal 1442 Castellano e Governatore di Monteleone (18.3.1455), fu Senatore Romano e il 26.2.1443 Alfonso d’Aragona entrando in Napoli lo nomina Conte di Boiano (fino al 1451), (dal 12.8.1456) Conte di Bucchianico nel 1443, con le terre di Guardiagrele e Villamaina; “famigliare del Re” e ornato del Cingolo Militare,  Marchese della Buccanica fortifica il castello di Bivona nel 1442; sepolto nella Chiesa di S. Domenico Maggiore a Napoli nella Cappello del Crocefisso.

= il 5.12.1452 Caterina o Catarinella Orsini (1425-1470) nobile romana figlia di Giovanni (…-ante 1457) Conte di Manoppello, Signore di Guardiagrele e di Larino, nobile romano aggregato al patriziato di Napoli del Seggio di Nido, Camerario della Regina di Sicilia, capitano generale e Giustiziere della Contea di Molise e Campagna.

1. FERDINANDO GERONIMO (…-…) con atto notarile del 1491 dispone a favore della sorella di una proprietà immobiliare a Napoli

2. LUCREZIA (1450-…)

= Giovanni Tommaso Brancaccio (muore nella guerra d’Otranto nel 1484, sepolto nella cappella Brancaccio di San Domenico Maggiore a Napoli), Patrizio Napoletano, Gentiluomo del Re di Napoli nel 1470, figlio di Antonio detto Antonello, Patrizio Napoletano, nel 1348 era incaricato della custodia della Regina Giovanna I di Sicilia e di suo marito, e di Margherita Capuano.

= Ferrante I De Cardenas (…- 1511) 1° Conte di Acerra con il casale di Capoderisi dal 1499, feudo acquistato dalla Regia Camera (Regio Assenso: Castelnuovo di Napoli 8-10-1499) per la somma di 30.000 ducati “delli quali ce ne ha fatto boni ducati 12.500 pro causa de esso Ferrante haveva uso certe pretendentie, che haveva sopra le terre di Traietto, Castellforte et Suyo (che già suo padre aveva tenuto per qualche tempo) ; 1° Marchese di Laino dal 1500, Patrizio Napoletano aggregato al Seggio di Nido; Governatore di Almeria e Consigliere di Federico I Re di Napoli; figlio di Alfonso (…-Napoli 1476, sepolto ivi nella chiesa della SS. Annunziata), Consigliere Collaterale del Re Alfonso V d’Aragona, Maggiordomo Maggiore dell’Infante Pietro d’Aragona, Tutore di Alfonso Duca di Calabria, Governatore di Gaeta e di Terra di Lavoro; ebbe, per qualche tempo, anche i feudi di Traetto e Castelforte, e di  Eufemia de Villaragut

 

5.  MARGHERITA (…-…) ebbe una rendita da Alfonso V Re d’Aragona sul alcuni casali in Principato Ultra con Diploma del 5 luglio 1451.

= Marino del Giudice (…-1449) Patrizio Napoletano del Seggio di Nido

1. Camilla (…-…) riceve dalla zia Lucrezia la dote di 2.000 fiorini e il corredo,

= Perseo De Baschis (…-…) gentiluomo romano, nel 1478

                                2. Paola (…-…)

= Enrico (Errico, Arrecco) Brancaccio (…-post 1497) Patrizio Napoletano, Maestro Razionale della Gran Corte nel 1482

= Rinaldo/Raimondo Brancaccio (…-post 1469) in seconde nozze nel 1451, Patrizio Napoletano, Barone di

Trentola, figlio di Paolo (+ post 1427), Patrizio Napoletano, ebbe per qualche tempo il dominio sulla città di Nocera, nel 1406 era Barone di Trentola, Loriano, Filraone, San Nicola della Strada e Sogliano che sposa in prime nozze Antonella, figlia di Boffillo del Giudice, Patrizio Napoletano, e di Covella Caracciolo; in seconde nozze Giovannella Capece Paparella  

 

                                                                  

6.  LUISA (1410-…) con dote di 10.000 ducati, ebbe1000 once d’oro sulle entrate del contado di Venafro e 100 ducati di rendita sui fiscali dei feudi del Principe di Salerno il 5-9-1457 e il privilegio di usufruire di certi beni immobili a Manfredonia il 23-12-1457.

