COSTANZIA

 

Linea de Burgo

 

 

Antonio COSTANZIA, Signore di Costigliole, investito il 12-IV-1247, reinvestito il 15-VI-1259, concepì i figli in avanzatissima età, sicuramente uno o due decenni dopo il 1259 che è l’ultima data certa della sua vita (viv. 1259)

= ………………….

 

A1. Pietro, Signore di Costigliole (+ante 1336)

A2. Giorgio, Signore di Costigliole, investito in antiquum col fratello e dieci cugini il 4-VII-1336, firmò la transazione con i cugini e divise il feudo in sette parti il 26-XI-1341, acquistò parte del feudo di Rossana e ne fu investito nel 1336, concedette privilegi ai propri sudditi assieme ai cugini nel 1341 (viv. 1341)

A3. Brianzo, Signore di Costigliole, investito in antiquum col fratello e dieci cugini il 4-VII-1336, ereditò dal fratello parte della Signoria di Rossana (che vendette poco dopo esserne entrato in possesso), Castellano di Racconigi dal 1343, tenne prigioniero nel castello di Racconigi (per conto del Marchese Tommaso si Saluzzo) Balangero di Brajda e suo figlio Ajmone partigiani di Manfredo di Cardé nel 1347, "per le spese [affrontate per la detenzione del Brajda] si messe in possesso dei suoi beni [= dei beni dei Brajda]" con sentenza emessa del Marchese di Saluzzo il 12-XII-1348, teste a una donazione del Marchese Tommaso di Saluzzo a Pietro Falletti nel 1344, nominato in un atto relativo al Marchese di Saluzzo il ?-IX-1350, teste con Pietro, Antonio e Giacomino Costanzia ad un atto per delimitazione dei confini in Val Maira nel 1350, presente come testimone coi figli Antonio e Lorenzo al testamento del Marchese Tommaso di Saluzzo il 15-VIII-1357, diede sicurtà al Conte Verde per la liberazione del figlio Lorenzo nel 1369 (viv. 1369)

= ………………….

 

B1. Antonio, detto “de Burgo” (perché risiedeva nel paese di Costigliole e non nel castello come i suoi cugini), i suoi discendenti assunsero il predicato (a volte usato come cognome) DE BURGO, Signore di Costigliole, investito della parte del fu Oberto Costanzia in ricompensa della riconquista del castello di Costigliole il 4-XI-1374 (nobilis dnus Antonius de Costgloliis de Burgo accessit ad presentiam ilustris principis et magnificis dni Friderici marchionis Salutiarum etc [...] ut ipsum vellet investire de bonis, rebus, segnoria et possessionibus quas emit ipse dnus Antonius a [...] et que erant dni Oberti de Costiglolis quondam  [...] locus Costigliolarum [...] vi et violenter sine aliqua ratione per dnum Principem Acaie et post per dnum comites Sabaudie indebite possidebatur et [...] ipse locus Costigliolarum industria et procuratione ipsius dni Antonii et manu armata ipsum locum Costigliolarum abstulit a manibus predictorum dominorum ...), Ambasciatore del Marchese di Saluzzo al Principe di Acaia (con l’incarico di trattare la pace) nel 1382, teste alla confermazione delle franchigie concesse alla comunità di Saluzzo il 3-I-1352, presente come testimone col padre ed il fratello al testamento del Marchese Tommaso di Saluzzo il 15-VIII-1357, diede sicurtà al Conte Verde per la liberazione del fratello Lorenzo nel 1369, teste all’atto di unione che fecero le comunità di Revello e Martiniana nel 1369, nel 1370 riprese Costigliole occupata dalle truppe del Principe di Acaia e la restituì al Marchese di Saluzzo (ricostruendo il castello distrutto e saccheggiato dalle truppe sabaude), teste all’atto di vendita del luogo e del castello di Cervignasco fatta dai Lunelli il 10-VIII-1384 (viv. 1384)

= …………………

 

