CHALLANT

 

Signori di Ussel e Fênis

 

 

Gotofredo II, Senatore di Roma nel 1276, Governatore di Genova, teste all’atto paterno di rinunzia al Viscontado del 25-IX-1295 (+prima del padre, era già morto il 6-VIII-1305)

= Beatrrice Fieschi, figlia di Carlo (o Guglielmo, secondo altri, tuttavia Guglielmo Fieschi era Cardinale e appare improbabile che uno Challant sposasse una figlia naturale di un Cardinale) Fieschi, Conte di Lavagna e Patrizio Genovese, e di Teodora ……….. (+ante 23-V-1323)

 

A1. Ibleto (+giovane)

A2. Ebalo (o Ibleto) II, Signore di Fênis, Ussel e Saint-Marcel per testamento dell’avo (ebbe anche alcune parti di Cly ma tali porzioni feudali non risultano essere poi in possesso dei discendenti, mentre alcuni beni allodiali a Montjovet risultano sempre elencati tra le proprietà dei discendenti), fece divisioni con il fratello prendendo i castelli e feudi di Ussel e di Saint-Marcel di cui fu investito il 4-IV-1330, passò ricognizione al Conte di Savoia in data 21-IV-1337 e 19-IX-1351, fece atto di transizione con il cognato Enrico di Quart per le ragioni dotali della moglie con atto del 6-X-1351, donò alla moglie 1.300 fiorini con atto del 5-IV-1354, divise i feudi tra i cinque figli maschi (+tra il 1354 ed il 1359)

= Francesca di Quart (sorella del Vescovo di Aosta Aimerico), figlia di Giacomo di Quart, Signore di Bosses, Brissogne, Gressoney, Quart e della Porta (con la Casa-Forte) di Sant’Orso ad Aosta, ella, rimasta vedova, donò al fratello Enrico di Quart con atto del ?-IX-1359 l’aumento di dote avuto dal coniuge nel 1351

 

B1. Gotofredo III, Consignore di Ussel e Saint-Marcel, infeudò Jean Hugonin e sua moglie Marguerite di una pezza di terra allodiale a Montjovet con atto del 13-VI-1370

= ………………….

 

C1. Oddone, Consignore di Ussel e Saint-Marcel, teste ad un atto di infeudazione del 19-XI-1414, Chiaro e Ricevitore dei Redditi del Luogo e Mandamento di Busca dal 1455 al 1456

C2. [naturale da …………., potrebbe anche essere figlio di uno dei fratelli di Gottofredo] Lancellotto, Bastardo di Ussel, Sacerdote, Curato di Brusson dal 1410 al 1430, ricevette la visita pastorale del Vescovo di Aosta nel 1421 (+1430)

 

 

B2. Pietro, Consignore di Ussel e Saint-Marcel, rifiutandosi egli di prestare giuramento di fedeltà al Sovrano i feudi gli furono confiscati e devoluti alla Corona con Sentenza del Consiglio di Aosta emessa il 30-VII-1409, tuttavia per atto di transazione del 1-XII-1412 venne rimesso in possesso dei feudi, Castellano e Capitano di Tourbillon dal 1392, fu emesso in data 22-VII-1376 verso di lui dal Conte di Savoia un Ordine di rispondere a certi delitti commessi nel mandamento di Cly, combatté nella guerra contro i Vallesani nel 1384

= ……………….

 

C1. Nicolao, Consignore di Ussel e Saint-Marcel, in data 29-III-1446 fece atto di composizione con il fratello Francesco per la somma di 150 fiorini dovuta al Duca come regalia per il feudo, con atto del 21-III-1448 vendette beni allodiali alla cugina Caterina, figlia del 1° Conte di Challant (+fatto assassinare dal fratello nel 1470)

= …………………..

 

D1. Dionigi, gli venne accordata dal Duca di Savoia l’infeudazione del castello, luogo e dipendenze di Ussel assieme al fratello in data 24-X-1470 dopo che era stato confiscato allo zio per l’uccisione di suo padre, fu spesso in controversia coi parenti per questioni feudali, tanto da nominare alcuni arbitri in data 31-X-1480 per risolvere la questione dei feudi di Ussel e Saint-Marcel con il Conte di Challant, finché non giunse a fare atto di compromesso col cugino Giacomo in data 14-IV-1489 (+in viaggio verso Napoli, fine del XV secolo, assieme al fratello)