= Auzias o Auxia Milà di Valenza (…- Valenza 1464), Cavaliere, passò in Italia con Alfonso V d’Aragona; il 31-10-1450 ebbe una rendita di 333 ducati su 10.000 promessi per i suoi servigi militari; ebbe 1000 ducati annui di entrata nel 1453; Patrizio Napoletano aggregato al Sedile di Nido nel 1457, Cameriere del Re Alfonso e nipote di Alfonso Borgia (che salì poi al papato come Callisto III); figlio di Joan de Milà, Signore della baronia di Massalaves e Cavaliere catalano e di Catalina, figlia di Domingo de Borja e di Francisca Martì, sorella del Papa Callisto III.

1. Iacopo Milano d’Alagno (+ in Spagna, poco dopo 1505), Patrizio Napoletano; creato Barone di San Giorgio nel (confermato poco dopo il 4-4-1501), ma non potè entrare in possesso del feudo; pretese a più riprese la successione ed ottenne due lettere regie di consegna nel 1503 e 1504 che rimasero senza effetto; in compenso ebbe Calvano e Salandra nel 1505 ma alla sua morte questi feudi tornarono al legittimo proprietario, il Principe di Salerno.

 

7.  ATONIA o ANTONIA (…-…)

= Giovanni Ruiz Coreglia di Valenza (Torella)

 

 

 

. GIOVANNELLO (…-…)

                = Antonella Porcelletti (…-…)

 

. PORZIA (…-…)

= Giannantonio Morra (…-…) Patrizio Napoletano, Barone e Signore di Sanseverino e Camerota, figlio di Giovanni Bernardino che nel 1508 sposa Virginia Orsini (figlia di Mario, primo conte di Pacentro e di Caterina Zurlo, Signora di Oppido, Pietragalla e Casalaspro)

 

. CIANCIA (…-…)

                = Coluccio Capuana (…-…) Patrizio Napoletano

1.        Giovanna (…-…)

                                = Luigi Del Giudice (…-…) Patrizio Napoletano

1.        Marino (…-…)

                 = MARGHERITA D’ALAGNO (…-…) figlia di Nicola D’Alagno e Covella Toraldo

2.        Pinto Del Giudice (…-…)

= Lauretta D’Amogliano (…-…)

1. Pacilio (…-…)

= CANCIA D’ALAGNO (…-…)

1. Caracciola (…-…)

= Bernardino Brancia (menzionato in atti notarili tra il 1469 ed il 1517) figlio di Cosmatolo (Giudice di Amalfi, menzionato in atti notarili tra il 1450 e il 1483) e Brigida Favaro.

 

 

. MELIO (…-…) accompagna Federico d’Aragona il 27 ottobre 1496 nel suo ingresso in Aversa

 

. MARCO (…-…)

                = Eleonora Tolosa (…-…) figlia di Paolo dal 1515 conte di Matera (…-1521) e Violante Sanseverino

 

. BEATRICE D’ALAGNO (…-…)

                = 27.10.1624 Nicola Antonio Capece Zurlo (09.9.1577-?)

 

. MELIGAR o MELIAZZO (…-…) nel 1498 cede con atto notarile possedimenti al fratello GIOVANNI TOMMASO

 

. ALFONSO (…-…) nel 1484 Gentiluomo della Casa del Re

 

. GIULIO CESARE (…-…)

   =

                1. CAMILLA (…-…)

                                = Giulio Bonito (…-…) figlio di Lorenzo e Giovannella Muscettola

                                                1. Giovanni Battista

                                                                = Luisa Blanch

. ETTORE (…-…)

                =

.GIULIA (…-…)

                                                 = Detio D’Afflitto

 

. CAMILLA (…-…)

                = Alfonso Del Giudice (…-…) figlio di Alfonso e Sionna Rascica

3.        Giovanni Giacomo

4.        Giovanni Tommaso

5.        Giovanni Donato

6.        Giovanni Ferdinando

7.        Costanza

= LUISIO D’ALAGNO

 

.

  =

1. GIOVAN BATTISTA (…-…)

2. GIOVANNI ANTONIO (…-…) accusato col fratello dell’omicidio di Galeazzo di Tarsia Barone di Belmonte Calabro (5.6.1553) dalle sorelle di questo.