C1. Gaspare o Gaspardo, Signore di Costigliole, prestò giuramento di fedeltà col cugino Benedetto al Marchese di Saluzzo il 4-VI-1399, prestò omaggio col cugino Bonifacio Costanzia a nome proprio e di tutti gli altri condomini di Costigliole al Conte di Savoia (previo consenso del Marchese di Saluzzo) il 9-XII-1415, affittò parte delle decime di Dronero dal Vescovo di Torino nel 1411, teste con Benedetto Costanzia alla conferma dei privilegi della Val Maira il 21-X-1397 (per altri 21-X-1396), teste all'investitura del feudo della Manta data a Valeriano di Saluzzo il 19-X-1400, teste con Benedetto a sentenza d'accordo tra comunità e feudatari di Valgrana emessa dal Marchese di Saluzzo a Dronero il 5-XI-1407, teste con Andreino della Chiesa e Andrea della Chiesa alla sentenza sulle discordie tra i monaci di Staffarda e il comune di Saluzzo emessa dal Marchese di Saluzzo il 3-XII-1414 (+1416)

= ………………..

 

D1. Pietro, Signore di Costigliole, giurò fedeltà al Marchese di Saluzzo unitamente al fratello Antonio il 25-VII-1421, investito in solido col fratello Antonio di 3 parti su 7 e dei 2/5 di un altro settimo il 3-X-1444, investito nuovamente col fratello Antonio il 4-X-1475, nella sua persona i Costanzia furono dichiarati “delle dodici sole famiglie nobili di Saluzzo” con Editto Marchionale del 20-VIII-1460, Maestro di Casa (= Maggiordomo) del Marchese di Saluzzo dal 1439, Consigliere del Marchese di Saluzzo, presenziò al giuramento di Fedeltà prestato dai Sindaci e dai Procuratori del Comune di Saluzzo al Marchese nel 1418, sottoscrisse il testamento della Marchesa Margherita di Saluzzo il 14-IV-1419, presenziò e sottoscrisse coi cugini (anche a nome dei Condomini assenti) la proclamazione degli Statuti di Costigliole il 23-VIII-1419, teste all'omaggio al Marchese di Saluzzo dei Saluzzo di Dogliani per i feudi di Dogliani e Somano l’1-VI-1434, presentò con i cugini al Vicario Generale del Marchesato di Saluzzo l’atto di investitura originale (del 1415) il 6-IX-1441, finanziò assieme al Marchese ed altri nobili saluzzesi la costruzione del Chiostro del Convento di San Giovanni dei Domenicani a Saluzzo (facendovi apporre il proprio stemma) nel 1466, dotò la Cappella di San Giorgio nella Chiesa Abbaziale del Villar del reddito di 600 fiorini riservandone il Patronato alla Famiglia Costanzia nel 1468, comprò alcuni poderi siti a Piasco dal Marchese di Saluzzo per la cifra di 1.500 scudi di Savoia (i quali servirono per costituire la dote della figlia Margherita di Saluzzo sposa del Conte d’Armagnac) nel 1469, eresse una Cappella dedicata alla Vergine del Carmine per la Famiglia Costanzia nella Chiesa di San Bernardino dei Frati Minori a Saluzzo nel 1471, fu sepolto nella stessa Cappella con una lapide recante l’iscrizione "in hanc capellam sepultus jacet Magnificus vir D.Petrus ex Dominij Costiliolarum, magister hospicj D. Marchionis Salutiarum qui dies suos clausit anno 1480 die 23 maij" (+ultraottantenne a Saluzzo il 23-V-1480, sepolto nella Cappella della Vergine del Carmine nella Chiesa di San Bernardino di Saluzzo)

= …………………

 

E1. Giovanni, è detto quondam in un atto del 1479, la vedova Brigida Scarampi destinò con il proprio testamento (scritto personalmente, il che dimostrava che ella era alfabeta) parte dei suoi beni all’erezione dell’Ospedale di San Salvatore a Costigliole, come recitava una lapide che era conservata nel Borgo di Costigliole “Incola charitatis ac omnium virtutum opifera insignis matrona Domina Brigida ex dominis Costigliolarum testamento sua manu conscripto mandavit dilectis filijs suis Galeotto ac Hieronimus Constantia dictus de Burgo ex Dñis Costigliolarum Hospitale istud S. Salvatoris edificari et restaurari ad pauperorum et peregrinorum utilitate” (+ante 1479, prima del padre)