D2. Pietro, gli venne accordata dal Duca di Savoia l’infeudazione del castello, luogo e dipendenze di Ussel assieme al fratello in data 24-X-1470 dopo che era stato confiscato allo zio per l’uccisione di suo padre, fu spesso in controversia coi parenti per questioni feudali, e fu autore degli stessi atti giuridici sopraccitati per il fratello (+in viaggio verso Napoli, fine del XV secolo, assieme al fratello)

 

 

C2. Francesco, Consignore di Ussel e Saint-Marcel, investito il 27-IX-1430 ed il 16-XI-1436, venne privato dei feudi con sentenza del 24-X-1470 per essere stato riconosciuto mandante dell’omicidio del fratello, ottenne dal Duca di Savoia lettere esecutorie della sentenza del Consiglio di Chambery contro il fratello in data 23-XII-1448, con il testamento del 1463 istituì come erede Guglielmo di Challant Signore di Châtel-Saint-Denis (test. 10-V-1463)

= Bona di Gingins, figlia di Giovanni (o Francesco ?) di Gingins, Signore di Divonne, e di Margherita de la Sarraz

C3. Antonio, Paggio e Scudiere del Duca di Savoia dal 1430 al 1435, Commissario del Duca di Savoia per Negozi con la Francia nel 1433, Ambasciatore del Duca di Savoia a Napoli (con il preciso incarico di prendere Margherita Di Savoia, Regni di Sicilia, e condurla in Provenza) nel 1435, combatté all’assedio di Chivasso nel 1434 lasciò ogni suo bene ai fratelli (test. 29-IX-1435)

 

 

B3. Guglielmo, Consignore di Ussel e Saint-Marcel, combatté nella guerra contro i Vallesani nel 1384, collerico ed irascibile, compì molti misfatti fino ad uccidere un saltimbanco presso Nus, con atto del 14-VI-1411 ottenne la grazia dei delitti pagando 500 fiorini al Conte di Savoia e 100 alla Contessa

B4. Giovanni, Consignore di Ussel e Saint-Marcel, investito il 4-VI-1364, prestò ricognizione al Conte di Savoia il 1-XII-1368 ed il 1-VIII-1376, Cavaliere (armato dal Conte di Savoia), intervenne alle Udienze Generali del 1368 e in quella occasione prestò omaggio feudale al Conte di Savoia

B5. Giacomino, Consignore di Ussel e Saint-Marcel, investito il 4-VI-1364, prestò ricognizione al Conte di Savoia il 1-XII-1368 ed il 1-VIII-1376, divenne nel 1362 per eredità del suocero Visdomino (carica equivalente a Signore, conferita da un Vescovo il quale conferiva così i poteri vicariali e di difesa militare in tempo di guerra) e Major della Valle di Anniviers, Cavaliere (armato dal Conte di Savoia), intervenne alle Udienze Generali del 1368 e in quella occasione prestò omaggio feudale al Conte di Savoia, lasciò i beni di Anniviers ai carogne, cugini della moglie (+1381)

= 1362 Beatrice di Anniviers, Signora del Vidonnato di Anniviers dal 1344 (non poteva rivestire i titoli feudali della famiglia, essendo in origine cariche militari), figlia ed erede di Giacomo di Anniviers, Visdomino e Major della Valle di Anniviers (*1340 ca., +….)

B6. Beatrice

= 31-VIII-1354 (contratto dotale) Amedeo Balbo-Simeone, Signore di Rivera e Nobile di Chieri

 

 

