CEVA GRIMALDI

 

Duchi di Telese

 

 

 

 

Giovannantonio Ceva Grimaldi (* 21-I-1561 + 13-VIII-1616), Patrizio Genovese, fu procuratore del fratello maggiore Giovanfrancesco, il quale gli cedette il feudo di Solopaca e la città di Telese, divenne 1° Duca di Telese con Privilegio dato a Madrid il 17-X-1609; comprò il feudo di Morrone dai Caracciolo di Airola nel 1600 (feudo poi venduto ai di Sangro di Casacalenda). Sposa Emilia Adorno, figlia di Michele, Patrizio Genovese, e di Nicoletta Adorno olim Campanaro (+ post 1612) (vedi/see)

 

 

A1. Donna Vittoria (* 22-III-1590 + ?), monaca nel monastero di San Francesco dell’Osservanza.

A2. Don Bartolomeo (* 25-I-1591 + 3-XI-1663), 2° Duca di Telese, Signore di Solopaca, Marigliano e Santa Croce dal 1616, Patrizio Napoletano.

a)      = Anna Giustiniani

b)      = Napoli 15-II-1637 Andreana Carafa, figlia di Francesco, Patrizio Napoletano, e di Maria Macedonio

(* Somma 12-VI-1621 + 1-II-1706) (vedi/see)

 

B1. [ex 1°] Donna Francesca (* 22-III-1625 + ?).

B2. [ex 2°] Don Giovanni Antonio (* 21-I-1638, battezzato a Napoli il 27-II-1638 + 23-IV-1689), 3° Duca di Telese, Signore di Solopaca, Marigliano e Santa Croce dal 1663, Patrizio Genovese, comprò il feudo di Gricignano nel 1685.

= (patti dotali per notaio Giuseppe Raguccio, di Napoli: 24-VII-1666) 30-VIII-1666 Fortunata Dentice, figlia di Carlo, Barone di Fornelli e Patrizio Napoletano, e di Donna Maddalena Rossi dei Duchi delle Serre (* 11-IV-1644 + ?) (vedi/see)

 

C1. Don Bartolomeo (* 4-I-1670 + in mare 1707), 4° Duca di Telese, Signore di Solopaca, Marigliano, Santa Croce e Gricignano dal 1689; da giovane coltivò gli studi letterari:si  iscrisse all'Accademia degli Uniti dove espose un suo Ragionamento contro l'Aminta del Tasso e  all'Arcadia col nome di Clarisco Erigeo. Scalpore suscitò nel 1694 la lite con Pompeo d'Anna figlio dell'eletto del popolo del momento. Bartolomeo e il cugino Giuseppe  Capece assistevano ad una rappresentazione nel teatro San Bartolomeo in Napoli,a cui era presente anche il Vicerè, Conte di San Esteban, quando il D'Anna e alcuni suoi amici si sedettero davanti a loro.I due cugini infastiditi dalla loro presenza li invitarono con minacce ad andarsene e, al loro rifiuto, il Capece uccise il d'Anna. Ci fu un processo e Bartolomeo si rifugiò a Roma forte dell'appoggio dell'ambasciatore, Duca di Medinacoeli, che, quando divenne vicerè, lo convinse a costituirsi. Il padre dell'ucciso non volle però ritrarre l'accusa e il duca venne condannato a cinque anni di esilio nell'isola di Ischia da lui stesso scelta, Da allora nutrì vivo risentimento nei confronti del Medinacoeli; anche per questo aderì alla congiura di Macchia detta così dal nome del suo capo Gaetano Gambacorta Principe di Macchia, che si proponeva di portare sul trono di Napoli un Principe della Casa d'Austria e che fallì per il mancato accordo tra i cospiratori (23-IX-1701). Condannati in contumacia insieme al fratello Angelo andò a Vienna per convincere l'imperatore a conquistare il  regno di Napoli. Quando gli Austriaci subentrarono agli Spagnoli, tornò in patria (1707) e riconquistò i beni confiscati nel 1702. Recandosi da Napoli a Barcellona, morì nel golfo del Leone per il naufragio di una nave inglese durante l'inseguimento di un vascello francese.

C2. Don Angelo (* 5-II-1673, battezzato a Casolle il 6-II-1673 + Napoli 10-III-1710), Patrizio Genovese, Cavaliere dell’Ordine di Malta dal 1697, poi 5° Duca di Telese, Signore di Solopaca, Marigliano, Santa Croce e Gricignano dal 1707. Combattè con valore sulle galere di Malta. A Roma prese l'abito ecclesiastico e divenne Prelato Domestico di Papa Clemente XI. Morto il fratello primogenito ritornò alla carriera delle armi e fu V duca e Grande di Spagna di prima classe. Alla sua morte senza eredi I beni passarono al regio fisco e poi da Carlo VI furono assegnati al conte Rocco Stella.

C3. Don Carlo Michele (* 29-IX-1674 + ?), Patrizio Genovese.