 

. ELEONORA o DIANORA (…-…)

= Giovanni Fabio Castriota figlio di Pirro (…- 21.4.1561), feudatario di Paratia dal 1535 quando alla morte di Gaspare de Leo, morto senza eredi legittimi, acquistò la baronia della terra di S. Eleuterio, complice il viceré D. Pietro di Toledo. Figlio naturale di Giovanni Castriota, duca di Ferrandina e conte di Copertino, nipote prediletto di Alfonso, marchese di Atripalda, che acquista per conto del primo nel 1538 il feudo di Supersano.e Gerolama Baccone. nipote di Alfonzo Castriota

     1. Pirro II    

 

. AURELIA (…-…) dei Patrizi napoletani del Seggio di Nido

= Luigi Castriota Scanderberg (…-…) Nobile figlio di Giorgio (…-1540), Tesoriere del Ducato di Amalfi nel 1498, dichiarato nobile         cittadino napoletano fuori Seggio il 10-8-1514 e di Berardina Coppola, figlia di Guido, Patrizio Napoletano, e di Placida d’Afflitto

 

 

 

 

 

 

 

 

. PIETRO (…-…) Patrizio Napoletano, Signore di Romagnano

=Virginia d’Alemagna (1530-1562) figlia di Marino, 5° Conte di Buccino (ma solo titolare) 1494-495, Signore di Castelnuovo Cilento e Castel San Lorenzo fino al 1496, di Ricigliano, Balvano e San Zaccaria fino al 1498, e di Roberta Gozzuto,

1. LUCREZIA (…-…)

= Valerio Di Capua (…-…) patrizio napoletano figlio di Bartolomeo III (…- 23.8.1522, sepolto a Riccia), Signore di Pietracatella dal 1488, 9° Conte di Altavilla, Signore di Riccia, Signore di Butracello, Riodegaldo, Redine, Monticello, Molinara, Cercepiccola, Pago e Roseto post 1497; Maestro Portulano della Capitanata e Terra di Bari il 23-11-1495, acquista Pianise nel 1495, Vicerè di Terra di Lavoro e Molise dal 1497, Vicerè dell’Abruzzo nel 1512; aggregato al patriziato napoletano per il Seggio di Nido nel 1507. Sposa in prime nozze nel 1473 Roberta, figlia ed erede di Beltramo Boccapianola, Patrizio Napoletano, e di Prudenzia Bozzuto, che porta in dote i feudi di Pietracatella, Sant’Elia, Pescarello, il castello della Guardia, Castelpiano, Figarola, Casalsana e Torre di Zeppa; in seconde nozze (dote: 8.000 ducati) Aurelia Orsini, figlia di Raimondo 3° Duca di Gravina e di Giustiniana Orsini dei Signori di Monterotondo (+ a 18 anni), e in terze nozze Lucrezia Zurlo, figlia di Giovanni Berardino Conte di Montorio, Patrizio Napoletano, e di Isabella Carafa dei Signori di Rocca Mondragone

 

 

. FRANCESCO Marchese di Romagnano

  = Donna Beatrice Capece dei Principi di Montacuto

                1. ANNA MARIA  ( 24.7.1672 -…)

=  il 3.7.1667 Gaspare Pinto y Mendoza (26-9-1645 -…), Tesoriere Generale del Regno di Napoli figlio di Luis Freitas (Spagna 1592 - Napoli 19-9-1672, sepolto ivi nella Chiesa del Santo Spirito), ricco commerciante castigliano, di probabile origine portoghese, che giunse a Napoli all’inizio del XVII secolo. Secondo alcune voci dell’epoca, accolte anche in cronache coeve e da storici posteriori, i Pinto erano considerati di origine ebraica e lo stesso Luis Freitas come un Cavaliere dell’Ordine d’Aviz. Tali pretese però sono quanto meno dubbie per via di alcune considerazioni di carattere storico-araldico: 1) non esiste traccia negli elenchi dei cavalieri, tutti conservati, dell’Ordine di Calatrava (dove anche lo si credeva affiliato, notizia riferita con alcuni particolari sospetti e poco credibili dal Montecco, 1693) o di quello di Aviz di un qualsiasi Luis Freitas Pinto; 2) tali ordini vietavano l’appartenenza a persone di famiglia cristiana ma di origine ebraica (i cosidetti “marranos”); 3) è quasi certo che Luis Freitas Pinto fosse borghese, per cui è difficile che venisse accolto in un ordine nobiliare; 4) l’origine ebraica è infondata anche perché è storicamente accertato che il Pinto giunse a Napoli già molto ricco e in condizioni economico-sociali floride. Se fosse stato un neo-convertito avrebbe avuto certamente confiscati i beni dall’Inquisizione dopo l’espulsione dei marranos e degli ebrei dal suolo spagnolo, e difficilmente si sarebbe stabilito in una dipendenza del regno di Spagna quale era il Regno di Napoli. I “marranos” sfuggiti alle confische, alla prigione e alle esecuzioni capitali emigrarono di preferenza nei Paesi Bassi o nel Vicino Oriente. Questa condizione di difficoltà oggettiva mal si accorda con la figura del ricco mercante di granaglie venuto dalla Castiglia in cerca di gloria sociale. La diceria dispregiativa che dipingeva i Pinto come ebrei convertiti probabilmente nasceva da invidia di natura sociale delle gerarchie castigliane (ma forse anche della nobiltà locale che mal tollerava i nuovi venuti) detentrici del potere a Napoli. È noto che i castigliani si trovarono in gravi difficoltà economiche dopo l’annessione del Regno di Portogallo alla corona spagnola, a causa della competizione aggressiva che i dinamici mercanti portoghesi facevano nelle colonie americane. Nacque così, proprio all’inizio del XVII secolo, il detto secondo cui i portoghesi essendo abili trafficanti erano, di conseguenza, tutti “ebrei” o “marranos”. È interessante notare che, da nostre ricerche, non risulta traccia di Pinto portoghesi (o castigliani) di origine ebraica riconducibili alla presente dinastia che subirono persecuzione dall’Inquisizione. Luis Freitas lasciò un ricchissimo patrimonio, tra i più ingenti di Napoli. I discendenti portavano il cognome Pinto y Mendoza. Sposò a Napoli il 6-6-1636 Caterina, figlia ed erede di Gonsalvo de Mendoza e di Isabel de Rivera (+ 27-9-1645)

