DEL BALZO

 

 

 

L’attacco genealogico tra i del Balzo antichi e moderni è stato fonte di molte polemiche e di discussioni. La mancanza quasi assoluta di documenti coevi ha prodotto numerosi equivoci e diviso gli studiosi in due scuole di pensiero tra i favorevoli e i contrari. La figliazione diretta fu riconosciuta con decreto del Vicerè di Napoli datato 15-12-1615, che diede autorizzazione a Girolamo del Balzo, ai suoi cugini e nipoti a riprendere lo juspatronato della cappella di famiglia di Santa Chiara a Napoli, all’epoca abbandonata da un secolo, già tenuta dai duchi d’Andria. I documenti presentati al processo, autenticati da notai a norma delle leggi vigenti all’epoca, riportavano tra le varie prove: il testamento del duca d’Andria Francesco I del Balzo (1422), che diseredava il figlio Bianchino (capostipite di questa linea) con l’accusa di tentato omicidio alla sua persona e di altre nefandezze che lo rendevano indegno a ricevere feudi o altri beni paterni; e la copia di un diploma ducale milanese del 1483. In particolare il testamento, oggi non più esistente e presentato nel 1615 da una copia autenticata del 1529, fu oggetto di polemiche nel XIX secolo e la sua esistenza negata a più riprese. Tra gli altri Lodovico de la Ville-sur-Yllon, nel 1892, scrisse in proposito che la forma usata e altri particolari del testo lo rendevano di sicuro falso e creato di proposito per far credere certa l’esistenza di Bianchino. Degli autori antichi che si occuparono della genealogia del Balzo nessuno cita la presente discendenza, né l’Ammirato, né il della Marra, né il Campanile e né il De Lellis. La storia di Bianchino, riportata nel discusso testamento paterno, appare menzionata in una cronaca del 1569 del Contarino (pubblicata però solo nel 1746), dal Sansovino (1582) e dall’Hemmings (1598), seppure con alcune varianti e incongruenze. Le notizie sui primi discendenti diretti di Bianchino sono frammentarie e oggi note solamente dagli autori menzionati e dai documenti riportati nel processo del 1615. Di fatto i primi dati certi della genealogia sono riscontrabili con Battista, che tornò come condottiero nel regno di Napoli nella seconda metà del XV secolo. L’unico documento che attesta l’esistenza sicura del capostipite è datato 23-7-1423 e sembra dare conferma indiretta, apparentemente, al testamento del 1422. In quella data la Regina Giovanna II di Napoli dava ordine al Giustiziere di Terra di Bari di rendere disponibili a Bianchino, “filium verissimum Secundugenitus” del Duca Francesco del Balzo d’Andria, alcuni beni allodiali per il suo sostentamento. La forma ambigua usata in questo atto, la circostanza di non riuscire ad ottenere la successione nei feudi paterni (che in quanto figlio legittimo avrebbe dovuto toccargli in una certa misura), l’avere ricevuto solo alcuni beni allodiali, il fatto di non ritrovare nessun documento dei fratelli o cugini in cui si parli di questo “fantomatico” Bianchino, il fatto di aver poi percorso la carriera militare in compagnia di mercenari di bassa estrazione (invece che presso un esercito di un grande signore feudale del tempo o della stessa regina napoletana, com’era tradizione dei cadetti di famiglie nobili importanti) e il fatto che nessuno dei suoi prossimi discendenti (secondo le fonti dell’epoca menzionate nel 1615) abbia mai atto di pretesa a qualche feudo dinastico, ci fanno propendere per l’idea che Bianchino, in realtà, sia stato un figlio naturale del Duca d’Andria.

 

 

 

Bianchino del Balzo (chiamato anche Bianchino Guglielmo o Bianchino Bertrando), figlio cadetto di Francesco I Duca d’Andria e probabilmente illegittimo. Il 23-7-1423 ottenne dalla Regina di Napoli il rilascio di alcuni beni allodiali del padre. Secondo gli autori sopra citati (notizie riprese nel processo del 1615) Bianchino si arruolò nella milizia mercenaria di Francesco Sforza e andò a cercare fortuna nel ducato di Milano. Forse fu maresciallo dello Sforza. Sposa Doristella del Conte, nobildonna milanese (menzionata solo dalle carte del 1615).

 

A1. Giacomo, s’ignora tutto di lui.

A2. Marchetto, menzionato dal Contarino, s’ignora tutto di lui, forse fu al servizio dei sovrani di Napoli nel 1481 o 1482.