A3. Aimone, Signore di Fênis, Ussel e Saint-Marcel per testamento dell’avo (ebbe anche alcune parti di Cly ma tali porzioni feudali non risultano essere poi in possesso dei discendenti), fece divisioni con il fratello ritenendo per sé il castello e feudo di Fênis, passò ricognizione per il feudo di Fênis nelle date 20-III-1337 ed 11-IV-1337, venne investito del feudo di Aymavilles dal Conte di Savoia in data 23-X-1354 (che era appannaggio del Conte di Savoia e venne ceduto come dono, reinvestito il 24-II-1357), intervenne alle Udienze Generali dei vassalli aostani del 1351 e del 1368, armato Cavaliere dal Conte di Savoia mentre era giovane, nominato Cavaliere dell’Ordine del Collare di Savoia (futuro Ordine della Santissima Annunziata, 17° nobile a ricevere le insegne, primo della famiglia Challant) nel 1380, Maestro di Palazzo del Conte di Savoia dal 1332, Castellano di Lanzo dal 1332 al 1357, Castellano di Moriana, Avigliana, Chambery, Tarantasia, Susa, Montmélian, Ivrea, Bard, Sallanches e Castruzzone (cariche che ricoprì in anni diversi nell’arco di tempo dal 1331 al 1388), Inviato della Marchesa Vedova di Monferrato Margherita di Savoia, Signora di Lanzo, al nipote Marchese di Monferrato (con il preciso scopo di annunziargli la morte del Conte Aimone di Savoia) in data 24-VI-1343, Governatore di Ivrea nel 1349, Balivo della Savoia e della Val di Susa dal 1353 al 1356, Ambasciatore del Conte di Savoia in Francia nel 1355, Consigliere del Conte di Savoia dal 1362, Maestro dei Conti del conte di Savoia dal 1363, Vicario di Ivrea nel 1364 (dove fece edificare il Castello delle Quattro Torri), nominato Consigliere della Contessa di Savoia (mentre il Conte si trovava in Oriente) con Patenti del 3-I-1366, Inviato del Conte di Savoia nella Bressa a riscuotere il sussidio dai Nobili di quelle terre nel 1380, Governatore del Ducato di Aosta dal 1381, Governatore (ossia Istitutore, essendo minore Amedeo VI) e Consigliere del Conte di Savoia dal 1383, combatté all’assedio di Varey e rimase prigioniero del Delfino il 12-VIII-1325, Arbitro delle controversie tra i comuni di Cirié, Front e Favria nel luglio 1343, Arbitro delle controversie tra i comuni di Fiano e Lanzo nell’agosto del 1343 fu nominato suo Esecutore Testamentario dalla Marchesa Vedova di Monferrato Margherita di Savoia, Signora di Lanzo, nell’agosto 1349, fu con il Conte di Savoia all’assedio di Gex (dirigendo le mine e le macchine di guerra) nell’ottobre 1353, venne fatto prigioniero all’assedio di Balangero e rilasciato a patto che si presentasse il 24-I-1357 al cospetto del Principe di Acaia a Torino (ma tale umiliazione gli fu impedita dal Conte di Savoia e Aimone, offeso per non poter mantenere la parola data, fece pubblica protesta contro il suo Sovrano il 23-I-1357), teste dell’atto di omaggio prestato dagli abitanti di Ivrea nel castello di Rivoli al Conte di Savoia il 3-II-1357, venne nominato l’11-VI-1358 proprio Procuratore dal Conte di Savoia per certi atti di autorità feudale, venne nominato il 22-IV-1360 proprio Procuratore dal Conte di Savoia per agire il giudizio contro il Principe di Acaia, presentò in data 7-XI-1365 al Vescovo di Ivrea le lettere dell’Imperatore Carlo IV che autorizzavano il presule ad esercitare le funzioni di Vicario Imperiale nei feudi ecclesiastici di sua pertinenza, fu Arbitro per questioni giuridiche tra Stefano Provana e Raymond Beaufort nel 1367, con atto del 3-XII-1381 vendette a Guglielmo di Carogne i suoi possedimenti nel Vallese (in particolare il villaggio allodiale di Ameysin), fece ricostruire il castello di Fênis e restaurare e rinforzare quello di Aymavilles (test. 28-IX-1375, altro test. 19-IV-1377, +1385 ca.)

= (dote di 1.300 fiorini) Fiorina Provana, figlia di Franceschino Provana, Signore di Leynì e delle Decime della Gorra (viv. 2-XII-1386) (vedi/see)

 