= 145… Brigida Scarampi, figlia di Antonio Scarampi, Signore del Cairo, di Roccaverano, Castelletto Uzzone e Cortemiglia (+dopo il marito)

 

F1. Antonio, Signore di Costigliole (?), acquistò una vigna a Costigliole con atto rogato il 30-XII-1477, ignoriamo se premorì all’avo o gli sia sopravissuto (viv. 1477)

= 1477 (intrumento dotale) Isabella di Saluzzo, figlia di Costanzo di Saluzzo, Signore di Valgrana e Cervignasco, e di Giovanna di Saluzzo dei Signori di Dogliani (vedi/see)

F2. Galeotto, Protonotario Apostolico (del numero dei Partecipanti), Ambasciatore del Marchese di Saluzzo al Marchese di Monferrato (con lo specifico scopo di ottenere l’investiture dei feudi monferrini) nel 1496, accompagnò da Roma a Saluzzo il nuovo Vescovo di Saluzzo Giuliano Tornabuoni che prendeva possesso della Diocesi il 16-VII-1516 (viv. 1516)

F3. Gerolamo, Signore di Costigliole, Scudiere del Vescovo di Carpentras (Federico di Saluzzo) dal 1479 (+tra il 1480 ed il 1514)

= ………………….

 

G1. Antonio, Signore di Costigliole, approvò la donazione del fratello al Marchese di Saluzzo (fatta il 24-IV-1518) con atto del 27-IV-1518, ricevette dal Marchese di Saluzzo 2.700 fiorini (a compensazione della donazione fatta dal fratello) con atto di transazione rogato il 20-V-1533 (viv. 1533)

= ………………..

 

H1. Costanzo, ricevette dal Marchese di Saluzzo del denaro (a compensazione delle donazioni fatte dallo zio Pietro Francesco) con atto di transazione del 20-V-1533 (viv. 1533)

 

 

G2. Pietro Francesco, Signore di Costigliole, investito il 14-III-1514, donò al Marchese di Saluzzo tutti i suoi beni allodiali e feudali con atto rogato il 24-IV-1518, confermò la donazione (con riserva dell’usufrutto dei beni immobili per la vita propria e della moglie e con la proprietà per la moglie di 1.000 scudi e dei mobili già appartenuti al marito) con atto rogato nel castello di Costigliole il 4-XII-1522 (+1523)

= 15… Margherita del Carretto, figlia di Gian Giacomo del Carretto, Marchese Sovrano di Zuccarello, Signore di Castelvecchio, Erli, Onzo, Bardineto, Castelbianco, Balestrino e Nasino, e di Anna de Bolliérs dei Visconti di Demonte e Reillanne (+1531) (vedi/see)

 

 

F4. Camilla (viv. 1497)

= Domenico de’ Cocastelli dei Signori di Montiglio, Signore di Sanfront (nobile di origine monferrina residente a Saluzzo, appartenente ad un ramo del consortile dei Montiglio dichiarato “delle dodici sole famiglie nobili di Saluzzo”)

 

 

D2. Giorgio, Monaco Benedettino, Abate dei Santi Pietro e Costanzo del Villar (come tale portava il titolo feudale di Signore del Villar) dal 1447, ricevette la promessa di fedeltà dagli uomini di Villar nel 1447, Delegato Pontificio per l'annessione del Priorato di San Teofredo di Cervere al Monastero di San Pietro di Savigliano nel 1457, promosse lo scavo di un canale di irrigazione dal Maira fino a Villar nel 1466 (cedendo al Marchese di Saluzzo 100 giornate di terreno dell'Abbazia per coprirne le spese), fece edificare ed affrescare nella chiesa Abbaziale la Cappella di San Giorgio tra il 1467 ed il 1468 e ne istituì un beneficio perpetuo con atto rogato nel castello di Costigliole il 13-X-1468 (poi dotato dal fratello Pietro col reddito di 600 fiorini riservandone il patronato ai suoi discendenti), fece edificare la Cappella di S. Elena nella Chiesa Parrocchiale di Costigliole nel 1468, fu un partigiano dell’Antipapa Papa Felice V (=Amedeo di Savoia), venne sepolto nella Cappella di San Giorgio in un arca marmorea monumentale con stemma e lapide: recante l’iscrizione "MCCCCLXVIIII Georgius ex Condominis Costigliolarum hujusce abbatie abbas reverendus hanc capellam divi Georgii nomine de proprio fundavit quamque spectabilis Petrus ejus frater florenis sexcentum dotavit ac posteris juspatronatus constituit ut usque rector alatur emolumentis qui in prefatorum requiem in ebdomada bis binas deo offerat missas" (+1472, sepolto nella Cappella di San Giorgio della Chiesa Abbaziale di Villar)