1. Caterina

= Don Antonio I Montalto (10.11.1675-29.8.1693) 4° Duca di Fragnito, Signore di Volturino dal 1681, Patrizio Napoletano

= Don Mario II Camillo Loffredo ( Napoli 30.3.1659-ivi 11.1.1749), 3° Principe di Cardito e 5° Marchese di Monteforte dal 1705, Patrizio   Napoletano, figlio di Don Sigismondo Maria ( 163… - Cardito 1.10.1705), 2° Principe di Cardito e 4° Marchese di Monteforte dal 1657, Patrizio Napoletano e di  Donna Maddalena Loffredo dei Principi di Maida (13.4.1640 - 30.8.1679) che sposa a  Barra il 22-7-1658

 

 

. ANTONELLO (…-…) Patrizio Napoletano

  = Maria Caracciolo (…-…) figlia di Francesco (…-post 1427) Patrizio Napoletano, Signore di Casalduni e Vulcano e di Rita Boccapianola

 

 

. ROBERTO (1419-…) Patrizio Napoletano

= Francesca Caracciolo Bianchi (1415-1476) figlia di Marino detto “Bevarino” (…- post 1424 o 1386-1441), fratello di Francesco (…-post 1427) Patrizio  Napoletano, Signore di San Lupo e Casalduni, compra il castello di Montelupo il 6-2-1424, Consigliere Regio e Maggiordomo del Re Ladislao I di Sicilia. I discendenti furono detti Caracciolo Bianchi. Sposa : a) Elena Caracciolo (1390-1421) Signora di San Lupo, figlia di Nicola Caracciolo, Patrizio Napoletano, e di Margherita Ruffo dei Conti di Sinopoli; b) Giovanna di Costanzo Signora di Sant’Angelo a Scala

 

. GIACOMO (1225-…) Patrizio Napoletano

   = Caterina Caracciolo Pisquizi (1228-…) figlia di Bartolomeo (1192- 1267) e di Teodora Capece del Gaudio (…- 1298 o 1198-1259).

 

. IACOPO (…-…)

  = Catarina Caracciolo

                                1. NICOLÒ (…-…) Signore di Rocca Rainola

                                2. MARIELLA

                                                = Niccolò Battista Piscicella

 

. GIANCARLO (…-…)  

 

. ANTONELLO (…-…) compagno d’arme di Ramondello Orsini Principe di Taranto, Patrizio di Taranto (da lui il ramo di Taranto), nel 1437 teneva lance in servizio della Corte

 

                1. ALFONSO (Taranto…-…) Barone, combatte con propri cavalli nel 1481 a Taranto contro i turchi nella Guerra d’Otranto sotto Ferdinando I

                2. GIROLAMO (Taranto…-…) Barone, combatte con propri cavalli nel 1481 a Taranto contro i turchi nella Guerra d’Otranto sotto Ferdinando I

 

. GIOVANNI TOMMASO, COLA E ALFONSO : cavalieri  e cortigiani del Duca di Calabria nel 1487

 

. MARIA (…-…)