A3. Teseo, menzionato dal Contarino, Capitano della cittadella di Pavia di Dertona con Diploma del 24-1-1483 del Duca

       di Milano (la copia fu allegata al processo del 1615, l’atto attualmente è andato perduto), forse Maresciallo di Ludovico

       Sforza.

       = Laura da Rho, Cameriera Maggiore della Duchessa di Milano (menzionata solo nelle carte del 1615).

 

       B1. Giovan Francesco (+ Cremona 17-6-1510), Dottore Collegiato, Podestà di Cremona l’8-8-1509, Senatore nel

              1510, fu in rapporti con il Re Luigi XII di Francia.

              = ……………. (rimasta vedova nel 1510).

       B2. Battista (+ forse caduto all’assedio di Otranto 2-1481), si trasferisce nel regno di Napoli verso il 1462 come

              condottiero; Capitano di cavalleria del Re di Napoli 1465/1473, investito di Santa Croce, Casasalvatica e

              Mirabella il 23-5-1465; autorizzato ad avere una rendita di 4 ducati, 7 tarì e 9 grani sopra le gabelle dei focolari e

              sali di Mirabella il 22-4-1479 (rinnovato il 9-12-1481, 16-1-1481). Da questo inizia la successione storicamente

              provata della genealogia del Balzo moderna.

              = Francesca (Cecca), figlia di Riccardo Monforte dei Signori di Gambatesa e di Annella (+ testamento: Mirabella

                 8-10-1506), che porta in dote ½ del feudo di Mirabella.

 

              C1. Vincenzo (+ post 8-4-1522), Barone (Signore) di Santa Croce, Casasalvatica e Mirabella dal 1481 ca.,

         Nobile di Capua aggregato il 2-8-1515, Paggio del Duca di Calabria nel 1494, Cavallerizzo Regio nel 1496.

         = ca. 1502 Annella, figlia di Tommaso Argento Signore della baronia di Schiavi e Nobile di Capua

 

         D1. Giovanni Battista (+ fine 1545), Barone di Santa Croce, Casasalvatica e Mirabella e Nobile di Capua;

                ottenne la restituzione del castello di Mirabella pagando 400 scudi alla Regia Corte nel 1529.

                = 1525 Camilla Capece Galeota, figlia di Luigi Galeota Barone di Serpico e Patrizio Napoletano e di

                    Ippolita Capece Baronessa di Serpico

 

                E1. Giovanni Bernardino (+ 7-1550), Barone di Santa Croce, Casasalvatico e Mirabella e Nobile di

                      Capua (autorizzazione a succedere chiesta il 21-1-1548).

                E2. Isabella

           = (remissione della dote di 1.500 ducati: 1557) 1555 Vincenzo del Balzo 3° Barone di Schiavi

              (vedi oltre)

                E3. Giulio, Nobile di Capua, monaco; Barone di Santa Croce, Casalvatica e Mirabella dal 1550, nel

                      1562 divide Mirabella dal feudo di Santa Caroce e la vende per 9.900 ducati ai Cavaniglia, nel 1566

                       refuta i restanti feudi al fratello minore.

                E4. Alfonso (+ post 1557), Nobile di Capua.

                E5. Vincenzo (+ post 13-12-1550), Nobile di Capua, ecclesiastico.

                E6. Marco Antonio, Barone di Santa Croce e Casasalvatica dal 1566, Nobile di Capua, Signore di

                      Sant’Angelo in Radianese dal 6-3-1581.

                      = 1560 ca. Giovanna, figlia di Tommaso di Forma e di Laudomia d’Aquino

 

 F1. Giovanni Battista (+ post 30-3-1632), Nobile di Capua, Abate di Santa Maria a Mirabella.

 F2. Giovan Vincenzo, Barone di Santa Croce e Casasalvatica e Nobile di Capua, nel 1600 fece

       richiesta per ottenere il titolo di Duca dal Re di Spagna ma senza esito.

       = Napoli 22-10-1595 Francesca, figlia di Giovanni Lorenzo Pappacoda 1° Marchese di Capurso

          e di Giovanna de Lannoy dei Principi di Sulmona (* 15-3-1573 + ?) (vedi/see)

 

       G1. Francesco (+ 1650), Barone di Santa Croce e Mirabella (vedienduti nel 1626 per debiti) e

              Nobile di Capua.