B1. Bonifacio I, Signore di Fênis (mentre al fratello andò Aymavilles), investito il 23-VII-1409, venne investito il 3-V-1410 delle Signorie (poste nella Bresse) di Varey, Usson, Retourtour e Montbreton, portategli in dote dalla moglie, armato Cavaliere dal Conte di Savoia in gioventù, nominato Cavaliere dell’Ordine del Collare di Savoia (futuro Ordine della Santissima Annunziata, 28° nobile a ricevere le insegne, terzo della famiglia Challant) nel 1410, Ambasciatore del Conte di Savoia al Duca di Braunschweig in Genova nel 1378, Ambasciatore del Conte di Savoia al Papa in Avignone nel 1379, Inviato del Conte di Savoia in Piemonte (con il preciso scopo di trattare affari diplomatici con il Principe di Acaia, col Luogotenente Generale del Piemonte, con i feudatari del Canavese ed alcuni Capitani di compagnie di ventura) nel 1379, Ambasciatore del Conte di Savoia in Lombardia nel 1381, Ambasciatore del Conte di Savoia al Re di Napoli (con la precisa istanza di liberare la Regina Giovanna e suo marito Ottone di Braunschweig dal carcere) nell’ottobre 1381, Inviato del Conte di Savoia nel Vallese nel 1384, Maresciallo di Savoia dal 1384 al 1418, Castellano di Chambéry, Ambronay, Varey, Gay e Bard dal 1384 al 1425, Ispettore delle Fortificazioni della Conte di Savoia dal 1390 al 1391, Consigliere della Contessa di Savoia dal 1390, Inviato del Conte di Savoia a Parigi presso i Duchi di Borgogna e di Berry tra l’aprile ed il luglio del 1394, Luogotenente e Commissario del Conte di Savoia a Nizza dal 1398 al 1399, Ambasciatore del Conte di Savoia al Principe di Acaia nel 1402, Ambasciatore del Conte di Savoia al Duca di Milano nel 1403, nominato Consigliere Segreto e Famigliare del Conte di Savoia con Patenti del 16-VII-1405, Inviato del Conte di Savoia nel Canavese (con il preciso scopo di trattare la pace tra il principe di Acaia ed il Marchese di Monferrato) nel novembre 1408, Governatore del Piemonte dal 1410, Ambasciatore del Conte di Savoia al Papa in Avignone nel novembre 1411, nominato Inviato Straordinario del Conte di Savoia in Francia (con il preciso scopo di riappacificare tra loro i cugini di Amedeo VIII, ossia i Duchi di Guyenne, Borgogna e Berry) con Patenti del 9-V-1412, Inviato del Duca di Savoia a Lione per una conferenza con gli ambasciatori del Re di Francia nel 1416, combatté con il Conte di Savoia nella guerra d’oltre i monti nel 1368, combatté con il Conte di Savoia contro i Visconti di Milano nel 1371, fu teste al giuramento di fedeltà prestato dal Principe di Acaia al Conte di Savoia nel 1378, accompagnò Amedeo VI nell’impresa militare nel Regno di Napoli dal 1382 al 1383, venne nominato dal Conte di Savoia proprio Procuratore per regolare i conti dell’impresa di Napoli con il Re di Sicilia con Patenti del 30-IV-1386, teste ai trattati con cui i Nizzardi si sottomisero ai Savoia nel 1388, era a Ripaglia al capezzale di Amedeo VII quando questi morì avvelenato il 1-XI-1391, nel gennaio 1392 condusse truppe contro Facino Cane che aveva invaso il contado di Masino, venne spedito nel novembre 1397 a soffocare la rivolta degli abitanti di Chieri contro il Marchese di Monferrato e di quelli di Chiaverano contro il vescovo di Ivrea (riuscì a portare a fine l’impresa in quattro mesi), accompagnò il Conte di Savoia a Parigi nel marzo 1398, venne posto alla guardia di Albugnano e Caravino nel 1402, guerreggiò ancora contro Facino Cane in Piemonte tra il 1401 ed il 1402, combatté nelle battaglie di Romaney nel 1403 e di La Corne nel 1404, prese parte alla cavalcata del Conte di Savoia verso il Conte di Clermont Giovanni di Borbone per il possesso della Signoria di Beaujeau tra l’aprile ed il giugno del 1409, Delegato del Re di Francia per pacificare vari suoi feudatari ed alleati (i Duchi di Orléans, Borbone, Berry e i Conti di Armagnac e Lauczon da una parte, ed il Re di Navarra, i Duchi di Borgogna e Brabante ed il Conte di Névers dall’altra) tra il settembre ed il dicembre 1410, teste al trattato di pace tra il Conte di Savoia ed il Marchese di Saluzzo siglato il 22-VI-1413, fece un mutuo al Conte di Savoia per pagare le truppe che combattevano nel Canavese e Vercellese dal maggio all’agosto del 1413 (test. 3-VII-1421, +Pierre-Châtel 26-II-1426, sepolto nella Certosa di Pierre-Châtel)

= 17-XII-1381 (contratto matrimoniale, con in dote i feudi di Varey, Usson, Retourtour e Montbreton nella Bresse) Francesca di Roussillon, figlia di Giacomo di Roussillon, Conte di Roussillon e Signore di Tullins, e di Cecilia Bérenger dei Signori di Morges