   = Giovan Luigi Scaglione (…-…) Signore di Casigliano

           1.  Lucrezia (…-…)

= Paolo Carafa della Stadera (…-…) Patrizio Napoletano figlio di Alberico (…-15.3.1501), Patrizio Napoletano; 1° Conte di Marigliano dal 22-6-1462, compra dalla Regia Camera il feudo di Ariano il 29-1-1496 divenendone 1° Duca poco dopo; investito dei feudi di Montecalvo, Corsano, Pietrapiccola, Ginestra, Motta, Pietra e Volturino nel 1500, Signore di Molise per eredità della moglie = 1468 Giovanna di Molise Signora di Molise, figlia ed erede di Paolo e di Eleonora Filomarino

                                1. Feliciana

                                    = Raimondo Orsini 3° Conte di Pacentro e Signore di Oppido

                                2. Faustina

                                    = Raimondo Orsini 3° Conte di Pacentro e Signore di Oppido, già suo cognato.

                                3. Ippolita

                                    = Giulio Carafa dei Principi di Stigliano, Patrizio Napoletano

 

 

. FERRANTE (…-…) Galluppo del Re

. GUIDO (…-…)Giustiziere di Calabria nel 1266 e Giustiziere di Molise nel 1290

. GERARDO (…-…)Giustiziere del Principato di Ultra nel 1266

. FRANZONE (XIV sec.), Luogotenente del Gran Camerario del Ducato di Calabria nel 1310;

. ANDREA (XIV sec.), Giustiziere d'Abruzzo (1321);

. OVILLO (XIV sec.), Maestro Razionale della Gran Corte della Vicaria all'epoca di Giovanna I nel 1345;

. ZIZZOLA (XIV sec.), nobildonna napoletana, ricordata dal Boccaccio nella “Caccia di Diana”.

. ANTONIO teneva lance in servizio della Corte intorno al 1437

. ALFONSO (…-…) nel 1484 tra i Gentiluomini della Casa del Re

. JACOPO (…-…) intorno al 1500 è iscritto tra i Patrizi Napoletani del Seggio del Nido

. BERTELLO (…-…) edificò la Chiesa dell’Annunziata nel Castello di Ceglie (BA)

. NICOLA (…-…) Signore e Governatore di Giarratana (Ragusa)

 

FONTI:


AMMIRATO SCIPIONE, Delle famiglie nobili napoletane (Firenze, 1580-1651).
BASCAPE’ , DEL PIAZZO – Insegne e simboli Araldica Pubblica e Privata Medievale e Moderna, Ministero dei Beni culturali e Ambientali, Roma 1983.
CAMERA MATTEO – Memorie storico diplomatiche della antica città di Amalfi , Salerno Vol II pag.217-224
CAMERA MATTEO, Istoria della città e costiera di Amalfi (Napoli, 1836). (BI) In-8, pp. 457, tavv. 12 f.t. e 1 carta geogr., br.
CANDIDA GONZAGA Berardo – Memorie delle Famiglie Nobili delle province meridionali Vol.I, pag.9-10
DE LELLIS CARLO– Discorsi delle famiglie nobili del Regno di Napoli – Napoli 1654/1671
DI CROLLALANZA GIOVAMBATTISTA – Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane – Pisa 1886/1890
DE GIOVANNI CENTELLES Guglielmo – Cristo “forma urbis” in: "Medioevo Mediterraneo Il caso di Amalfi"
FILANGIERI GAETANO, La famiglia e le vicende di Lucrezia d'Alagno. pp. 145
FILANGIERI Gaetano, Nuovi documenti intorno la famiglia, le case e le vicende di Lucrezia d'Alagno. Ristampa anastatica, Forni Editore, Bologna, pagg. 399
MANGO DI CASALGERARDO A. – Nobiliario di Sicilia, vol.1
PEZZULLO P., Evoluzione del Casale di Frattamaggiore - La signoria dei D'Alagno, (RSC, anno XXIII, n. 84-85 lug.-dic. 1997)
PIETRO P. VISSICCHIO "Gioja Tauro - Vicende storiche cittadine da Metauros ad oggi" di Edizioni Club Ausonia


 

 

INDICE DELLE FAMIGLIE NOBILI DEL MEDITERRANEO

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Comitato Scientifico Scientifico Editoriale del
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Libro d'Oro della Nobiltà Mediterranea
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(Presidente: il XIII duca di San Donato, dott. don Marco, marchese Lupis Macedonio Palermo dei principi di Santa Margherita)

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