              = Teresa Capece Scondito

       G2. Isabella (* 1598 ca. + post 10-10-1630)

              = Giuseppe della Vipera, Patrizio di Benevento

       G3. Vittoria (* Napoli 14-1-1608 + ?)

              = (nozze riportate da A. del Balzo, ma incerte e forse improbabili) Giuseppe d’Azzìa

                 2° Marchese della Terza

 

 F3. Vittoria

        = Giovan Francesco Grimaldi Signore di Pietracatella

 F4. Alfonso (+ poco prima 23-4-1646), Nobile di Capua, nel 1592 fu dichiarato erede di 1/8 dei

       beni di Giovan Girolamo di Forma.

a)      = Beatrice, figlia di Giovan Francesco Capece Secondito, Patrizio Napoletano, e di Maria

         Bucca d’Aragona

b)      = Lucrezia Blanc

 

G1. (ex 2°) Domenico, Nobile di Capua.

 

 F5. Eufrosina (* Napoli 1587 + 25-4-1654), Priora domenicana del monastero di San Battista a

       Napoli.

 

                E7. Fabrizio (+ post 1564/1568), Nobile di Capua.

 

         D2. Lisa (+ post 8-10-1506).

           

              C2. Francesco (+ ca. 1532), Nobile di Capua aggregato il 4-4-1514, Barone di Schiavi investito il 21-4-1520,

                     Consigliere Nobile di Capua il 26-4-1515, Consigliere Eletto 1528/1630, Maestro di mercato a Capua e a

                     Santa Maria Capua Vetere.

a)      = Verita, figlia ed erede di Tommaso Argento Signore di Schiava e Nobile di Capua

b)      = Battistina d’Antignano

 

D1. (ex 1°) Tommaso (+ 3-1549), Barone di Schiavi e Nobile di Capua; Consigliere Nobile di Capua dal

       27-3-1531, Consigliere Eletto dei Nobili di Capua il 1-5-1533, Sindaco dei Nobili di Capua il 1-5-1535,

       Capitano del castello di Calvi 1532/1548, Governatore del Monte di Pietà di Capua e Maestro di mercato

       per Santa Maria Capua Vetere.

       = Luisa, figlia di Ludovico d’Abenavolo Signore di Montebello e di Maddalena del Tufo dei Baroni di

          Lavello

 

       E1. Vincenzo (* 1532 + 1592), Barone di Schiavi e Nobile di Capua, Consigliere Nobile di Capua,

              Portolano e Giudice della bagliva di Capua 1557/1559, Capitano del castello di Calvi 1557/1589,

              Bastoniere dell’Annunziata e di San Pietro nel 1555, Bastoniere del monastero dei Serviti el 1563.

              = 1555 sua cugina Isabella del Balzo (vedi sopra)

 

              F1. Vespasiano (* 1556 + 17-8-1603, testamento del 27-1-1601), Barone di Schiava e Nobile di

                     Capua, Consigliere Nobile di Capua, Bastoniere dell’Annunziata 1595/1603, Consigliere eletto

                     dei Nobili di Capua nel 1603, compra il feudo e castello di Pomigliano d’Arco per 45.000 ducati

                     con il titolo di Barone.

                     = Laura, figlia di Scipione della Ratta, Nobile di Capua, e di Camilla di Raynone (vedi/see)

 

                     G1. Luisa (* ca. 1582 + ?).

                     G2. Scipione (* 19-1-1584 + 1628), Barone di Schiava e Barone di Pomigliano d’Arco dal

                            1603, Nobile di Capua.

                            = 1603 Cornelia, figlia di Giovan Battista del Balzo, Nobile di Capua (vedi/see)

 

                            H1. Don Vespasiano (* Napoli ca. 1605 + 1684), Barone di Schiava e Pomigliano

d’Arco dal 1628 e Nobile di Capua, 1° Duca di Schiavi dal 24-3-1681; serve

nell’esercito spagnolo, Colonnello di corazze nel ducato di Milano nel 1630.

         = 29-4-1640 Dianora, figlia di Annibale Capece, Patrizio Napoletano, e di Beatrice

            d’Afflitto

 

         I1. Don Scipione (* Capua 30-5-1642 + Napoli 21-1-1709), Nobile di Capua,

              monaco cappuccino “frà Francesco” dal 1662.

         I2. Don Raimondo (* Napoli 12-8-1643 + 1693), 2° Duca di Schiavi e Signore di  

              Pomigliano d’Arco dal 1684 e Nobile di Capua.