D3. Giovanni Antonio, detto Antonio, Signore di Costigliole, giurò fedeltà al Marchese di Saluzzo unitamente al fratello Pietro il 25-VII-1421, investito in solido col fratello Pietro di 3 parti su 7 e dei 2/5 di un altro settimo il 3-X-1444, investito nuovamente col fratello Pietro il 4-X-1475, investito ancora della sua parte per sé e per i propri eredi nel 1476, Podestà di Dronero e della Val Maira dal 1444 al 1445, Podestà di Saluzzo nel 1447, Scudiere del Marchese di Saluzzo dal 1450, Inviato del Marchese di Saluzzo a Brondello nel quadro di una grossa questione del Consiglio Ducale coi Signori della Manta nel 1453, presentò con i cugini al Vicario Generale del Marchesato di Saluzzo l’atto di investitura originale il 6-IX-1441, intentò una lite con la comunità di Costigliole perché voleva che la Porta Superiore rimanesse sempre aperta (mentre il comune la voleva chiudere) nel 1447, teste ad una transazione tra Lodovico I di Saluzzo e la comunità di Dronero nel 1450, addivenne ad una transazione col cugino Pietro e la comunità di Costigliole per il piantamento di nuovi termini circa una nuova presa d’acqua detta Conis habendi nel 1462, era già morto nel 1485 quando i suoi figli facevano divisione concordata dei suoi beni con la matrigna Margherita (+1482)

= a) Maria ………………

= b) Margherita ……………. (viv. 1485)

 

E1. [ex 1°] Isabella, Monaca Benedettina Cistercense, Badessa del Monastero di Sant’Antonio presso Dronero dal 1490, tentò la restaurazione morale e materiale del Monastero (ma fallì tanto che tre mesi dopo la sua morte esso venne soppresso con Bolla Pontificia), fece eseguire dei lavori di rifacimento della Chiesa del Monastero, come testimoniato dalla lapide apposta sulla facciata recante l’iscrizione "Hujus sacri aedificii reparationem fieri fecit R.D. Ysabel de Burgo ex condominis Costigliolarum dignissima Abbatissa hujus incliti monasteri sancti Antonii ordinis cistercien. Anno Domini 1497 et aprilis die 27”, sepolta nella Chiesa del Monastero con lapide: "Sepulcrum Reverende D. Isabele de Burgo ex Dnabus Costigliolar abbe hujus incliti monasteri factum die ultima iulii MDXI qui mundani secli sprevit [...] ad superos marmor at ossa tenet [...] sitibunda salutis ducitur” (+Monastero di Sant’Antonio presso Dronero 31-VII-1511, sepolta nella Chiesa del suo Monastero)

E2. [ex 1°] Ettore, Frate Minore (Francescano) nel Convento di San Bernardino di Saluzzo (viv. 1493)

E3. [ex 1°] Gaspare, Signore di Costigliole, investito coi fratelli il 25-XI-1482 ed il 10-VII-1484, Scudiero del Marchese di Saluzzo dal 1454, confermato nella carica nel 1462 (viv. 1485)

= ………………..

 

F1. Francesco (+giovane)

F2. Antonio, Signore di Costigliole, giurò fedeltà alla Reggente del Marchesato Margherita di Foix nel 1498, Scudiere del Marchese di Saluzzo dal 1510 (+1541)

= Camilla ……………, poi moglie del cugino di Antonio, Tommaso Costanzia (+di parto (?) 1542 ca.)