 

C1. Bonifacio II, da lui discese la Linea dei Baroni di Fênis

C2. Amedeo, da lui discese la Linea dei Signori di Varey (Linea di Savoia)

C3. Bona (*1390 ca., +ante 1422, anno in cui il marito si risposò con Caterina di Savoia-Arvillars)

= 17-XI-1402 (contratto matrimoniale) il Cavaliere Giovanni Alleman (od Allemand o Alamanus), Barone di Châteauneuf e di L’Arbène, Signore di Uriage, Revel e Saint-Quentin, Maresciallo del Delfinato (*1389 ca., +ante 1455)

C4. Caterina, con atto del 14-XII-1459 fece donazione di 1.000 fiorini a Margherita di Challant-Varey, sua nipote

= Chambéry 2-VIII-1422 (contratto matrimoniale del 2-IV-1422) il Cavaliere Urbano I di Chevron-Villette, Signore di Chevron, Villette ed Ugine (+tra il 1459 ed il 1468)

 

 

B2. Amedeo, da lui discese la Signori di Aymavilles (Seconda Linea dei Conti di Challant, Conti Sovrani di Rango Principesco di Valangin)

B3. Guglielmo, Abate Commendatario di San Michele della Chiusa dal 1391 al 1408 (rinunziò in favore del fratello), Abate Commendatario di San Giusto di Susa, Cancelliere della Contea di Savoia dal 1404 al 1406, eletto Vescovo di Losanna con il nome di Guglielmo IV (portava come tale i titoli di Principe del Sacro Romano Impero, Conte di Vaud, Signore di Avenches, Losanna, Lavaux, Bulle, Lucens, Curtilles e Villarzel, si autonominò Conte di Losanna nel 1416 per reagire alla nomina di Amedeo VIII di Savoia a Duca) nel 1406, confermato dal Conte di Savoia il 1-V-1410 (in quanto i Conti di Savoia esercitavano diritto di veto sulla nomina alla Diocesi di Losanna), Inviato del Conte di Savoia in Piemonte e Monferrato per trattare con i sovrani di quelle terre dal 1406 al 1407, nominato Plenipotenziario del Duca di Savoia per comporre le differenze con il Principe di Orange sulla questione dei possessi nella Contea di Ginevra con Patenti del 14-V-1424, accompagnò il Conte di Savoia a Parigi nel marzo 1398, Procuratore delle Nozze fra il Marchese di Monferrato e Giovanna di Savoia nel 1411, consacrò la Chiesa del Priorato di Ripaglia il 10-XII-1411, fece una Visita Pastorale Generale della propria Diocesi tra il 1416 ed il 1417, fondò e dotò la Cappella degli Innocenti (con annessa Scuola Corale e Cantoria per la formazione dei Chierici) nella Cattedrale di Losanna con atto del 28-VIII-1419, fu Arbitro tra il Duca di Savoia e l’Arcivescovo di Besançon nella controversia circa il possesso della Signoria di Cossonay nel 1421, terminò la costruzione del Palazzo Vescovile di Losanna (detto Castello di Santa Maria), fu un sovrano molto attivo e generoso, si mostrò favorevole agli interessi dei borghesi di Losanna, accordando loro l’uso di un sigillo comunale e incoraggiando la formazione di una comunità ebraica, con il proprio testamento lasciò alla Cappella degli Innocenti la somma di 1.000 fiorini, i suoi libri e gli arredi sacri che possedeva (test. 12-III-1431, +1431)

B4. Francesco, Sacerdote, secondo antiche genealogie sarebbe stato Vescovo di Ginevra ma tale notizia é assolutamente falsa ed infondata