         I3. Giovanni (* Napoli 29-9-1644 + 27-7-1653), Nobile di Capua.

         I4. Annibale (* Napoli 18-11-1645 + 29-10-1672), Nobile di Capua, Chierico

              Regolare Teatino.     

         I5. Don Luigi (* 16-5-1648 + Napoli estate 1686, sepolto ivi in Santa Chiara), Nobile

              di Capua.

         I6. Don Antonio (* Napoli 20-7-1650 + ivi 11-9-1725), Nobile di Capua, gesuita,

              direttore del collegio di San Francesco Saverio a Napoli 1709/1711, Prefetto agli

              studi del collegio di Gesù Vecchio a Napoli nel 1713.

         I7. Francesco (* 28-8-1652 + ?), Nobile di Capua.    

         I8. Don Giovanni (* 1654 + 1722), 3° Duca di Schiavi e Signore di Pomigliano

              d’Arco dal 1693 e Nobile di Capua.

              = Roma 9-5-1697 Donna Maria (o Daria), figlia di Don Michele Ferdinando

                 Bonelli 5° Duca di Salci e 3° Duca di Montanara e di Isabella dei Marchesi Ruini

                 (* Roma 13-4-1673 + Napoli 29-12-1741) (vedi/see)

 

    J1. Donna Eleonora (* Napoli 21-2-1698 + 27-11-1726), 4° Duchessa di

          Schiavi e Signora di Pomigliano d’Arco dal 1722.

          = Napoli 1-6-1722 Don Francesco Muscettola 4° Principe di Leporano (vedi/see)

 

                     G3. Marc’Antonio (+ Roma 1637, sepolto ivi ai SS. Apostoli), Nobile di Capua, Vescovo di

                            Capri; tutore di Giuseppe del Balzo Barone di Presenzano.

                     G4. Beatrice (* Capua 3-3-1586 + 1609).

                     G5. Luigi (* 1588 ca. + ?), Nobile di Capua, Chierico Regolare Teatino.

                     G6. Isabella (* 1591 ca. + 23-3-1655)

                            = (dote di 10.000 ducati) 1605 ca. Girolamo del Balzo, Nobile di Capua (vedi/see)

                     G7. Vincenzo (* 3-8-1593 + ?), Nobile di Capua.

                            = Napoli 5-5-1619 Isabella, figlia di Marco Antonio Capano, Patrizio Napoletano

 

                            H1. Laura (* Napoli 6-8-1620 + ?)

                                   = Santa Maria Capua Vetere 3-11-1636 Giovanni Battista del Balzo, Nobile di

Capua (vedi/see)

                            H2. Geronima (* 30-3-1621 + ?)

                                   = 1648 Giuseppe del Balzo 2° Barone di Presenzano, Nobile di Capua (vedi/see)

                            H3. Chiara (* Napoli 16-2-1623 + ivi 24-11-1633).

 H4. Zenobia (* Napoli 10-2-1624 + ?).

 H5. Domenico Antonio (* Santa Maria Capua Vetere 29-1-1627 + ?), Nobile di Capua,

        monaco.

 H6. Anna (* 1628 + ?).

 H7. Teresa (* Santa Maria Capua Vetere 8-10-1629 + ?).

 H8. Giuseppe (* Napoli 12-12-1630 + ?), Nobile di Capua.

 H9. Francesco (* Napoli 12-12-1630 + ?), Nobile di Capua, Capitano del castello di

        Calvi.

        = 28-11-1659 Aurelia, figlia del Nobile Alfonso Saraceno

 

                                                          I1. Agnese Antonia (* 12-9-1662 + ?), monaca domenicana.

                                                          I2. Don Vincenzo (* Santa Maria Capua Vetere 20-8-1663 + 16-5-1703), Nobile

               di Capua, insignito del titolo di Duca l’8-7-1696 che fu appoggiato sul casale di

                                                                Caprigliano.

          I3. Maria Vittoria, monaca benedettina.

          I4. Felicia, monaca benedettina.         

          I5. Laura (* Santa Maria Capua Vetere 16-1-1666 + ?).

          I6. Don Domenico (* Santa Maria Capua Vetere 23-11-1670 + 26-12-1744),

                2° Duca di Caprigliano dal 1703, rinuncia alle sue pretese sul feudo di Schiavi in

                favore dei Muscettola il 1-10-1722.

                = Napoli 13-5-1706 Francesca Salernitano (+ 9-9-1760).