 

G1. Gaspare, Signore di Costigliole, investito in successione al padre nel 1542, giurò fedeltà al Re di Francia il 12-IX-1548 e venne da questi reinvestito di Costigliole il 17-IX-1548, Dottore in Leggi, diede procura al fratellastro Giovanni Francesco perché recuperasse la dote di sua madre Camilla nel 1546 (viv. 1548)

= Aurelia …………..

 

H1. Isabella (+Costigliole 8-XII-1602)

H2. Camilla

= il Nobile ……………. Buschetti, da Chieri

H3. Margherita

 

 

G2. [naturale da ………..] Giovanni Francesco, nominato Procuratore dal fratello Gaspare per recuperare la dote della madre Camilla nel 1546 (viv. 1546)

 

 

E4. [ex 1°] Bernardino, Signore di Costigliole, prestò omaggio feudale alla Reggente del Marchesato Margherita di Foix l’8-I-1505, investito del feudo il 12-I-1505 (viv. 1505)

E5. [ex 1°] Giorgio, Signore di Costigliole, investito coi fratelli il 25-XI-1482 ed il 10-VII-1484, Paggio del Marchese di Saluzzo dal 1475, Domicello (= Cameriere e Paggio) del Marchese di Saluzzo dal 30-VIII-1475, teste dell’investitura data a Costanzo di Saluzzo del feudo di Valgrana nel 1475, teste all'atto di acquisto di una vigna da parte di Antonietto Costanzia l’1-IV-1475 (viv. 1485)

= ………………

 

F1. Maria, venne nominata Tutrice dei propri figli dal marito col testamento del 3-XI-1518 (viv. 1518)

= Matteo dei Marchesi di Ceva, Consignore di Ormea, Priola, Pamparato e Monasterolo (test. 3-XI-1518)

F2. Margherita

= Carlo Colonna, Signore di Baldissero

 

 

E6. [ex 1°] Francesco (+ante 1485)

E7. [ex 1°] Giovanni Gioffredo, Signore di Costigliole, Castellano di Costigliole nel 1487, difese Costigliole durante l’invasione del Marchesato di Saluzzo da parte del Duca di Savoia assieme al capitano di origine basca Bernardo Oses a partire dal 12-V-1487, dopo una accanita resistenza il Savoia riuscì a conquistare il paese e per rappresaglia fece abbattere il castello e le mura, uccidere i maggiorenti e impiccare Giovanni Gioffredo (+impiccato a Costigliole ?-V-1487)

= ……………….

 

F1. Costanzo, Signore di Costigliole, investito per sé e per i suoi discendenti maschi il 23-X-1504, reinvestito dal Marchese di Saluzzo il 6-II-1533, giurò fedeltà al Re di Francia il 12-IX-1548 e venne da questi reinvestito di Costigliole il 17-IX-1548 (*1485 ca., viv. 1548)

= Costanza ……………

 

G1. Giovanni Gioffredo, Signore di Costigliole, vendette la sua parte di feudo (consistente in 27 mesi) a Pietro Granetti (detto Granet, Vice Siniscalco del Marchese di Saluzzo) con atto rogato il 25-IX-1589 (28-IX-1588 secondo il Muletti), fu il primo Costanzia a vendere parte del feudo di famiglia ad un estraneo (test. 19-I-1588, viv. 1589)

= a) 1560 Gabriella Costanzia, vedova di Stefano Lunino, figlia di Tommaso Costanzia, Signore di Costigliole, e di Camilla …………… (vedi/see)

= b) Camilla Costanzia, figlia di Giovanni Lodovico Costanzia, Signore di Costigliole, e di Maria Ponte dei Signori di Scarnafigi (viv. 1596) (vedi/see)

 

H1. [ex 1°] Annibale (*156…, +ante 1588)

= Francesca Colleata, figlia di Ercole Colleata (o Cogliata), Capitano delle Armate del Duca di Savoia, la quale in seconde nozze sposò Melchiorre Balbo, Consignore di Cavallerleone e Bonavalle (viv. 1594)

 