B5. Antonio, Dottore in Leggi (laureatosi ad Orléans), Priore Commendatario di Santa Maria di Payerne, Abate Commendatario di San Michele della Chiusa dal 1411 al 1421, Cancelliere della Contea di Savoia dal 1402 al 1404, nominato Consigliere del Conte di Savoia e suo Procuratore per tutte le liti e tutti i negozi con lettera del 26-I-1403, eletto Arcivescovo di Tarantasia nel 1404, creato Cardinale di Santa Romana Chiesa dell’Ordine dei Diaconi dall’Antipapa Benedetto XIII nel Concistoro del 9-V-1404, Cardinale Diacono di Santa Maria in Via Lata dal 9-V-1409, passò all’Ordine dei Preti il 12-III-1419 con il titolo di Santa Cecilia (abbandonò l’obbedienza dell’Antipapa Benedetto XIII nel 1408 e fu da questi deposto e dichiarato decaduto dalle prerogative cardinalizie il 21-X-1408, nel 1409 venne restituito dall’Antipapa Alessandro V, nel 1410 passò all’obbedienza dell’Antipapa Giovanni XXIII, infine nel 1417 passò all’obbedienza del Papa Martino V), partecipò al Concilio di Pisa nel 1409, partecipò ai Conclavi tenuti a Pisa nel 1409, a Bologna nel 1410 e a Costanza nel 1417, Nunzio Apostolico in Francia nel 1411, Ambasciatore del Duca di Savoia al Concilio di Costanza nel 1417, negoziò coi Conti di Kyburg affinché questi riconoscessero il possesso del castello e luogo di Cerlier al Conte di Savoia (cosa che fecero con un trattato il 5-IX-1405), accordò al Conte di Savoia un grazioso sussidio di 280 scudi per le guerre d’oltre i monti nel 1413, accompagnò Papa Martino V a Losanna nel 1418 (+castello di Bulle, presso Losanna 4-IX-1418, sep. il 13-IX-1418 nella Cattedrale di Losanna)

B6. Giacomo (+all’assedio di Carignano nel 1349, sepolto nella Parrocchiale di Rivoli con grandi onori a spese del Conte di Savoia)

= Beatrice Tavelli, figlia di Guglielmo I Tavelli, Signore di Granges e di Vex, e nipote del Principe-Vescovo di Sion Guiscardo Tavelli

 

C1. Amedeo, citato nel primo testamento dell’avo, al tempo del secondo risultava già morto (+tra il 1375 ed il 1377)

 

 

B7. Beatrice

= Antonio di Valperga, Conte di Valperga e del Valpergato

B8. Margherita

= Giovanni dei Conti di Castellamonte, Signore di Castellamonte

B9. Alasia, detta Alesina

= Antonio dei Conti di Valperga, detto il Velloruto, Signore di Mazzé e della Dora Baltea (+1390 ca.)

B10. Bona, Dama d’Onore della Contessa di Savoia dal 1388 al 1403 (test. 24-X-1434)

= 3-IX-1378 (contratto matrimoniale, il contratto dotale era del 13-II-1378) il Cavaliere Guidone di Grolée, Signore di Saint-André-de-Briord (viv. 12-IV-1427)

B11. [naturale da ………….] Agaffino, era creditore di certe somme verso il Conte di Savoia e ricevette il pagamento di parte di esse il 13-III-1370, Console e Credenziario di Lanzo (con il diritto all’esazione di diritti di peso, pedaggio e lejda) dal 1380 al 1385

B12. [naturale da ………….] Peralia, Castellano di Anniviers per il vescovo di Sion dal 1367 al 1373

 

 

A4. Guglielmo, Signore di Fênis, Ussel e Saint-Marcel per testamento dell’avo(ebbe anche alcune parti di Cly ma tali porzioni feudali non risultano essere poi in possesso dei discendenti), Canonico della Cattedrale di Padova, Studente di Teologia all’Università di Padova, secondo una tradizione sarebbe stato poi Vescovo di Vercelli ma tale notizia è smentita dalle cronotassi diocesane (nell’epoca in cui visse la sede era occupata da esponenti di Casa Fieschi), tanto è vero che morì ancora studente a Padova (+Padova 13…, quand’era studente)

A5. Varnot (una traduzione italiana del nome potrebbe essere Varnotto ma mi pare davvero cacofonica) (+giovane)

A6. Caterina, da non confondersi con la zia Caterina che sposò l’avo di Pietro Sarriod suo sposo, anch’egli di nome Pietro

= Pietro (di Bonifacio) Sarriod, Signore di Introd, di Châtel-Argent e di La Tour de Saint-Pierre (+post 9-VIII-1398, senza linea) (vedi/see)

A7. [forse era naturale] Gotofredo, Sacerdote, Canonico della Cattedrale di Sion dal 1362, Curato di Saint-Vincent dal 1371

 

 

INDICE DELLE FAMIGLIE NOBILI DEL MEDITERRANEO

  • Comitato Scientifico Scientifico Editoriale del
  • Libro d'Oro della Nobiltà Mediterranea
  • (Presidente: il XIII duca di San Donato, dott. don Marco, marchese Lupis Macedonio Palermo dei principi di Santa Margherita)

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