C4. Don Onofrio (* 11-VII-1679 + ?), Patrizio Genovese.

C5. Donna Maddalena, monaca nel monastero di San Girolamo a Napoli.

C6. Donna Andreana, monaca nel monastero di San Potito a Napoli.

C7. Donna Emilia, monaca nel monastero di San Gaudioso a Napoli.

 

B3. [ex 2°] Don Pietro (* II-1639 + ?), Patrizio Genovese.

B4. [ex 2°] Don Francesco (* Napoli 19-II-1640 + ?), Patrizio Genovese.

B5. [ex 2°] Donna Emilia (* 9-IX-1642 + ?).

B6. [ex 2°] Don Angelo (* 17-VIII-1644 + infante), Patrizio Genovese.

 

A3. Donna Claudia (* VI-1592 + ?).

A4. Don Cristoforo (* 21-VIII-1593 + ?), Patrizio Genovese, Cavaliere dell’Ordine di Malta dal 1621.

A5. Don Pier Giovanni, Patrizio Genovese.

A6. Don Agostino (* 4-I-1604 + 4-XII-1668), Patrizio Genovese.

= Vittoria Mastrilli, figlia di Antonio, Nobile di Nola, e di Giovanna Pignatelli dei Signori di Orta (vedi/see)

 

B1. Don Giovanni Battista/Giambattista (* 1636 + Napoli 20-II-1687), Patrizio Genovese.

= Napoli 26-III-1667 Beatrice Sanfelice, figlia di Luca Michele, Signore di Acquavella e Patrizio Napoletano, e di Ippolita del Tufo (* Napoli 3-VI-1642 + ivi 23-VI-1729) (vedi/see)

 

C1. Don Antonio (* 1669 + 1709), Patrizio Genovese, Comandante generale per conto di Re Filippo V di Spagna.

C2. Don Michele (+ cade all’assedio di Wenenthal 17….), Patrizio Genovese, Maestro di campo generale  spagnolo.

C3. Don Filippo (* 1674 + 23-XII-1763), 7° Duca di Telese, Signore di Solopaca e Grande di Spagna di prima classe dal 1725, Patrizio Genovese; Capitano dei granatieri, Maestro di campo di fanteria, Tenente Generale, Colonnello del reggimento Regina. Segnalatosi in varie battaglie, fu nominato da Re Filippo V di Spagna Maresciallo di campo.

a)      = 15-V-1728 Antonia Dentice, figlia del Marchese Domenico, Patrizio Napoletano, e di Cornelia Caracciolo (* Napoli 1-IV-1700 + 8-VII-1730) (vedi/see)

b)      = Angela Capuano

 

B2. Don Michele (* 1638 + 1702), Patrizio Genovese, Cavaliere dell’Ordine di Malta dal 1658.

B3. Donna Teresa (* Nola 11-III-1643 + Napoli 23-XI-1721)

 = Napoli 11-I-1665 Pietro Capece 1° Marchese di Rofrano (vedi/see)

B4. Don Marcello (* 21-III-1652 + 1725), Patrizio Genovese; fece valere i suoi diritti e nel 1723 ottenne il ducato di Telese e il  feudo di Solopaca dietro versamento di 40.500 ducati a Rocco Stella; 6° Duca di Telese, Signore di Solopaca e Grande di Spagna di prima classe dal 1723; servì come capitano di fanteria in Catalogna. Carlo II di Spagna lo ascrisse in una delle cinque piazze nobili di Spagna (essendo di famiglia genovese) e lo spedì nei Paesi Bassi come comandante di una compagnia di cavalleria. Nel 1690 si  distinse nella battaglia di Fleury e fu perciò nominato Marchese e comandante della fanteria italiana. Con la fanteria attaccò più volte l'esercito di Luigi XIV che assediava Mons e lo respinse. Il Principe Elettore Massimiliano II Emanuele di Baviera lo nominò suo aiutante generale e gentiluomo di camera. Nel 1697 prese possesso della città d'Ath ceduta dalla Francia dal generale Tessì. Re Carlo II di Spagna lo nominò Maestro di campo di fanteria nello esercito di Fiandra e Generale di battaglia con la conservazione del suo reggimento; Re FilippoV di Spagna lo nominò Tenente Generale e Cavaliere dell’Ordine del Toson d'Oro il 6-IV-1709.

= ca. 1710 Maria Maddalena Albertina de Hornes, figlia di Filippo Eugenio Conte di Houtekerke e di Eleonora de Mérode dei Marchesi di Westerloo (* 4-IV-1665 + ?).

 

 

 

 

 

 

INDICE DELLE FAMIGLIE NOBILI DEL MEDITERRANEO

bullet
Comitato Scientifico Scientifico Editoriale del
bullet
Libro d'Oro della Nobiltà Mediterranea
bullet

(Presidente: il XIII duca di San Donato, dott. don Marco, marchese Lupis Macedonio Palermo dei principi di Santa Margherita)

bullet

info@genmarenostrum.com http://marco-lupis-it.webnode.it/