I1. Alessandro, si trasferì a Savigliano, Patrono della Cappellania di San Giorgio nella Chiesa dei Santi Pietro e Costanzo di Villar dal 1610, Segretario Ordinario del Duca di Savoia dal 1630, confermato nella carica dalla Madama Reale Cristina di Francia il 4-IV-1638, Consigliere e Segretario di Stato e Finanze del Duca di Savoia dal 27-V-1638, Segretario dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro dal 12-XI-1640, Segretario di Cifra dell’Ambasciatore del Duca di Savoia a Parigi dal 1645, in vecchiaia visse a Savigliano, fu storico ed autore di una Relazione historica del Piemonte, la sua impresa araldica fu inclusa nelle Sacre Pompe Saviglianesi di don Valeriano Castiglione pubblicate a Torino nel 1630 (*158…, +Savigliano 1646)

= 16… la Nobile Olimpia Porta, vedova di …………….., figlia del Nobile Contardo Porta, Consigliere Vicario e Assessore Serenale del Marchesato di Saluzzo, e di Camilla della Chiesa dei Signori di Cervignasco (*Saluzzo 159…, viv. 1639)

 

J1. Giovanni Antonio, Dottore in Leggi, Referendario e Segretario del Duca di Savoia, Segretario d’Ambasciata a Roma e Parigi, Segretario dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro dal 26-IV-1644, Primo Segretario dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro dal 27-VII-1648 (viv. 1667)

= a) 1650 ca. Anna Francesca ……………..

= b) 166… Livia Lovera, Nobile del S.R.I., figlia di Giampietro Lovera, Signore di Castiglione Falletto e Nobile del S.R.I., e di Teresa Lovera, Nobile del S.R.I. (*164…, +….) (vedi/see)

 

K1. [ex 1°] Maurizio Amedeo, fece Consegnamento d’Arma col fratello davanti ai Delegati della Camera dei Conti di Torino il 1-VII-1687, ottenendo l’autorizzazione per sé e per i propri discendenti ad usare l’Arma di famiglia con lo scudo Partito: al 1°di rosso a 10 costole umane d'oro ordinate in due pali ciascuna posta in fascia; al 2°d'oro al leone di rosso, col capo d'azzurro carico di un nodo di Savoia d'oro. decorato del Cimiero: il drago coronato, d'oro con il Motto: ESTO FIDELIS (*Torino 17-VII-1651, +….)

K2. [ex 2°] Elisabetta Teresa, ebbe come Padrini di Battesimo il Conte Carlo Antonio Blancardi e Maria Cristina di Saluzzo-Cardé sposata Taffini d’Acceglio (*Torino 19-XI-1665, +….)

K3. [ex 2°] Filippo Giovanni Battista, fece Consegnamento d’Arma col fratello nel 1687 (*Torino 7-XI-1667, +….)

 

 

I2. Olimpia

 

 

H2. [ex 2°] Maddalena

H3. [ex 2°] Maria

= il Nobile ……….. Borga, da Savigliano

 

 

E8. [ex 1°] Michele, detto Marchiotto o Melchiotto, Signore di Costigliole, prestò omaggio feudale alla Reggente del Marchesato Margherita di Foix l’8-I-1505, investito del feudo il 12-I-1505 (viv. 1505)

 

 

 

B2. Lorenzo, Sacerdote, ordinato in Saluzzo il 18-I-1351, presente come testimone col padre ed il fratello al testamento del Marchese Tommaso di Saluzzo il 15-VIII-1357, essendo prigioniero in Villafranca d'ordine del Conte di Savoia nel 1369, diedero sicurtà Brianzo suo padre e Antonio suo fratello perché fosse liberato, anche Giacomo di Cervignasco nello stesso anno giurò esser fedele al Conte di Savoia purché lo liberasse (viv. 1369)

 

 

INDICE DELLE FAMIGLIE NOBILI DEL MEDITERRANEO

  • Comitato Scientifico Scientifico Editoriale del
  • Libro d'Oro della Nobiltà Mediterranea
  • (Presidente: il XIII duca di San Donato, dott. don Marco, marchese Lupis Macedonio Palermo dei principi di Santa Margherita)

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