 

                J1. Donna Maria Nicoletta (* 20-8-1723 + 6-4-1800), 3° Duchessa di

          Caprigliano dal 1744, rinunciò al titolo verso il 1749 in favore dei cugini della

          linea che poi venne detta di Caprigliano.

          = 30-5-1740 Marchese Don Giuseppe Belprato Principe di San Vito

 

          I7. Alfonso (* 24-3-1667 + 1705), Nobile di Capua, Vescovo di Carinola 15-1-

                                                               1703/24-7-1705.               

                                                          I8. Gennaro (* 4-12-1672 + post 15-5-1723), Nobile di Capua, Cavaliere

    dell’Ordine di Malta dal 1694, Commendatore di Troia nel 1723.

                                                          I9. Antonio (* Santa Maria Capua Vetere 14-3-1674 + ?), Nobile di Capua.

 

 H10. Giovanni (* Napoli 25-1-1632 + ?), Nobile di Capua, sacerdote.

 H11. Giacinto (* 3-6-1635 + 1713, testamento: 23-7-1704), Nobile di Capua.

 H12. Giovanna (* Napoli 23-2-1637 + ?).

 H13. Lucrezia (* 16-8-1638 + ?).

 H14. Giacomo (* 28-2-1640 + ?), Nobile di Capua.

 H15. Marc’Antonio (* Napoli 31-7-1641 + ?), Nobile di Capua.

 H16. Chiara (* Napoli 19-10-1642 + ?).

 

                     G8. Marcello (* Napoli 2-2-1596 + ivi 17-11-1642, sepolto ivi in Santa Maria Maggiore),

  Nobile di Capua, sacerdote.

                     G9. Carlo (* Capua 2-7-1600 + di peste, Napoli 1656), Nobile di Capua, Dottore in teologia,

  Canonico Penitenziere della cattedrale di Napoli, Ministro Generale dell’Inquisizione a

  Roma, Consultore del Sant’Uffizio per il Regno di Napoli.

                                                                                                

              F2. Luisa

                    = Nobile Pompeo Salernitano, Regio Consigliere

              F3. Tommaso (* 1558 + ?), Nobile di Capua.

                    = 1590 Beatrice, figlia di Andrea de Salazar Conte del Vaglio e Reggente del Regio Consiglio

                       Collaterale di Santa Chiara

 

                    G1. Giulio Cesare (* 1592 + ?), Nobile di Capua.

                    G2. Alfonso (* 1593 + ?), Nobile di Capua.

                           = 1616 ca. Eleonora Tomasi del Barone

 

                           H1. Tommaso, Nobile di Capua.

                           H2. Giovan Giacomo, Nobile di Capua.

                           H3. Angelo, Nobile di Capua.

                           H4. Giuseppe, Nobile di Capua.

 

                    G3. Fabrizio (* 1598 + ?), Nobile di Capua, Cavaliere dell’Ordine di Malta dal 1613.

                    G4. Giovanni Battista (* 1601 + ?), Nobile di Capua.

                    G5. Isabella (* 1604 + ?).

  

              F4. Ludovico (* 1560 + post 1590), Nobile di Capua, Cavaliere dell’Ordine di Malta.

              F5. Camilla

                     = Napoli ca. 1590 Nobile Giovan Leonardo Salernitano

 

       E2. Francesco, capostipite dei Duchi di Presenzano e Caprigliano

       E4. Bernardino (+ post 3-12-1558), Nobile di Capua.

 

D2. (ex 1°) Beatrice (vediivente all’inizio del 1545).

D3. (ex 1°) Pietro Paolo, Nobile di Capua, Consigliere Nobile nel 1553, Maestro di mercato di Santa Maria

       Capua Vetere 1554/1555.

 

              C3. Giovanna

                     = Cavaliere Francesco de Lavellis, di Piedimonte (+ post 28-11-1491/ante 1506).       

 

       B3. Giacomo Bianchino (menzionato solo nelle carte del 1615).

       B5. Ciani (+ post 4-8-1481).

 

 

 

 

 

 

 

INDICE DELLE FAMIGLIE NOBILI DEL MEDITERRANEO

  • Comitato Scientifico Scientifico Editoriale del
  • Libro d'Oro della Nobiltà Mediterranea
  • (Presidente: il XIII duca di San Donato, dott. don Marco, marchese Lupis Macedonio Palermo dei principi di Santa Margherita)

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